POLITICA

La promessa di Fiorella Zabatta: «Più attenzione per Ischia»

Ieri a Lacco Ameno l’incontro con la candidata di “Alleanza Verdi Sinistra” alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre

Fiorella Zabatta è candidata alle elezioni politiche del 25 settembre alla Camera con Alleanza Verdi Sinistra, sull’uninominale di Giugliano e sul plurinominale Campania 1 e Campania 2. Ieri è giunta sull’isola per un incontro con gli elettori, svoltosi a Lacco Ameno nel Centro Federale di Ginnastica. Abbiamo colto l’occasione per intervistarla

Si parla tanto di imporre un tetto massimo al prezzo del gas in un momento così delicato. Qual è la sua opinione a riguardo?

«Noi da sempre sosteniamo che l’Italia non deve essere dipendente dagli altri Paesi dal punto di vista energetico. Abbiamo sole, mare, vento, e quindi possiamo approvvigionarci autonomamente. Sono vent’anni che i Verdi hanno questa posizione, dunque non abbiamo atteso lo scoppio della guerra in Europa, col prezzo dell’energia salito alle stelle. Non bisognava attendere una tale emergenza: noi avremmo voluto lavorare in una prospettiva di prevenzione, e con tempi più lunghi. Ecco, mi piace sottolineare che non siamo quelli che stanno cavalcando l’onda della campagna elettorale e delle bollette astronomiche, ma da tempo sosteniamo queste idee e proponiamo anche la soluzione al problema. Ma abbiamo anche lanciato un’altra proposta».

«L’isola d’Ischia necessita di investimenti maggiori per i servizi essenziali da parte dello Stato. Invece la destra sostiene l’autonomia differenziata che finirebbe per avvantaggiare le regioni più ricche»

Quale?

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«Abbiamo proposto di tassare gli extraprofitti delle imprese energetiche per redistribuirli. Siamo stati i primi a proporlo e tutti quanti ci sono poi venuti dietro. Tengo a precisare che non si tratta di colpire gli utili, ma gli extraprofitti realizzati dai colossi dell’energia grazie alla crisi e alla congiuntura internazionale. Riteniamo giusto che tale massa di denaro vada allo Stato e sia poi redistribuita sui territori a partire dalle fasce sociali più deboli, ormai in ginocchio: stiamo infatti per entrare in una vera e propria emergenza sociale. Tra l’altro, è notizia di ieri, noi abbiamo inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica perché gli extraprofitti avrebbero dovuto essere restituiti a giugno, ma ciò non si è verificato. Se noi cittadini non paghiamo le tasse nei termini previsti, riceviamo immediatamente il bollettino a casa, invece nulla era successo per le grandi aziende. Ieri abbiamo saputo che l’esposto è stato accolto, quindi gli inquirenti procederanno».

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«Non bisognava attendere l’emergenza per capire che avremmo dovuto renderci autonomi dal punto di vista energetico. Noi Verdi non cavalchiamo l’onda elettorale, ma da decenni sosteniamo lo sviluppo delle fonti energetiche alternative»

In momento in cui il ruolo delle donne e i loro diritti vengono messi in discussione, anche da una coalizione che potrebbe esprimere una donna premier, quale sarà il vostro orientamento?

«Non basta essere donna per fare delle politiche a favore delle donne. “Fratelli d’Italia” storicamente non ha mai votato leggi a favore delle donne, né per i congedi parentali, né per l’allattamento, né a favore delle donne lavoratrici, e tanto meno contro la violenza sulle donne. Dunque non bisogna farsi ingannare: anzi, al Parlamento europeo “Fratelli d’Italia” favorisce una tassazione tale da tenere le donne a casa a fare le casalinghe, e quindi favorire famiglie monoreddito basate sul lavoro esclusivo dell’uomo: un salto indietro al secolo scorso, dunque non si può parlare di politica a favore delle donne per la politica propugnata da Giorgia Meloni. Del resto una donna che fa salire un ragazzo gay sul palco e gli dice: “Puoi parlare, ma io già so che non cambierò idea” non mi pare affatto una persona incline al dialogo, che è invece una caratteristica tipica delle donne».

«Siamo stati i primi a proporre di tassare gli extraprofitti delle imprese energetiche per redistribuirli. Abbiamo inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica, perché gli extraprofitti avrebbero dovuto essere restituiti a giugno e non è accaduto; l’esposto è stato accolto, quindi gli inquirenti procederanno»

Quali sarebbero le sue proposte per migliorare la vocazione turistica di Ischia e soprattutto colmare i limiti imposti dalla insularità?

«Ischia e le altre isole del Golfo hanno problemi annosi, soprattutto in relazione a servizi essenziali come i collegamenti marittimi, la sanità, la giustizia, dei quali la comunità non può fare a meno. Sono convinta che ci sia bisogno di maggiori investimenti sul territorio da parte dello Stato. La destra invece parla di autonomia differenziata, ciò vuol dire che le regioni più ricche otterranno maggiori risorse sulla base della loro maggiore capacità contributiva, dunque le regioni del Nord saranno ancora una volta favorite, più di quanto già non lo siano, e le regioni meridionali sono destinate a soccombere. Eppure storicamente il Sud ha spesso aiutato il Nord quando c’era bisogno, quindi per un principio di solidarietà, che è base fondante di uno stato di diritto, è giusto che vi sia un mutuo soccorso tra le regioni. Quindi distribuire più risorse alle regioni più ricche e lasciare sempre più indietro quelle in difficoltà, è assolutamente contrario all’articolo 3 della Costituzione. Tornando all’isola, noi Verdi abbiamo sostenuto diverse battaglie per il miglioramento del territorio: penso alle segnalazioni alla Guardia Costiera per il rio Corbore, preda del degrado, ma anche di tante altre zone dei litorali isolani colpiti dagli scarichi illegali, dall’area del porto alle spiagge di Cartaromana e degli Inglesi. Tramite Mariarosaria Urraro e Francesco Emilio Borrelli abbiamo sporto diverse denunce in tal senso, e abbiamo spesso promosso la pulizia delle pinete locali, delle aree di parcheggio e del verde pubblico».

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