CRONACAPRIMO PIANO

Fondi Poc, da Serrara Fontana lo ‘schiaffo’ alla Regione Campania

I giudici della Terza Sezione del Tribunale Amministrativo di Napoli hanno dato ragione al Comune isolano che ha contestato il taglio del 35% dei finanziamenti elargiti nell’ambito del programma operativo complementare

Serrara Fontana deve avere un finanziamento di 70mila euro nell’ambito del programma operativo complementare (Poc), destinate alle politiche per il turismo e la cultura per il progetto “Dal Monte Epomeo al borgo marinaro di Sant’Angelo”. È, infatti, partito dall’isola di Ischia ed in particolare da Serrara Fontana lo stop ai fondi per del Programma operativo complementare (Poc), destinati alle politiche per il turismo e la cultura. Uno stop alla girandola di risorse, decretata a partita in corso, in una delibera di giunta dello scorso agosto. Beneficiari sono tutti e 167 i comuni partecipanti, invece dei 107 vincitori originari. Un ribaltone mal digerito da chi ha visto quasi dimezzarsi le risorse, passando da 70mila euro a circa 45mila, finanziati dal Poc 2014-2020.

E così il comune ischitano di Serrara Fontana ha promosso un ricorso al Tribunale amministrativo regionale accolto dai giudici della Terza Sezione che ha il provvedimento impugnato. Inoltre ha condannato l’Amministrazione regionale alla rifusione, in favore della parte ricorrente, delle spese di giudizio che liquida in 2mila euro, oltre C.P.A. ed I.V.A., da attribuirsi al difensore, dichiaratosi antistatario. “Il Collegio – si legge nella sentenza- ravvisa elementi di fondatezza del gravame nella parte in cui il ricorrente, da un lato, evidenzia il difetto di motivazione ravvisabile nella mancata esplicitazione dell’interesse pubblico sopravvenuto asseritamente sotteso all’esplicazione del provvedimento di revoca gravato, assunto in sostanziale autotutela e, dall’altro, lamenta la lesione dei principi propri dell’evidenza pubblica”.

Viene osservato anche “l’illegittimo operato della Regione, consistente nella modifica delle regole del gioco a partita terminata, si è posto in netto contrasto rispetto a tali principi ed ha causato uno stravolgimento della procedura competitiva. Tale stravolgimento ha conseguentemente determinato tanto la lesione degli interessi dell’Amministrazione ricorrente, posto che il diffalco di una consistente quota di co-finanziamento regionale, pari al 35%, determinerebbe, ex post, l’irrealizzabilità della proposta progettuale originariamente formulata per indisponibilità di fondi, quanto il pregiudizio per la realizzazione del pubblico interesse, mediante esclusione di progetti superiori per merito qualitativo ed economico”. Nella sentenza viene sottolineato come “La Regione Campania ha effettivamente adottato una motivazione insufficiente ed abnorme, che si traduce nella dedotta illegittimità dell’autotutela amministrativa. Il provvedimento non è infatti supportato da un valido interesse pubblico tutelabile, che solo potrebbe legittimare l’esercizio del potere di secondo grado. L’unica motivazione manifestata nel provvedimento è, infatti, la necessità di distribuire “a pioggia” il co-finanziamento regionale, indipendentemente cioè dalla bontà e dal merito tecnico della proposta progettuale. La Regione non dimostra, cioè, come l’ampliamento della platea dei beneficiari ammessi al co-finanziamento possa garantire il miglior soddisfacimento degli interessi pubblici, a fronte della sostanziale e plausibile esclusione di molti progetti qualitativamente più validi ma non più realizzabili, per sopravvenuta carenza finanziaria”. Il ripescaggio della Regione aveva fatto felici 60 comuni campani che in un primo momento si erano visti negare il finanziamento e, successivamente, riammessi nella graduatoria.

Con il bando finanziato con i fondi del Programma Operativo Complementare 2014-2020 finalizzato alla valorizzazione e promozione dei beni e siti culturali della Campania, ai primi 107 Comuni in graduatoria era stata assegnata la somma di 70mila euro ciascuno. Ma poi la retromarcia con una nuova graduatoria che distribuiva fondi a tutti i 167 comuni che avevano preso parte al bando. Con la logica conseguenza di abbassare la quota inizialmente già assegnata di 70mila euro a 45mila euro. Una procedura che, su ricorso del Comune di Serrara Fontana, è stata sospesa dal Tar con un’ordinanza nella quale si sottolinea lo “stravolgimento delle regole della procedura limitata alla volontà di distribuire i finanziamenti in favore di tutti, contraddittoria con l’indizione di una procedura comparativa e competitiva”.

Ed infatti la Regione Campania ha rimodulato le azioni 2 e 3 del POC, il totale delle risorse stanziate per il Piano Operativo Complementare resta di 16milioni di euro ma per consentire agli eventi rimasti fuori di rientrare nel programma di iniziative promozionali sul territorio regionale sono stati applicati dei tagli agli eventi già finanziati e le risorse sono state spalmate su una più ampia selezione. Per cui: ai grandi eventi di rilevanza nazionale ed internazionale sono stati decurtati 50 dei 150mila euro inizialmente previsti, a chi ha avuto 75 mila euro, tolte 25 mila euro. In pratica a questi Comuni arriverà un finanziamento di 45.500 euro. Questa rimodulazione ha permesso alla graduatoria di scorrere e a molti progetti esclusi di entrare a far parte del Poc Turismo per una cifra di poco inferiore a 50mila euro

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LE MANIFESTAZIONI FINANZIATE DAL POC CAMPANIA

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Inizialmente erano 70mila euro, ma poi sono diventati 45.500. La ‘magia’ è stata effettuata dalla Regione Campania che ha provveduto alla rimodulazione delle risorse del Programma operativo complementare (Poc), destinate alle politiche per il turismo e la cultura. Il taglio è stato effettuato dalla Regione Campania con un decreto dirigenziale: per estendere i contributi a circa 80 comuni, esclusi appena pochi giorni prima dalla divisione dei fondi, sono stati tagliati del 35% circa gli importi previsti originariamente. Dai 70 mila euro iniziali, adesso il contributo è di 45.500. Dalla gioia all’amarezza. Ischia, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Forio e Procida avevano fatto il pieno aggiudicandosi il massimo possibile, cioè 70mila euro ciascuno. Il progetto presentato dal Comune di Ischia era quello relativo alla “Festa a mare agli scogli di Sant’Anna”; Serrara Fontana il progetto, “Dal Monte Epomeo al borgo marinaro di Sant’Angelo”; Lacco Ameno “Incontri nel verde…inseguendo le tracce del passato”, Forio “Note di Natale sotto l’albero ed. 2019/2020” e Procida “La sagra del mare di Procida: itinerari tematici di arte, letteratura, architettura. Natura e tradizione in un romanzo scritto dal Mare”. Tutti i progetti rientrano nel POC 2014-2020 Regione Campania, linea strategica “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”, per un unitario programma regionale di interventi da realizzarsi sul territorio regionale nel periodo “giugno 2019 – giugno 2020”.

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