CRONACA

Fondi UE persi, D’Ambra propone una task force per intercettare il tesoretto

Il presidente di Federalberghi Ischia ricorda l’immensa quantità di denaro pubblico che non riusciamo a intercettare e propone una squadra di esperti che serva sfruttare quanto non si riesce a far arrivare nelle nostre casse

Al Sud non si investe abbastanza. Non è solo un leit motiv che rimbomba con una certa insistenza nelle discussioni che affrontano il problema dell’arretratezza del nostro territorio, ma un dato di fatto certificato anche dalla Commissione UE. L’organo europeo aveva inviato a fine anno una nota al Governo Conte bis indicando gli scarsi investimenti che si effettuano nel Mezzogiorno d’Italia. In calo rispetto all’anno scorso. E si rischia di vederne arrivare sempre meno in Italia di soldi come evidenziato da Marc Lemaitre, direttore generale per la Politica regionale della Commisione Ue.

Tanto, tantissimo va sprecato anche a causa di una classe dirigente e dei lavoratori che sono impiegati nella Pubblica Amministrazione non adeguatamente preparati a fiutare e intercettare le occasioni che l’Europa offre per la crescita dei territori del Sud. La Commissione ha chiesto al governo quali misure intende intraprendere per invertire la tendenza e garantire un adeguato livello di investimenti al Sud.

Luca D’Ambra, presidente di Federalberghi Ischia , si chiede se non sia il caso di agire strutturalmente, creando una task force di esperti che possa fiutare le occasioni e farne tesoro, letteralmente, per il territorio isolano. «Forse, come si è già detto in altre occasioni, la necessità di uno staff tecnico isolano che lavori unicamente al reperimento dei fondi, è quanto mai necessario. Partendo nel destinare un piccolo budget, pubblico e privato, per assicurare i primi 6 mesi di progettazione e carte di un gruppo di lavoro eterogeneo, potrebbero dare l’avvio».

«Non conosco nessun altro Paese che ha una situazione così debole per quanto riguarda gli investimenti pubblici”, ha detto Lemaitre aprendo i lavori della Settimana europea delle città e delle regioni. “Gli sforzi europei fatti attraverso il bilancio comunitario sono stati neutralizzati dai tagli agli investimenti pubblici nel Mezzogiorno”, ha continuato il direttore generale, “questo è legato anche alla capacità amministrativa, ma siamo certi che con un’attenzione adeguata dedicata a questo campo potrebbero esserci molti investimenti pubblici in più al Sud. E allora, forse, cominceremmo a fare la differenza».

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