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Festival della Filosofia, l’edizione 2019 incentrata sull’esistenza di Dio

ISCHIA. L’associazione culturale InSophia, in collaborazione con il Comune d’Ischia, il Comune di Napoli, il CRF – Centro Internazionale per la Ricerca Filosofica, l’Università di Toronto, Mississauga (dipartimento di Visual Studies), del Circolo G. Sadoul, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, del FISP (Federazione Internazionale delle Società Filosofiche), del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, sono lieti di annunciare la quinta edizione del festival internazionale di filosofia “La Filosofia, il Castello e la Torre – Ischia International Festival of Philosophy 2019” che si terrà a Ischia dal 22 al 29 settembre e a Napoli dal 3 al 5 ottobre 2019.
Dopo la quarta edizione, incentrata sul concetto di “Natura Umana”, il festival di filosofia “La Filosofia, il Castello e la Torre – Ischia and Naples International Festival of Philosophy” vuole interrogarsi su un tema di assoluto rilievo e attualità, proponendo una prospettiva di analisi dellarelazione tra essere umano e Dio intesa come tensione all’unificazione e, più precisamente, come attraversamento, spazio potenziale da percorrere di apertura verso le differenze e verso l’altro.
Sono state tante le strade percorse dall’essere umano per determinare una verità (divina) comune a tutti: dal Panteismo ai postulati filosofici, dai testi sacri fino alle scommesse della modernità il pensiero che s’interroga su Dio è l’espressionedi un dialogo, un movimento proferito come parola, preghiera, confessione e conversione. Chi dialoga con l’alterità si attraversa per raggiungere e congiungersi all’altro, convertendo il proprio cammino in cammino del e verso l’altro. Non sfugge però a questo incedere il rischio di considerare Dio come proiezione di un Ioriponente le proprie speranze in un luogo limite dell’essere eche ricerca l’alterità divina al fine di liberarsi dalle proprie incertezze.
Questo è dovuto anche al fatto che nella ragione Dio trova il suo spazio in primo luogo diventando idea, così che la razionalità che gli si rivolge è strutturalmente messa in crisi, alimentandosi di una lotta costante tra due estremi da attraversare: fede e ragione. Su questo piano speculativo la riflessione del Novecento si esaspera fino ad arrivare al paradosso di una ricerca radicale della verità che giunge a mettere in discussione il proprio stesso fondamento (il caso della tesi nietzschiana della morte di Dio). Oltre lasoglia del XXI secolo, il concetto di Dio sembra dunque lottare costantemente con la sua fine, rinnovando l’esperienza dell’abbandono degli esseri umani a se stessi, in una nuova caduta. Ciò si traduce nella disponibilità a ripensare la proiezione divina uomo-Dio, del tutto verticale, in una sorta di Nuova Riforma, in cui l’uomo sceglie di sacrificarsi all’uomo stesso. Alle religioni viene chiesto di ridefinire il legame dell’uomo con Dio in vista del superamento dei conflitti umani.
Dall’altra parte persistono forme di religiosità che interpretano il vincolo all’assolutezza della verità legittimando atti di supremazia e di affermazione, in una nuova incarnazione del Dio che unisce ma al tempo stesso separa. Come se l’idea stessa di un’assenza totale o parziale di Dio fosse oggi, nell’età che ripone le sue speranze di vita e miglioramento nell’ossessione dell’essere presenti oltre le distanze, un carico insostenibile. Da qui il moltiplicarsi di profeti, sacerdoti e influencers di una nuova presenza divina vissuta come richiamo all’azione conflittuale ed all’affermazione del sé, di principi non negoziabili che richiedono spesso la forzatura dei contesti storici, sociali e argomentativi. È questo dissidio, oggi più che mai lacerante, tra i possibili modi di essere e non essere in relazione con Dio, che il festival pone come spunto tematico fondamentale, non dimenticando che nel mondo globalizzato le diverse forme di religiosità, di rapporto all’alterità assoluta e a quella intra-umana, sono costrette a essere in dialogo tra loro. In un vincolo che racchiude rischiose implicazioni sociali, culturali e politiche e costringe a porsi sempre di nuovo antiche domande:
Qual è il destino di un Dio declinato come idea o concetto assoluto?
La fede è istanza di assicurazione del sé o bisogno di relazione pura e intima con l’alterità?
L’essere umano può davvero mettere in dubbio l’esistenza di Dio?
La filosofia ha oggi il delicato compito di tessere nuove trame di pensiero, e l’imperativo di mettere in relazione le scienze, le religioni e la politica in un dibattito di confronto, di ascolto.

Sezioni e aree d’intervento:

 

Quest’anno il festival apre la riflessione a tutti i saperi, dalla filosofia alla letteratura, dalla storia dell’arte alla psicologia, dalla biologia alla fisica, tutti gli interventi con un contributo critico e coerente con la call for papers verranno presi in considerazione per le sessioni-conferenza (che si terranno ad Ischia dal 26 al 29 settembre 2019).

Articolazione tematica:

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1. Teontologie: Dio verso l’essere
Il rapporto tra teologia e filosofia nell’epoca del superamento della metafisica e nel contesto delle nuove epistemologie

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2. Dio/Padre: religione e psicoanalisi
Alla radice dell’interiorità umana

3. Politiche del divino. Fondamentalismi, ideologie e arti
Quando la religione interseca la sfera politica e veicola il consenso

4. Enti, soggetti, persone tra bioetiche e diritti
Le trasformazioni nella considerazione del vivente dalla rivoluzione scientifica ad oggi

5. Culture e religioni. Dialogo e riconoscimento nella spiritualità globale
L’alternativa tra “religione vera” e “vera religione” alla prova dell’interculturalità

6. Combattere (per) la verità. Relativismi e ateismi
In che misura ci si può richiamare alla verità pur contestandola?

7. La particella di Dio. Religione e scienza della natura
In che modo la prospettiva religiosa interviene nel progetto di una nuova fisica unificata?

8.Dio/Madre. Teologie al femminile
Dai culti mariani alla madre terra. Il principio femminile tra spirito e materia

Inoltre quest’anno offriamo le seguenti sessioni alternative:
Non-conventional Philosophy

9.God Talks. Parole su Dio
Sezione di taglio divulgativo rivolta a studiosi, poeti, letterati, scienziati, sacerdoti disposti a coinvolgere il pubblico in una discussione aperta e no filterin luoghi convenzionali e non.

10.Street-Philosophy
Sei un filosofo abituato a discorrere della madre delle scienze come faceva Socrate, in piazza, per strada? Mandaci un abstract

PROCEDURE PER L’INVIO DELLE PROPOSTE
Lingua: Italiano, Inglese

 

Le proposte di relazione (della lunghezza massima di 1000 parole), insieme ad una breve nota autobiografica (si prega di specificare l’attuale provenienza istituzionale o, se non si è impegnati in una posizione accademica, la sede dove si è concluso l’ultimo percorso di ricerca/studio), dovranno essere inviate entro il 1 Maggio 2019 a: info@lafilosofiailcastellolatorre.it- direzione@lafilosofiailcastellolatorre.it-mirelliraffaele@gmail.com

 

Si prega di inviare la breve biografia (massimo 10 righe) in un file a parte. Si prega di inviare file in formato *.doc *.odt, nondunque in formato *.pdf.

 

Ciascuna relazione avrà a disposizione 20 minuti, più 10 minuti per la discussione. Sono ammesse relazioni in italiano e inglese. Sono gradite anche le proposte di panel.

 

Ogni panel dovrà consistere di 3 o 4 relazioni su un tema comune. Il responsabile del panel, che può anche essere uno dei relatori, ha il compito di introdurre e guidare la discussione. La proposta di panel deve includere gli abstract di ciascuna relazione e una introduzione di una lunghezza massima di 300 parole.

 

Si prevede il pagamento di una tassa di registrazione per i relatori. Verranno, inoltre, proposte soluzioni per il pernottamento sull’isola nella settimana dei lavori.
Quest’anno è prevista una pubblicazione degli atti.

 

 

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