LE OPINIONI

IL COMMENTO Le mie domande a Salvatore Mazzella

DI SALVATORE MAZZELLA

Domenica sono apparsi su Il Golfo due articoli interessanti. Uno a firma di Franco Borgogna e l’altro relativo all’intervista di Salvatore Mazzella, apprezzato commercialista ed ex amministratore con un figlio attualmente in Consiglio Comunale in maggioranza ma eletto in minoranza con Gianluca Trani. Franco Borgogna da una parte titola “nubi scure sul Comune di Ischia” mentre il Mazzella fa in alcuni passaggi della intervista il pompiere. Getta acqua sul fuoco a proposito delle capacità dell’amministrazione ed asserisce senza mezze misure che la stessa è stata vicina alle aziende. La domanda che faccio a Salvatore è questa: a quali aziende; quelle che per 10 anni non hanno pagato le tasse comunali ed il Comune ha perso decine di milioni di entrate mettendo l’Ente nella impossibilità di curare il territorio e di aiutare un po’ di persone durante la pandemia?

Le “nubi” di Franco Borgogna erano solo un po’ di foschia perché ci ha ricordato solo il danno del Polifunzionale ed altre piccole cose. I fondamentali della continuità amministrativa, poco accorta di Enzo dopo Giosi, ve li elenco io. Società a partecipazione comunale fitte di clientelismo e sciupio di soldi. Ischia Ambiente, Ischia risorsa mare, Genesis un disastro. Pinete abbandonate. Patrimonio comunale dato a clienti che li votano e senza una logica conduzione di un patrimonio enorme che potrebbe dare all’Ente risorse inimmaginabili. Depuratore di San Pietro i cui terreni, dopo averci speso su decine di milioni, tornano ai proprietari. Una condotta sottomarina della Regione che non viene allacciata a quella del depuratore per avere il by pass verso il mare evitando la costruzione del depuratore stesso.

(Il Sindaco non vuol capire che la gestione del depuratore non è sopportabile dai cittadini e la soluzione del problema è le condotte a mare”.

Un Ente allo sfascio per non volere, con concorsi, assicurare ai dipendenti un posto certo per farli lavorare in serenità e non tenerli per le palle a disposizione delle politiche clientelari. Una politica miope con progetti raffazzonati senza una programmazione intelligente per capire cosa si vuol farne del Comune e cosa si propone per uscire dalla pandemia.

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La mancanza di trasparenza amministrativa a mio avviso è davanti agli occhi di tutti. Mai che i cittadini riescano a contribuire alla progettazione delle opere. Tutto fatto di soppiatto con i suoi consiglieri comunali inesistenti sotto l’aspetto etico e di buoni amministratori. Una politica titubante su vivibilità, traffico e mobilità. Nessuna visione sul futuro e del futuro. Ma il vero dramma sono i professionisti che dovrebbero cambiare mentalità quando vanno ad impegnarsi nell’amministrazione pubblica.

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