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Focus flussi turistici,Ermando Mennella : «Numeri in linea con la Pasqua bassa, ma se non facciamo sistema l’immagine dell’isola peggiorerà»

«Le previsioni erano comunque inferiori a quelle del boom dello scorso anno. Il meteo di questo inverno ha agevolato quelle stazioni sciistiche che hanno avuto riscontri molto più positivi rispetto agli altri anni. I numeri di questa Pasqua “bassa” sono in linea con gli altri anni, anzi, rispetto a due anni fa le presenze sono in aumento. I flussi della ricorrenza pasquale vanno dunque interpretati e messi a confronti tenendo ben presente questa peculiarità. Fra l’altro, se l’anno scorso si sono viste quelle cifre, con 40mila arrivi e 26mila posti letto, bisognerebbe capire dove si sono “sistemati” gli altri.. In ogni caso anche quest’anno c’è stata un dato abbastanza positivo a livello di occupazione dei posti disponibili, e questo dovrebbe far riflettere sulle potenzialità inespresse, che potrebbero invece essere utilizzate al meglio con un’adeguata attività di promozione unitaria e una migliore accoglienza in ogni parte dell’isola, comprese le condizioni in cui il territorio si presenta al visitatore, al momento assai perfettibili in certe località. Continuiamo a non fare promozione delle destinazioni, non si vuole mettere “a sistema” l’isola in maniera unitaria, si continua a ragionare a compartimenti stagni. I trasporti sono una nota dolente: è vero che la Pasqua è una festività nazionale, ma è quantomeno strano che in una località di villeggiatura la domenica pomeriggio i mezzi pubblici sono tutti fermi, cosa che si ripete da anni.  Quello che è venuto a mancare quest’anno è soprattutto il turismo “di prossimità” che forse ha scelto altre destinazioni: il divieto di sbarco non ha aiutato, forse si poteva concepirlo in maniera diversa invece di estenderlo addirittura al 31 ottobre. Ischia soffre il caos-traffico, ma io parto dal presupposto che coloro che non devono usare l’auto sono gli ischitani, non i turisti. Non possiamo pretendere che i turisti apprezzino il fiume delle nostre auto che blocca le strade, mentre loro non possono utilizzarla. Purtroppo questo ragionamento non è condiviso da quella parte degli isolani che sono convinti di non aver bisogno del turismo.  Paradossalmente, noi residenti siamo infastiditi da un bus di turisti che passa in centro, ma non dalle interminabili code di traffico e di auto che parcheggiano in doppia fila in ogni strada.  Si preferisce fare multe ai turisti, mentre tantissimi ischitani non rispettano le più elementari norme del codice della strada. Eppure il turista dovrebbe essere ben visto. Insomma, ci sono diverse criticità che a lungo andare peggiorano l’immagine dell’isola».

 

 

 

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