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Focus ” Ischia si interroga sulla stagione che verrà”, Marco Bottiglieri: «Si teme un forte calo di presenze, crediamo poco nelle nostre potenzialità»

«La nuova stagione sarà più difficile per il turismo locale. Confrontandoci coi tour operator e gli albergatori, a tutt’oggi si registra rispetto all’anno scorso un calo di richieste, anche se non di presenze, perché è ancora presto per valutare: molti alberghi sono ancora chiusi e riapriranno il 20 aprile. Il dato è un po’ preoccupante. Inoltre la Pasqua stavolta arriva presto, e non ci sono “ponti” festivi ad aiutare i flussi. Anche il numero di prenotazioni appare inferiore agli altri anni. Sono tutti segnali d’allarme. A livello di presenze le associazioni di categoria arrivano a quantificare un calo che potrebbe toccare anche il 30%. Tuttavia non ci sono soltanto indizi preoccupanti. Ad esempio, dalla Russia si sono fatti vivi diversi nuovi tour operator che vorrebbero iniziare a lavorare su Ischia: un segnale dunque incoraggiante che indica un rinnovato interesse da parte del mercato russo. Dopo il calo degli ultimi anni, speriamo che flussi da quel mercato riprendano a salire. Ci siamo attivati per creare eventi estivi con tali operatori. Un altro “fronte” sul quale forse non abbiamo ancora creduto abbastanza, ma che invece può essere foriero di riscontri molto positivi, è il mercato cinese. Noi dell’Aicom abbiamo in programma alcuni eventi in collaborazione con operatori cinesi, ma sono le strutture alberghiere che dovrebbero credere di più nel turismo in arrivo dalla Cina, promuovendosi anche in modo diverso. L’anno scorso sia Capri che Napoli hanno registrato un forte incremento di visitatori cinesi, ma Ischia no. Credo che il problema principale alla base di questo negativo appeal sia la mancanza di una comunicazione adeguata. La promozione è la priorità: i problemi di Ischia, come i trasporti o il traffico, esistono anche in altri località di vacanza. Dobbiamo smetterla di evidenziare solo gli aspetti negativi: crediamo poco nelle nostre risorse e nei nostri punti di forza. Anche Capri e Napoli hanno i loro guai, eppure il loro trend è in ascesa».

 

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