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Forio, approvato in consiglio il bilancio consolidato

ISCHIA

. Approvati i documenti contabili, a partire dal bilancio consolidato, il consiglio comunale di Forio di ieri pomeriggio si è chiuso anzitempo con l’abbandono dell’aula da parte degli esponenti di maggioranza. Un atteggiamento fortemente stigmatizzato dalla minoranza, che intendeva discutere di vari altri punti fissati all’ordine del giorno. La seduta è iniziata verso le ore 17:30: il consigliere Stani Verde ha richiamato l’accordo, stipulato nella vecchia consiliatura tra i vari capigruppo, secondo cui almeno un punto da discutere all’ordine del giorno doveva essere proposto dalla minoranza, proponendo un’inversione dell’ordine del giorno, per discutere i problemi scolastici dopo i primi due argomenti relativi alle materie contabili. Il presidente del Consiglio avvocato Michele Regine ha messo ai voti la proposta, che è stata votata all’unanimità.

LE QUESTIONI DEL PORTO E DELLE PARTECIPATE

Poi ecco il primo dei venti punti all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio consolidato esercitato 2017 e presa d’atto delle risultanze dei bilanci d’esercizio 2017 degli organismi partecipanti del Comune di Forio. È toccato all’assessore Davide Castagliuolo illustrare e relazionare sul punto: giudicati positivamente i risultati di Marina del Raggio Verde, sia a livello di utili sia di ricavi, insieme alla stabilizzazione dei dipendenti. Il parere favorevole della giunta e dell’ufficio favorevole si è scontrato con quello negativo dei revisori dei conti: Castagliuolo ha spiegato che le contestazioni sono venute per non aver incluso alcune voci nel bilancio. L’ufficio ragioneria ha risposto che la Torre Saracena era fallita dunque non andava inserita nel consolidato, così come la quota Asmel, particolarmente irrisoria. Sono ben dieci cantieri aperti sul territorio comunale. Castagliuolo li ha illustrati singolarmente. D’Abundo ha chiesto ragguagli sulla regolarità del pagamento di alcune imposte, canone compreso, da parte della società Marina di Raggio Verde. Il dottor Enzo Rando ha spiegato che annualmente la società versa 100mila annui al Comune come canone. La maggioranza ha anche incassato il favorevole giudizio di Ignazio Di Lustro, che ha giudicato piuttosto “ordinata” la gestione della partecipata, il quale ha anche suggerito l’indizione di un apposito consiglio dedicato alle questioni della gestione portuale. Il sindaco ha anticipato l’ipotesi di una nuova gestione diretta del porto, e ha rivendicato le positività emerse finora, a livello di sviluppo commerciale e d’indotto, nonostante la posizione più penalizzante rispetto agli altri scali dell’isola. Enzo Di Maio ha chiesto di poter ottenere al più presto la possibilità di visionare tutta la documentazione per la questione-porto, affinché anche il resto della minoranza possa avere un quadro esauriente della situazione. Il dottor Rando, nel rispondere a una precisa richiesta, ha spiegato che con il mantenimento delle tariffe e l’aumento del fatturato, l’occupazione dei posti-barca è aumentata nella stagione appena conclusa. L’avvocato Enzo Di Maio ha invece posto perplessità sul limitato guadagno tratto pur da una situazione di completa occupazione del porto. Ancora una volta è stato Rando a spiegare che, nonostante tale limite, il porto ha costituito il motore di espansione dell’indotto, dunque di sviluppo. L’abbassamento delle tariffe è stato spiegato con la crisi economica.

L’avvocato Jessica Lavista è poi tornata sul bilancio consolidato, relativamente all’estromissione della Torre Saracena dal consolidamento. Secondo l’esponente dell’opposizione, tale esclusione è possibile solo in casi eccezionali per eventi naturali, non per il fallimento (come è nel caso della società in questione). Per Enzo Di Maio, la valutazione di esclusione è stata essenzialmente politica. Rando ha spiegato che esiste un fondo di oltre un milione accantonato per far fronte all’eventualità di condanna nel processo in corso. Una discussione che ha occupato gli astanti per quasi mezz’ora.

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BILANCIO CONSOLIDATO

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Il consigliere Stani Verde ha poi contestato il votare un documento contabile accompagnato solo da un atto di ricognizione del bilancio, col parere sfavorevole dei revisore dei conti. Le temperature del dibattito si sono subito alzate: Verde ha ribadito i crediti che il Comune vanta nei confronti della Marina di Raggio Verde tra il 2016 e 2017, e ha contestato la mancanza di controlli nel delegare a società esterne i lavori, come quelli per l’installazione di servizi igienici che sono costati carissimi: «Invito l’amministrazione a effettuare maggiori e costanti controlli, che non andavano fatti soltanto sulla Marina di Raggio Verde, ma anche sulla Torre Saracena, cosa che avrebbe evitato tanti problemi», ha dichiarato Stani, secondo il quale è assurdo che per una società che fattura 900mila euro, l’utile sia solo di poche decine di migliaia di euro. Doveri di controllo la cui mancanza esporrebbe il Comune a problemi in caso di verifiche finanziarie. La discussione si è rapidamente polarizzata, con la minoranza che ha continuato a sottolineare la necessità di allegare al bilancio i documenti necessari, non soltanto l’atto di ricognizione. Anche Enzo Di Maio ha espresso perplessità su alcune spese relative alla gestione portuale, il cui utile pari a 23mila euro annui è stato giudicato a dir poco insufficiente. Stani Verde ha citato l’invito del sindaco a partecipare nell’ipotizzare nuove strade per la futura gestione del porto dopo il 2020, ma ha spiegato che va chiarito un punto importante, visto il pericolo secondo cui i gestori potrebbero chiedere 1 milione e 300mila euro al Comune per le opere realizzate, quindi bisogna stabilire espressamente che alla fine della gestione le spese per tutte le opere realizzate dal gestore privato di Marina di Raggio Verde non potranno essere rimborsate dal Comune, e che tali opere restano all’ente. «La maggioranza – ha spiegato Stani – ha una grossa responsabilità su questo punto, per tutelare i diritti della comunità e gli interessi dei nostri figli, che vanno messi al riparo da pretese assurde». Scintille anche nella minoranza, ma alla fine l’assemblea ha approvato il bilancio consolidato. Si è poi passati a discutere della variazione di cassa e di competenza al bilancio di previsione 2018. Ancora l’assessore Castagliuolo ha relazionato sul punto, mentre Enzo Di Maio ha chiesto perché mai non predisporre maggiori risorse per la scuola: l’assessore ha ribattuto rielencando gli investimenti effettuati in tema. Stani Verde ha suggerito di appostare per l’urgente messa in sicurezza del territorio (specialmente a Panza e Sorgeto, diventata pericolosamente impraticabile) le cifre inizialmente previste per il contenzioso. La successiva votazione, come da copione, ha sanzionato l’approvazione della proposta di delibera a maggioranza.

SCUOLE E SICUREZZA

Il successivo argomento, grazie all’inversione dell’ordine del giorno, è stato quello relativo alle richieste della minoranza che riguardano la situazione e problemi dell’asilo nido di Monterone e delle scuole del comune di Forio e della frazione di Panza, nello specifico le eventuali garanzie previste per la sicurezza e per l’incolumità dei  bambini e dei docenti della Scuola Balsofiore alla luce del crollo del cappotto termico verificatosi durante i giorni di maltempo di fine ottobre, installato con i recenti lavori di ristrutturazione. Il consigliere Stani Verde ha illustrato i timori delle famiglie e i ritardi negli interventi, chiedendo ragguagli anche in materia di piani di evacuazione: a rispondere è stato il sindaco Francesco Del Deo, che ha rivendicato l’azione amministrativa che quotidianamente stanno man mano risolvendo i tanti problemi emersi nei decenni scorsi: «I tecnici che si stanno occupando di tali questioni sono padri di famiglia, e non credo che siano tanto incoscienti da non voler effettuare gli interventi necessari per la sicurezza dei nostri figli», prima di passare la parole ai caposettore, gli architetti Raia e De Girolamo, che hanno illustrato l’andamento del reperimento dei finanziamenti e dell’approntamento dei piani di sicurezza con le prove di evacuazione, per fare tesoro della drammatica esperienza sismica che l’anno scorso colpì l’isola. Il tema, comprensibilmente, è di quelli sensibili, e ha dato la stura a una discussione a tratti confusa, con molteplici voci dei consiglieri a sovrapporsi. Numerose le rivendicazioni incrociate sulla questione delle allerta meteo in caso di maltempo particolarmente marcato, del quale abbiamo avuto numerosi esempi negli ultimi mesi. L’episodio più discusso è stato ovviamente quello del “distacco” del cappotto termico alla scuola Balsofiore, con le possibili soluzioni atte a evitare problemi e pericoli in futuro. Il consiglio si è poi dedicato all’approvazione della lunga lista di debiti fuori bilancio, con le liquidazioni delle competenze professionali per l’avvocato Brunella Baggio e l’avvocato Antonio Iacono.

CAVA DELL’ISOLA, MA LA MAGGIORANZA SCAPPA

Subito dopo, alla vigilia della discussione sul quattordicesimo punto relativo alla situazione della spiaggia di Cava dell’isola e della passeggiata di Citara, ritenuta dalla minoranza in preda a un degrado non più tollerabile, è arrivata l’uscita in blocco degli esponenti della maggioranza dall’aula, che ha impedito il mantenimento del quorum necessario per la deliberazione. Stani Verde ha lanciato fortissime accuse contro l’atteggiamento dilatorio della maggioranza: «Il consiglio in questi anni sta sprofondando nel ridicolo», recriminando sul comportamento successivo alla diffida inviata alla struttura soprastante l’arenile, a cui non c’è mai stato un seguito concreto. Anche il presidente del consiglio facente funzioni, Ignazio Di Lustro, ha reputato inutile proseguire il civico consesso: con la sua uscita è venuto a mancare anche il numero minimo necessario alla discussione, così il consigliere D’Abundo ha dichiarato sciolta la seduta alle ore 21.

 

 

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