CRONACAPRIMO PIANO

FOLLIA AL MARCONI

Incredibile al plesso di Ischia: spintoni, percosse ed aggressioni reiterate da parte di una maestra ai bambini di una classe Quinta. All'uscita di scuola bambini in lacrime e scossi e adesso la vicenda potrebbe avere strascichi con le inevitabili denunce

Una mattinata di ordinaria follia, che pare non sia stata nemmeno la prima. Ma che, quantomeno, ci si augura possa essere l’ultima nella speranza che la dirigente scolastica non faccia spallucce girandosi dall’altra parte ma approfondisca la questione e soprattutto si adoperi per adottare i provvedimenti del caso. Nella mattinata di ieri gli alunni di una classe Quinta della scuola elementare “Guglielmo Marconi” di Ischia sono usciti praticamente tutti o quasi dal plesso completamente stravolti, alcuni anche disorientati, non riuscendo a nascondere dolore e paura dinanzi ai loro genitori che hanno immediatamente compreso che all’interno della classe era accaduto qualcosa di “poco piacevole”. E’ difficile mettere insieme i pezzi di quella che è stata, come detto, una mattinata da incubo, ma riassumerli sinteticamente è operazione più agevole. Secondo quanto si apprende, per motivi non ancora chiari, un’insegnante di sostegno che stava esercitando una supplenza nella classe in questione, all’improvviso ha completamente perso le staffe ed è andata fuori di senno. Il risultato è stato paragonabile ad un vero e proprio bollettino di guerra e la cosa più deprecabile che nel mirino dell’insegnante sia finito proprio un alunno diversamente abile, che ha raccontato alla madre di essere stato spinto ripetutamente e di essersi visto tirare anche una borraccia contro. Racconti che il piccolo aveva a più riprese fatto alla mamma anche in un recente passato, ma che la stessa aveva sempre sminuito immaginando che il figlio facesse questo tipo di narrazione perché infastidito dalla presenza di un sostegno.

Immagine d’archivio

Per rendere l’idea della gravità della situazione, basta sottolineare il fatto che – secondo quanto riferiscono alcune testimonianze – già all’uscita dalla scuola si sarebbero verificati momenti di tensione tra l’insegnante e alcune mamme che avevano già compreso cosa fosse accaduto nel chiuso dell’aula. Almeno un paio sono state coloro che a muso duro hanno detto alla docente di non azzardarsi mai più a mettere le mani addosso ai loro piccoli e per fortuna ha prevalso il buon senso e la situazione non è degenerata. Nel pomeriggio, sempre in base ad alcune indiscrezioni, la discussione è proseguita nelle ormai canoniche chat di classe su whatsapp e sarebbe emerso anche che l’insegnante di sostegno avrebbe provato a sminuire l’accaduto proprio con il bambino finito più degli altri nel suo mirino, spiegando di non essersi macchiata di alcun abuso di potere. Ma è chiaro che i riscontri ottenuti da molte mamme parlando coi loro bambini e – a quanto sembra – anche qualche precedente specifico, sembrano inchiodare inesorabilmente la maestra alle proprie responsabilità.

Ieri sera si stava valutando una operazione di forza da tenere questa mattina, con un gruppo cospicuo di mamme intenzionate a recarsi dalla dirigente scolastica per denunciare l’accaduto e chiedere l’immediata rimozione della maestra. Ma potrebbe non essere tutto perché addirittura la vicenda potrebbe avere un epilogo peggiore: non è escluso, infatti, che potrebbe essere sporta anche una denuncia querela contro l’insegnante di sostegno che farebbe scattare l’apertura di un’indagine che a quel punto potrebbe avere conseguenze difficili da pronosticare.

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Luigi

Purtroppo è successo anche di peggio al Marconi. Nell’articolo leggevo spallucce…. Ricordo che qualche anno fa fu insabbiato un atto ben più grave.

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