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Cisi: caso Cecchi, il consorzio si costituisce in giudizio

Una vicenda che è diventato un vero e proprio caso, una matassa della quale non si riesce a venire a capo. Ma su cui adesso il Cisi, nella persona del liquidatore Pierluca Ghirelli, ha deciso di correre ai ripari nel timore che il consorzio possa subire ripercussioni da negligenze che sono da attribuire a terzi. E così si è deciso di conferire un incarico legale relativamente al ricorso presentato presso il Tribunale del Lavoro di Napoli dall’ex dipendente Salvatore Cecchi.

Un ricorso, quello del lavoratore, che parte da lontano. Lo stesso, infatti, è stato posto in quiescenza dal 1 aprile 2012 per compimento dell’anzianità massima contributiva di 40 anni. Al termine della sua carriera lavorativa, il Cecchi ha ricevuto dall’Inps il regolare trattamento pensionistico ma è tuttora in attesa della liquidazione del TFS (Trattamento di fine servizio) pur regolarmente versato. A questo punto il consorzio ritiene indifferibile richiedere all’Inps la liquidazione delle somme spettanti ma anche di costituirsi avverso la pretesa del Cecchi che ha coinvolto nel procedimento il Cisi che però quei soldi li ha effettivamente versati. Non solo, il liquidatore Ghirelli teme anche che “alla pretesa del sig. Cecchi di far valere direttamente le proprie ragioni nei confronti del Cisi per il pagamento del Tfs, seguano quelle di altri dipendenti per la medesima causale”. Da qui il conferimento di incarico legale all’avvocato Umberto Gargiulo.

 

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