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Fondi per le scuole, il Miur “frena”

CASAMICCIOLA TERME. Il Comune propone, la Protezione Civile  ci prova, il Ministero “frena”. Le ultime notizie dal filo diretto che lega i tre enti non portano i risultati sperati. Come si ricorderà, l’amministrazione di Casamicciola aveva  indirizzato una nota al Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, per proporre alcune modifiche all’Ordinanza n. 480 emessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardante “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti all’evento sismico che ha interessato il territorio dei comuni di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno”. Modifiche per “sbloccare” i famosi 6 milioni di euro stanziati dal Ministero per l’edilizia scolastica colpita dal sisma: da utilizzare per sistemare gli edifici scolastici presenti sul territorio oppure per installare apposite strutture modulari abitative. Uno dei vincoli era costituito dalla prescrizione secondo cui gli edifici da sistemare dovessero essere comunque dotati di apposito certificato antisismico, del quale è comunque sprovvisto praticamente l’intero patrimonio edilizio scolastico nazionale. Un ostacolo che praticamente metteva fuorigioco l’utilizzo di quelle risorse. Per poter avviare il ripristino degli edifici meno danneggiati, come il plesso Manzoni, il Comune ha dunque suggerito alcune modifiche all’ordinanza. Nel comma 1 del primo articolo, laddove viene affermato che “il Commissario si avvale, in qualità di soggetto attuatore, della Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione del Miur che, attraverso le proprie strutture operative e territoriali, opera al fine di assicurare la continuità dell’attività didattica attraverso la realizzazione di eventuali strutture modulari temporanee ad uso scolastico”. E qui l’ente del Capricho propone di inserire la seguente aggiunta: “ovvero attraverso interventi su edifici, di proprietà pubblica o privata, da adibire temporaneamente a uso scolastico che risultino agibili, ovvero attraverso la realizzazione di lavori per l’utilizzo di strutture scolastiche esistenti quando tali lavori consentano il ripristino della  funzionalità e della agibilità delle strutture e risultino convenienti rispetto alla realizzazione, ove possibile, di strutture modulari provvisorie a uso scolastico”.

La Protezione civile aveva fatto propri questi suggerimenti, inviando una nota al Ministero dell’Istruzione con le modifiche suggerite dal Comune di Casamicciola, cui si era associato anche il Comune di Lacco Ameno. Ma dal Miur la risposta è negativa in quanto, come spiegano dal Ministero, non è possibile accogliere la parte relativa alla conclusione con fondi ministeriali di contratti di comodato o di locazione di immobili inagibili. Del resto l’Ufficio centrale di bilancio della Ragioneria generale dello Stato aveva chiarito che le somme stanziate erano risorse “in conto capitale”, per loro natura inutilizzabili per i contratti di locazione. Il Miur ha comunque fatto sapere di aver aggiunto al comma 3 dell’articolo in questione  la possibilità di utilizzo di ulteriori risorse ministeriali, sempre in conto capitale, che potrebbero tornare utili. Tale inserimento eviterebbe di dover nuovamente modificare l’ordinanza nel caso di utilizzo di risorse residue del bilancio 2017 che si dovessero eventualmente rendere disponibili quali economie di altre procedure già avviate.

 

 

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