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Focus “L’isola, l’abusivismo edilizio e l’infinito incubo delle ruspe di Stato”, Dino Ambrosino: Dino Ambrosino: «Senza legge nazionale siamo con le mani legate»

PROCIDA – «Il problema è sempre lo stesso: noi potremmo dare il condono se ci fosse una legge nazionale che ce lo consentisse. Purtroppo la legge del 2003 esclude i Comuni con vincolo paesaggistico. Pertanto, nonostante le promesse che soprattutto Forza Italia ha fatto nel corso di questi quindici anni (quindici anni e quindici campagne elettorali), quella famosa legge che fecero loro non l’hanno mai modificata, e stiamo sempre al punto di partenza. Se non c’è la modifica della legge nazionale, non possiamo risolvere il problema. Si è fatto un gran discutere della legge di Bassolino. Antonio Bassolino disse ai campani: “Non potete presentare la domanda di condono”. I campani se ne infischiarono, e presentarono ugualmente la domanda di condono. In seguito la legge di Bassolino fu dichiarata incostituzionale, quindi non esiste più. Tra l’altro pure i proprietari della casa che è andata a terra (al Solchiaro, ndr) avevano presentato domanda di condono ai sensi della legge del 2003. Però quel condono non è concedibile dal Comune a differenza di quelli che stiamo dando per il 1985 e il 1994, perché la legge nazionale prevede che i Comuni con vincolo paesaggistico non possono concedere quello del 2003. Là dove i Comuni rilasciano i condoni, le procedure vengono annullate, com’è giusto che sia. E questo sta accadendo per tutti i condoni del 1985 e del 1994, che a poco alla volta stiamo smaltendo. Ne abbiamo fatti cento all’anno: per quanto riguarda la mia amministrazione, abbiamo rilasciato 330 condoni delle vecchie pratiche. Tuttavia resta in sospeso tutto quello che concerne il 2003, tutto quello che è stato presentato ai sensi della legge del 2003. Alla fine queste forze politiche – soprattutto quelle che ci hanno marciato tanto e che per anni hanno preso il voto dicendo che loro sarebbero stati coloro che avrebbero favorito il condono – che cosa hanno fatto? Sono in grado oggi di raggiungere questo obiettivo? Tra l’altro, voglio ricordare che quello del 2003 è un condono-Berlusconi. In questa cosa (si riferisce all’abbattimento al Solchiaro, ndr) il Comune non è stato coinvolto, nel senso che l’iniziativa è stata della Procura della Repubblica, che ha mandato i carabinieri sull’isola: in che modo può un Comune opporsi a questa procedura? Non abbiamo voce in capitolo. Come sindaco devo dare risposte, non creare aspettative che poi devo deludere. Non posso prendere in giro la gente. Forse non farò carriera politica (ride, ndr), ma francamente non me la sento di prendermi gioco delle persone come invece fanno altri. Attualmente c’è una legge che è già fatta (la 326/2003), e che necessita di una piccola modifica là dove dice che i condoni non sono applicabili nei Comuni sottoposti a vincolo paesaggistico. La Procura mette in esecuzione delle sentenze, e se non c’è una legge che le interrompe, è difficile immaginare che si fermi. Dopotutto fanno il proprio lavoro. L’auspicio è che il Governo si formi a stretto giro, e che si prenda la responsabilità di dare delle risposte chiare».

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