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Focus “Profondo” low cost, l’isola s’interroga”,DOMENICO DE SIANO «Senza un cambiamento culturale Ischia è condannata»

«La situazione, che viviamo quotidianamente, è sotto gli occhi di tutti: l’isola d’Ischia non è più una meta turistica attrattiva. Bisognerebbe rivedere e rivoltare il sistema-Ischia a trecentosessanta gradi, ma in maniera concreta e senza inutili “filosofie”, cioè senza stare a parlarsi addosso per poi lasciare tutto com’era. Oggi l’unico dato di fatto oggettivo è che Ischia non è appetibile sui mercati turistici. Ci sarebbero le condizioni affinché lo sia, visto che abbiamo un territorio meraviglioso che ci consente di ipotizzare una ripresa, ma a condizione che la rotta venga invertita completamente, e mi riferisco sia al settore pubblico che quello privato. Parlo di un cambiamento culturale da parte di tutti, compresi i cittadini. Se c’è tale consapevolezza, cosa che io non credo ci sia, allora si potrebbe ripartire. Altrimenti siamo destinati a peggiorare. E non si dica che io sono pessimista: il mio è realismo. Eppure, come ho detto, la “materia prima” esiste. Tocca soltanto a noi invertire la tendenza, e per “noi” intendo la classe imprenditoriale, quella politica, ma anche agli insegnanti, ai giovani. Tutto il resto sono chiacchiere inutili, su cui non vale la pena soffermarsi».

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