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Ischia e le grandi manovre sotto l’ombrellone

ISCHIA – La pausa è finita. E forse non è mai cominciata in un agosto decisamente strano, fatto non soltanto di consigli comunali ma anche di riunioni e scosse telluriche che abitualmente nel mese più caldo dell’anno non eravamo abituati a vedere in quel di Ischia, dove storicamente a un certo punto si stacca la spina, si interrompono le ostilità e ci si dà appuntamento a settembre. Ma il problema è che questo 2016 è un anno particolare e quindi c’è chi pensa di portarsi avanti col lavoro e magari di avere idee più chiare sul da farsi, anche se la cosa non è facile. Nella prossima primavera ci sono le elezioni, non si capisce nulla ed allora è anche scontato che nessuno abbia voluto rimanere con le mani in mano. Partiamo dal senatore Domenico De Siano, il quale dal buen retiro del La Reginella avrebbe deciso (il condizionale, in questo caos, è pur sempre d’obbligo) di rompere gli indugi e cominciare a muoversi in vista di un’eventuale candidatura. A meno che non si tratti di un test per capire cosa verrebbe fuori da una eventuale chiamata alle armi.

Il coordinatore regionale di Forza Italia ha chiamato tutti a raccolta: da Ischia, Casamicciola, Forio, Barano e Serrara Fontana (a Lacco Ameno non ce n’è bisogno, visto che più o meno pendono tutti dalle sue labbra), ha iniziato una serie di consultazioni iniziando ad annunciare la sua discesa in campo come candidato a sindaco nel Comune capofila. Pochi minuti di chiacchierata e soprattutto poche chiacchiere: l’annuncio, poi l’invito a trovare candidati per comporre le liste. A proposito, che ve lo diciamo a fare, il tutto riproponendo il caularone che ha portato alla vittoria larghissima nel 2012, quando l’accordo tra centro destra e centro sinistra consentì a Giosi Ferrandino di aggiudicarsi le elezioni amministrative con un suffragio destinato a rimanere nei libri di scuola. Insomma, è tutto pronto, o meglio sarebbe tutto pronto. Perchè, e il particolare non va certo trascurato, esiste tuttora una corrente di pensiero secondo la quale Mimì potrebbe non aver fatto sciolto la riserva: e se proprio vogliamo dirla tutta, almeno fino ad ieri non mancavano coloro che sostenevano che al tirar delle somme il senatore non sarebbe sceso in campo in prima persona. L’accelerazione degli ultimi giorni, però, sembrerebbe smentire seccamente questa ipotesi, accompagnata anche da una voce di corridoio che definire clamorosa sarebbe davvero un eufemismo.

La “leggenda popolare”, infatti, parla di un incontro isolano tra Domenico De Siano, Giosi Ferrandino e l’altrettanto leggendario Gigino Cesaro, alias “a purpett”. Proprio quest’ultimo avrebbe discusso, in veste di arbitro, con i due esponenti politici isolani cercando di capire se ci sono i margini per una candidatura di Domenico e soprattutto per riproporre l’insano accordo che portò alla strabordante affermazione elettorale del 2012. Cesaro è consapevole che un patto del genere va sancito con una stretta di mano e che stavolta certo non potrebbe essere annunciato in pompa magna con il pretesto di aiutare l’isola a spiccare il volo ed a risolvere i suoi atavici problemi (basta vedere come stiamo combinati a quattro anni di distanza…) ed ha cercato di capire se la strada verso la conquista del palazzo municipale di via Iasolino è spianata o meno. In realtà un ostacolo c’è, e sarebbe stato individuato nell’attuale presidente del consiglio comunale di Ischia, quel Gianluca Trani che ha definitivamente rotto i ponti con Giosi Ferrandino e l’attuale maggioranza (o con quello che ne resta, per essere più precisi) e che potrebbe rappresentare quantomeno un serio elemento di disturbo alle ambizioni del leader politico lacchese. Non è un caso che lo stesso giovane commercialista sarebbe stato avvicinato da un esponente della politica casamicciolese il quale avrebbe cercato di sondare il terreno per capire se ci fossero margini per un dietrofront dinanzi ad una candidatura tanto annunciata quanto scontata. La risposta, ovviamente, è stata negativa, Trani non arretra di un centimetro.  Non proprio il massimo della vita per uno come De Siano che vorrebbe lanciarsi nella mischia soltanto con la certezza pressochè matematica di centrare il bersaglio, e magari anche al primo turno per evitare di complicarsi la vita.

Ma attenzione agli equilibri, che in questo caso sono decisamente molto più “fragili” di quanto si possa intuire. La maggioranza di centrosinistra, quella di matrice Pd, che governa il Comune di Ischia, non è certamente salda e coesa come ai tempi belli, e abbiamo voluto usare un fin troppo generoso eufemismo. Fosse per molti esponenti politici, De Siano ad Ischia non dovrebbe candidarsi ed il motivo è fin troppo semplice: parliamo di una figura dal profondo carisma e con doti di accentratore riconosciute da pedigree e curriculum, ovviamente a livello locale. E’ chiaro che coloro che riuscissero a spuntare l’ingresso in consiglio comunale (sempre in caso di vittoria di Domenico, non va dimenticato) finirebbero col ricoprire un ruolo di mere comparse, un pò come accaduto nel corso dell’ultimo mandato giosiano, che pure a un certo punto era debole e vulnerabile ma che nonostante tutto ha continuato a fare il bello e il cattivo tempo. Ma quando si arriverà al momento del redde rationem e Giosi spiegherà loro che l’unica chance per provare a confermarsi al timone di Ischia si chiama De Siano, l’impressione è che tutti dovrebbero adeguarsi, volente o nolente. A meno di uno scatto d’orgoglio che però, man mano che passa il tempo, diventa sempre più difficile ed improbabile.

Nel frattempo, tornando a Gianluca Trani, lo stesso ha già iniziato le grandi manovre per presentarsi all’appuntamento del 2017. Ci sarebbero con lui diversi giovani sì alle prime armi, ma con un portato elettorale e “parentale” che sarebbe stato studiato in maniera scientifica, alcuni protagonisti dell’attuale vita politica ischitana ma anche professionisti decisamente noti nel paese, tra cui qualche medico. Una categoria questa che, numeri alla mano, nel Comune di Ischia ha sempre prodotto consensi con la “pala”. E poi? Beh e poi tra coloro che non hanno ancora capito cosa fare da grandi e movimenti che dovranno accasarsi da qualche parte ed in molti casi questa parte non si potrà identificare in Giosi Ferrandino, è chiaro che l’auspicio è quello di una truppa destinata a crescere sia qualitativamente che quantitativamente. Resta sempre più complessa, invece, la posizione di Enzo Ferrandino, che rischia di trovarsi da possibile candidato a sindaco a spettatore della prossima campagna elettorale. Insomma, siamo ad agosto eppur si muove ma forse conviene aspettare ancora un pò. Le impressioni di settembre, per fare il verso al memorabile brano della PFM, potranno raccontarci qualcosa di più.

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