CRONACAPRIMO PIANO

A volte ritornano, Ciro Cenatiempo si riprende lo “scettro” di Ischia Ambiente

Come ampiamente annunciato da Il Golfo, arriva la rivoluzione nella partecipata: il consigliere comunale torna ad essere direttore del servizio, l’ex dominus Lucibello perde in un colpo solo il comando dell’azienda ed anche il “superminimo”. La politica protagonista dell’ennesimo ribaltone monnezzaro

Che tirasse aria di rivoluzione, lo avevamo anticipato a ripetizione su queste colonne ed i fatti ci avevano puntualmente dato ragione. Adesso anche l’ultima rivelazione esclusiva del nostro giornale va in porto, con un avvicendamento all’interno della società partecipata Ischia Ambiente che scombussola gerarchie che apparivano consolidate da anni e che si trovano improvvisamente ad essere stravolte. Un vero e proprio tsunami che vede salire sugli altari Ciro Cenatiempo, dipendente dell’azienda oltre che consigliere comunale, e retrocedere nella polvere Andrea Lucibello, che fin qui all’interno di quella che oggi si chiama Ischia Servizi aveva sempre ricoperto un ruolo di primo piano. Le prime avvisaglie di un cambio di rotta repentino – ed evidentemente anche di un peso politico specifico – si erano già avute nel momento in cui il dipendente Castaldo aveva firmato l’atto di transazione rientrando in servizio dopo essere stato licenziato il 20 agosto dello scorso anno. Adesso il nuovo capitolo di questo intrigante romanzo, con una sorta di avvicendamento al timone che un significato certamente di natura politica (è chiaro che l’ingresso in maggioranza di Gianluca Trani ha finito col mutare una serie di equilibri) ma anche di stampo aziendale. Il sindaco Enzo Ferrandino, infatti, pare che non fosse pienamente soddisfatto della qualità del servizio di igiene urbana nelle strade del paese ed allora ha colto la balla al balzo per provare a vedere se attraverso un rimescolamento delle carte le cose potessero andare meglio. Insomma, per dirla in breve, due piccioni con una sola fava.

L’avvicendamento tra Lucibello e Cenatiempo di fatto è stato sancito in una riunione che si svolse poco tempo fa in municipio, nella stanza del primo cittadino, alla presenza di Andrea Lucibello, di Antonio e Salvatore Mazzella, del presidente della partecipata Massimo Stilla, di Ciro Cenatiempo e Gianluca Trani e ovviamente di Enzo Ferrandino che nell’occasione non nascose le sue doglianze e bocciò immediatamente la proposta di erogazione del cosiddetto “superminimo” (leggasi aumento della retribuzione, e non certo irrisorio) per il Lucibello. Insomma, da mille euro al mese in più al declassamento il passo è stato breve e secondo le informazioni in nostro possesso da lunedì scorso il nuovo direttore responsabile del servizio è Ciro Cenatiempo, peraltro ottavo livello. Insomma, un’altra “tacca” per Gianluca Trani anche se pare che il cambio al “timone” della società partecipata sia stato fortemente avallato anche da un’altra costola dell’attuale maggioranza che da tempo voleva rendere la Ischia Ambiente più produttiva.

Torna così dietro le quinte Andrea Lucibello, artefice di un percorso professionale davvero variegato all’interno dell’azienda, nella quale come tutti era entrato per chiamata diretta, come ancora succedeva all’alba della seconda repubblica. Il riferimento politico era l’ex presidente del consiglio comunale Nicola Farese, con cui è legato da un forte vincolo di parentela. Cambiano le amministrazioni, diventa sindaco Luigi Telese che decide di non confermarlo tra i dipendenti semestrali della società partecipata (stessa sorte per Castaldo, Pilato e D’Ambra). Ci pensa il giudice del Lavoro a rimetterlo in sella reintegrandolo con il secondo livello, poi si occupa di fare da conducente degli automezzi per un breve periodo con la qualifica di autista terzo livello. Nel frattempo Telese, per quanto munito di una maggioranza bulgara, viene sfiduciato e così si insedia una nuova amministrazione comunale. Al timone di Ischia Ambiente c’è Giuseppe Di Meglio, che attenzione è il fratello del marito della sorella di Andrea Lucibello al quale affida la gestione del trasferimento in terraferma degli automezzi della nettezza urbana con la qualifica di quarto livello, un altro salto in avanti. Intanto passa il tempo e al comando dell’azienda si issa l’architetto Ciro Cenatiempo che anche grazie a una sentenza diventa responsabile di settore e si vede attribuire l’ottavo livello. Il feeling con Lucibello a un certo punto sembra davvero essere al top, quasi da luna di miele, poi però il giocattolo all’improvviso si rompe e tra i due scatta un vero e proprio “conflitto”. In questi casi, come è noto, a determinare i rapporti di forza è sempre la politica. Ciro Cenatiempo segue l’amico Gianluca Trani e si ritrova confinato in minoranza, e questo porta Andrea Lucibello a riprendersi lo scettro di responsabile di settore.

La sua è una improvvisa ascesa, con l’avvocato Capuano passa dal quarto al sesto livello in appena due mesi, completando così un’escalation che anni prima sarebbe stata impensabile. Voci di dentro raccontano che Lucibello diventi una sorta di deus ex machina svolgendo le funzioni di responsabile, liquidatore, anche sindacalista. Non solo, la leggenda narra che metta una certa “influenza” anche nel far salire di grado qualcuno all’interno della polizia municipale. Un vero dominus, ma ancora una volta è la politica a metterci lo zampino. Enzo Ferrandino decide di allargare la sua maggioranza e ristabilisce l’antico feeling con Gianluca Trani. Con lui, però, trasmigra in amministrazione anche Ciro Cenatiempo. In quel momento molti cominciano a credere che la resa dei conti sia arrivata. E così è stato. La politica dà, la politica toglie. E’ il destino e la storia della società partecipate, e Ischia Ambiente scrive così un altro capitolo.

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