CRONACA

Autovelox abusivi, l’avvocato si appella a Salvini

Vito Mazzella indirizza una nota al senatore e ministro dell’attuale governo lamentando quella che è a suo dire è una insostenibile disparità di trattamento che sono costretti a subire i cittadini isolani dopo l’installazione degli apparecchi

Diventa sempre più un casus belli la questione legata all’installazione degli autovelox sul territorio dell’isola d’Ischia. E il caso va ben oltre i confini della nostra isola al punto tale che dopo una nota indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Salvini da alcuni sindaci locali, adesso anche l’avvocato Vito Mazzella – noto per le sue crociate contro gli apparecchi che misurano la velocità – si è rivolto al leader leghista con una missiva nella quale scrive: “Ill.mo Ministro senatore Matteo Salvini, chi le scrive è l’avvocato Vito Mazzella, sono di Ischia e difendo i cittadini ischitani contro questi autovelox abusivi. Essendo che gli amministratori locali Le hanno scritto in merito, chiedendo il suo avallo per sanare i loro abusi, ritengo opportuno farLe sapere quanto segue: Sul territorio Ischitano di 60 mila abitanti circa sono stati istallati 13 autovelox (di cui 6 bi-direzionali), ben occultati (tra alberi ad alto fusto, in presenza di dossi) e mal segnalati, con dei limiti a 40 km/h che hanno paralizzato la viabilità e stanno creando un senso di sfiducia verso le istituzioni a cui bisogna porre rimedio. Con una media di un autovelox ogni 5 mila abitanti circa, con un eccessivo controllo del territorio ed un’evidente disparità di trattamento rispetto agli altri cittadini italiani. Tali strumenti inoltre istallati su delle piccole strade urbane con un evidente abuso da parte delle amministrazioni, essendo che non esistono reali presupposti che legittimano tale proliferazione di automatismi di controllo”.

L’avvocato Mazzella poi aggiunge: “La sicurezza stradale si attua diversamente per cui sono evidenti le ragioni di cassa delle istallazioni, tale intento è manifesto ove vogliate vedere i verbali di sanzioni di 30 euro di sanzioni + 28 euro circa di spese spedizione! È un manifesto abuso, laddove sin prima dell’installazione il sottoscritto ha pubblicato e avvisato l’illegittimità dei dispositivi e l inapplicabile sul territorio, ma il tutto invano.

Orbene a seguito di sentenze di annullamento del Gdp Ischia ( che ha applicato giurisprudenza conforme  della suprema corte cassazione) le P.A. invece di rispettare la Legge e la Giustizia hanno proseguito la condotta illegittima paventando prima gravami, appelli ecc ( mai proposti ad oggi!) e poi da ultimo una richiesta di una legge speciale per coprire gli abusi in danno dei cittadini. Tale richiesta è illegittima e non merita accoglimento per plurimi motivi, in primis per l inapplicabilità retroattiva della legge, ma soprattutto perché il caso Ischia rende manifesto l utilizzo errato di tali strumenti che vanno gestiti a livello nazionale e non locale, per evitare gravi abusi in danno dei cittadini”. Poi la conclusione del noto legale: “Non posso esprimere in modo completo tutte le motivazioni in merito, per cui La invito ad Ischia per verificare di persona l incubo e la persecuzione che stanno subendo gli Ischitani, auspicando che Lei (come lo scrivente) sia dalla parte del cittadino. Resto disponibile per ogni chiarimento ed a partecipare ad un incontro, reiterando l’invito a venire a Ischia”.

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