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Firmate le determine, arrivano tre demolizioni a Casamicciola

Arriva la mano pesante in materia di demolizioni a Casamicciola Terme con l’ente locale che si vede costretto a chiedere denaro contante alla Cassa Depositi e Prestiti per eseguire le demolizioni di alcuni manufatti abusivi oggetto di sentenze di condanna passato in giudicato. Sono tre per adesso le determine di settore stipulate ad hoc (e firmate per l’appunto dal capo ufficio tecnico Raffaello Russo e dal responsabile del servizio finanziario Michele Rossano) e che aprono nuovamente anche nella cittadina termale il fronte delle demolizioni, ma naturalmente non può assolutamente essere escluso a priori l’effetto domino. Il primo provvedimento colpisce Luisa Zacchia e fa riferimento dapprima alla sentenza della sezione distaccata del Tribunale di Ischia del 20 luglio 2005 e successivamente l’ingiunzione a demolire emessa dall’autorità giudiziaria n. 140/2007.

Nella sua determina il responsabile dell’area tecnica premette che “il Sostituto Procuratore  della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Dr. E. Sassano,  con nota RE.S.A. 140/2007 del 13.01.2015, acquisita al prot. gen. in data 23/01/2015 col n° 922, dovendo procedere all’esecuzione dell’ordine di demolizione del manufatto sito in questo Comune, alla via Castanito n°42, in seguito alla sentenza irrevocabile di condanna  n. 439/05 emessa in data 20/07/2005 dal Tribunale di Napoli sez. Distaccata Ischia  e divenuta esecutiva il 28/092005, a carico di ZACCHIA Luisa, ha invitato, questa Amministrazione, ai sensi dell’art. 32 comma 12 del D.L. 30.09.2003 n° 269 convertito nella Legge del 24.11.2003 n° 326, a richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti, titolare del Fondo per le demolizioni dei manufatti abusivi, il finanziamento della somma  necessaria per procedere nel più breve tempo possibile al materiale abbattimento delle seguenti opere: piscina natatoria sita nel Comune di Casamicciola Terme alla Via Castanito, interrata in c.a. delle dimensioni interne di circa 3,95 x 8,10 con scavo di circa mt. 5,00 di lunghezza e profondità di circa mt. 1,50”, a titolo di anticipazione, ammontante ad Euro 32.578,05, comprensiva degli onorari che dovranno essere liquidati ai C.T.U”. Da qui la decisione di richiedere l’anticipazione dell’importo indicato alla Cassa Depositi e Prestiti, nello specifico per far fronte all’intervento di demolizione di una “piscina natatoria sita nel Comune di Casamicciola Terme alla via Castanito, interrata, delle dimensioni interne di circa 3.95 x 8.10 con scavo di circa mt 5,00 di lunghezza e profondità di 1.50 mt”. Insomma, nello specifico il danno, per quanto rilevante, non può essere ritenuto drammatico perché se non altro non viene abbattuta una casa di necessità ma soltanto un accessorio quale una piscina esterna ad un’abitazione.

La seconda ordinanza di demolizione afferisce ad una sentenza sempre dell’allora Pretura di Ischia emessa a carico di Nunzio De Luise, tramutatasi poi nell’ingiunzione a demolire n. 270/2000. Nel frattempo, però, l’uomo è deceduto e così il sostituto procuratore della Repubblica ha emesso la stessa ingiunzione a demolire n° 270/2000 nei confronti degli eredi di DE LUISE Nunzio: Venosa Maria nata a San Cipriano di Aversa il 18.06.1948 e residente in Casamicciola Terme alla Via Ombrasco nr. 39, De Luise Rosa nata a Ischia il 10.04.1974 e residente in Casamicciola Terme alla Via Ombrasco nr. 47, De Luise Loredana nata a Ischia il 06.04.1982 e residente in Casamicciola Terme alla Via Ombrasco nr. 37 e De Luise Consiglia nata a Ischia il 23.11.1977 ed ivi residente alla Via Variante Esterna SS. 270 nr. 19”. E così anche stavolta si ripete il copione con la determina che riporta che “il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Dr. E. Sassano, con nota RE.S.A. 270/2000 del 18.08.2015, acquisita al prot. gen. in data 07/09/2015 col n° 10012, dovendo procedere all’esecuzione dell’ordine di demolizione del manufatto sito in questo Comune, alla via Ombrasco n°29, in seguito alla sentenza irrevocabile di condanna  n. 733/99 emessa in data 13/12/1999 dal Tribunale di Napoli sez. Distaccata Ischia  e divenuta esecutiva il 21/012000, a carico di DE LUISE Nunzio, ha invitato, questa Amministrazione, ai sensi dell’art. 32 comma 12 del D.L. 30.09.2003 n° 269 convertito nella Legge del 24.11.2003 n° 326, a richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti, titolare del Fondo per le demolizioni dei manufatti abusivi, il finanziamento della somma  necessaria per procedere nel più breve tempo possibile al materiale abbattimento delle seguenti opere: in luogo di un vecchio fabbricato preesistente realizzava un manufatto costituito in blocchi di lapil cemento e copertura con solaio in latero cemento. Lo stesso misurava circa mq. 80 per un’ altezza di mt. 3,00”, a titolo di anticipazione, ammontante ad Euro 74.931,23, comprensiva degli onorari che dovranno essere liquidati ai C.T.U.”. Nel caso di specie, l’intervento è decisamente più ampio ed anche per questo motivo più costoso. L’opera da demolire, infatti, come riporta l’atto del Comune di Casamicciola, è un manufatto costituito in blocchi di lapil cemento e copertura con solaio in latero cemento, delle dimensioni di circa 80 mq per un’altezza di mt 3. Lo stesso, per la cronaca, venne realizzato all’epoca in luogo di un vecchio fabbricato preesistente.

La terza ed ultima demolizione riguarda una sentenza della sezione distaccata di Ischia decisamente più recente, emessa il 17 settembre 2007 e culminata nell’ingiunzione a demolire n. 284/2008. Nello specifico si riporta che “il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Dr. Claudio Basso, con nota RE.S.A. 284/2008 del 05.08.2014, acquisita al prot. gen. in data 13/08/2014 col n° 7776, dovendo procedere all’esecuzione dell’ordine di demolizione del manufatto sito in questo Comune, alla via Cretaio fg. 2 p.lla 874, in seguito alla sentenza irrevocabile di condanna  n. 347/07 emessa in data 17/09/2007 dal Tribunale di Napoli sez. Distaccata Ischia  e divenuta esecutiva il 30/11/2007, a carico di FERRANDINO Adele e IACONO Restituta  , ha invitato, questa Amministrazione, ai sensi dell’art. 32 comma 12 del D.L. 30.09.2003 n° 269 convertito nella Legge del 24.11.2003 n° 326, a richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti, titolare del Fondo per le demolizioni dei manufatti abusivi, il finanziamento della somma  necessaria per procedere nel più breve tempo possibile al materiale abbattimento delle seguenti opere: Unità immobiliare sita nel Comune di Casamicciola Terme alla Via Cretaio,  in muratura di circa mq. 90 ed altezza mt. 3,10 con fondazioni in c.a. e copertura in lamiere zincate coibentate e successivi lavori di completamento. Pavimentazione esterna nonché parapetto a confine  lungo ml. 13 ed alto mt. 1,00 con colonnine in gesso e ringhiera”, a titolo di anticipazione, ammontante ad Euro 57.870,00, comprensiva degli onorari che dovranno essere liquidati ai C.T.U.”. Insomma, anche stavolta, come nel caso precedente, parliamo di un’opera dalle dimensioni tutt’altro che limitate.

Le somme complessivamente indicate nelle tre determine sono state impegnate nel Bilancio dell’anno 2015 alla voce “Demolizione opere abusive – importo da recuperare dai trasgressori” (va infatti ricordato che l’ente locale, dopo aver sostenuto la spesa in anticipo, ha tutto il diritto per rivalersi sui proprietari degli immobili abusivi). Per il resto nelle determine il Comune si impegna ad accettare quelle che sono le condizioni stabilite dalla normativa speciale di riferimento ed in particolare “di restituire l’anticipazione, comprensiva della quota di gestione del Fondo pari allo 0,1 per cento in ragione di anno sul capitolo erogato entro 60 giorni dall’effettiva riscossione delle somme a carico dei responsabili dell’abuso e, comunque, entro il termine massimo di cinque anni dalla data di concessione; di corrispondere sulle somme dovute, in caso di ritardato rimborso oltre il prescritto termine massimo quinquennale, gli interessi di mora, calcolati al saggio di interessi legali, a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del predetto termine sino a comprendere quello dell’effettivo versamento; di accertare che, in caso di insolvenza, il Ministero dell’Interno provveda alla restituzione delle somme anticipate, unitamente alla corrispondente quota delle spese di gestione del Fondo ed agli interessi di mora, trattenendo le relative somme dai fondi del Bilancio dello Stato da trasferire a qualsiasi titolo al Comune, ivi comprese le quote annuali spettanti a titolo di compartecipazione al gettito IRPEF in sostituzione dei trasferimenti erariali”.

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Per la cronaca i provvedimenti firmati sono da ritenersi immediatamente esecutivi, non a caso contestualmente si approva l’allegata delega di pagamento quale garanzia dell’impegno di assumere. Per il resto, gli adempimenti prevedono che l’ing. Raffaello Russo – nella sua qualità di responsabile della III Area Tecnica – si assuma l’onere di firmare la documentazione istruttoria e del contratto di anticipazione.

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