POLITICAPRIMO PIANO

Forio e le elezioni, una poltrona per tre

A Il Golfo primo confronto tra i candidati sindaco del Comune del Torrione. Abbiamo rivolto le stesse sette domande a Pasquale Capuano, Vito Iacono e Stani Verde. Dai motivi che hanno portato alla candidatura, passando per i primi 100 giorni, senza omettere un giudizio sugli avversari ma anche sui criteri che ispireranno la composizione delle liste. E le risposte raccontano già tanto…

Le elezioni amministrative sono lontane ma non troppo ed in particolare a Forio, a differenza di Casamicciola, il panorama sembra già essere chiaro e delineato. Salvo ulteriori sorprese saranno tre i candidati alla carica di sindaco che si contenderanno la fascia tricolore. Si tratta, in ordine rigorosamente alfabetico, di Pasquale Capuano, Vito Iacono e Stani Verde. Oggi il nostro giornale propone il primo ideale confronto (a distanza) tra i protagonisti della campagna elettorale che si aprirà di fatto il 15 aprile alle ore 12, esattamente un minuto dopo la scadenza dell’orario fissato per la presentazione delle liste. Ai nostri interlocutori abbiamo rivolto le stesse sette domande e raggruppato naturalmente le loro risposte, che raccontano già tanto su umori, sentimenti, aspirazioni e ambizioni. E allora, buona lettura…

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi a sindaco di Forio?

Pasquale Capuano

CAPUANO – «Ho raccolto l’invito dell’amministrazione uscente, un invito che che certamente mi gratifica e mi onora: ha risvegliato in me la voglia di avviare un percorso che metta a sistema volti nuovi con la maggioranza uscente».

IACONO – «La necessità di rappresentare un’idea diversa di Paese, di Politica, di Vita. Un’idea in cui, però, il protagonista non è tanto il sindaco quanto la cittadinanza. Cittadinanza a cui ho già chiesto di partecipare alla stesura del programma ottenendo fin qui un ottimo riscontroe a cui, dopo le elezioni, chiederò di continuare ad alimentare, da protagonista, quella speranza di cambiamento a cui intendiamo dar voce».

VERDE – «La mia candidatura è l’effetto di un percorso cominciato più di 5 anni fa con tutto il mio gruppo, composto da cittadini innamorati follemente di Forio e decisi a migliorarla a tutti i costi. Siamo partiti insieme per immaginare una Forio che non si fermasse ai prossimi anni, ma che riuscisse ad avere un progetto di ampio respiro. Dobbiamo seminare oggi affinché i foriani del domani possano raccogliere. Capirai che in questa ottica bisogna andare ben oltre il proprio orticello, e sopratutto insieme, da soli non c’è futuro».

Ads

Quali messaggi vorrebbe trasmettere in campagna elettorale e soprattutto quale clima auspica o si aspetta?

Ads
Vito Iacono

CAPUANO – «Personalmente, io ritengo che si debba parlare dei programmi e della visione di Paese che intendiamo consegnare ai nostri figli. Sotto questo profilo, c’è piena sintonia con tutta la squadra: i nostri punti programmatici orienteranno la nostra campagna elettorale. Pertanto, io auspico un clima costruttivo per la nostra terra, che merita risposte concrete. Risposte che intendiamo fornire in tempi rapidi, anche sulla scia del lavoro posto in essere dall’Amministrazione uscente. C’è una popolazione ed un tessuto produttivo che è uscita dalla pandemia riscoprendo capacità imprenditoriali non comuni, vogliosi di fare bene e meglio ma soprattutto presto che chiede alla nuova amministrazione concretezza, cura della quotidianità, della pulizia e dell’estetica cittadina, snellezza nella burocrazia comunale e presenza sul territorio per ascoltare e risolvere i problemi provenienti soprattutto dai quartieri periferici. Naturalmente questo sarà solo il preludio all’accelerazione dell’apertura dei cantiere delle opere che possono essere avviate grazie all’azione catalizzatrice operata dall’amministrazione uscente».

IACONO – «Messaggi forti, diretti in un clima franco, sincero. Questo Paese ha bisogno di verità per rinascere. Aspettiamo la presentazione delle liste per contare a quanti sono stati promessi o già dati posti clientelari».

VERDE – «Innanzitutto io e tutta la mia squadra ci auguriamo che la campagna elettorale sia caratterizzata da un clima pacifico e inclusivo, che permetta ai cittadini di esprimere le proprie opinioni e di partecipare alle elezioni in modo informato e consapevole. E’ inoltre fondamentale che siano trasmettessi messaggi chiari, diretti e rispettosi. Il clima ideale sarebbe quello di un dialogo costruttivo tra le diverse forze in gioco, che possa portare alla discussione di temi importanti per la società e alla formulazione di soluzioni concrete. La mia idea di Forio prevede che tutti possano sentirsi coinvolti, nessuna diseguaglianza o disparità saranno tollerate, la legalità ci renderà liberi».

Quali criteri ispireranno la composizione della sua lista o delle liste a suo supporto?

Stani Verde

CAPUANO – «La parola chiave è “pulizia delle liste”. Vogliamo nomi puliti, al di sopra di ogni sospetto. Inoltre, l’auspicio – e ci stiamo lavorando – è di accogliere molte donne, tanti giovani e soprattutto volti nuovi, perché il rinnovamento lo dobbiamo realizzare con i fatti e non con le chiacchiere: come disse qualcuno “non staremo li a pettinar le bambole”. Ritengo ci debba essere il giusto bilanciamento: chi ha esperienza dovrà orientare il nostro cammino, ma lungo questo percorso ci dovranno essere anche uomini e donne desiderosi di affacciarsi al mondo della politica».

IACONO – «Guardate, a riguardo non nutro alcun dubbio. Uno solo: coerenza!».

VERDE – «Forio ha di fronte una difficilissima sfida, ora il nostro approccio è fondamentale: se l’affrontassimo con paura sarebbe una partita persa in partenza; piuttosto credo sia il caso di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, chi parteciperà al progetto che sto costruendo lo farà con assoluta abnegazione, con coraggio e con l’idea che Forio nel più breve tempo possibile debba iniziare a brillare. E’ chiaro quindi che chi è con me non pensa che si possa amministrare un comune andando via dall’isola costantemente per metà della settimana: Forio non può più permettersi di essere seconda nelle priorità di nessuno».

In che cosa intenderebbe lasciare il segno nei primi 100 giorni di sindacatura?

CAPUANO – «Credo che il simbolico “traguardo” dei primi 100 giorni cada, aimè, nel pieno della stagione turistica, quindi bisogna anzitutto incrementare ciò che si fa nelle nostre case quando si attende un ospite importante: pulizia delle strade, piccola manutenzione di arredi urbani, organizzazione di aree pedonali, programmazione degli eventi in sintonia con le altre municipalità onde evitare inutili e dannose sovrapposizioni, favorire le manifestazioni che portano a riscoprire le tradizioni contadine e marinare della nostra terra dimostrando una fattiva collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, mettere in campo ogni azione possibile e percorribile finalizzata all’allungamento della stagione turistica. Di certo fin da ora intendo prendere un chiaro impegno con il popolo foriano: costruiremo insieme la nostra Forio e continueremo a rispondere con piglio e precisione alle tante sfide che la ripresa e il PNRR – per fare un esempio – ci pongono davanti».

IACONO – «Pulire il paese dal fango e dalle infiltrazioni materiali e morali, aggiustare le strade, mettere in sicurezza la nostra terra e la nostra gente, prendermi cura di loro».

VERDE – «Per prima cosa dobbiamo letteralmente bonificare Forio dai rifiuti che invadono le strade, saremo in piena stagione turistica e tenere il paese in queste condizioni non può essere lontanamente tollerabil. Dobbiamo immediatamente eliminare la discarica di fango istallata a “via Casale” e spostare i camion dal palazzetto dello sport. Dobbiamo mettere in sicurezza il territorio: non possiamo abbassare la guardia su quanto sia accaduto a Novembre 2022 perché, per quanto sia distante, novembre 2023 è lì che ci attende e non ci faremo trovare impreparati, questa volta Forio sarà pronta! Metteremo quindi in sicurezza montagna e coste. Le aree dedicate ai ragazzi devono essere, non solo messe in sicurezza come detto sopra, ma riqualificate. Dobbiamo assolutamente dare gli spazi dove potersi incontrare, dove potersi vedere, giocare e innamorarsi. Possiamo e dobbiamo immediatamente attrezzare le spiagge libere per permettere ai diversamente abili di godersi finalmente un’estate al mare, sulle spiagge del loro paese. Dobbiamo, dal giorno dopo stesso, lavorare al calendario di eventi autunnale e invernale con campagne pubblicitarie ad hoc, non possiamo arrivare al 20 dicembre senza sapere che il 25 è Natale, non può più accadere, l’organizzazione è fondamentale perché permette la programmazione e dunque la possibilità di ampliare la stagione turistica».

Perché si sente in grado di vincere questa “partita” elettorale ed indossare la fascia tricolore?

CAPUANO – «Questa è una partita che giocheremo con lealtà e amore per Forio. Due aspetti da non sottovalutare e che devono fare parte del bagaglio culturale di ogni politico. Sono questi i punti di forza che mi hanno spinto ad accettare la candidatura a Sindaco e che sono vincenti. Insieme con gli amici che compongono la coalizione che mi onoro di guidare, siamo a lavoro per il Paese e anche questo, credo, sarà premiato alle urne».

IACONO – «Perché ho fiducia nella mia Gente!».

VERDE – «La “partita” non la vincerei io, la partita la vincerebbe il gruppo, e i cittadini tutti, ma sopratutto mi auguro che a vincere sia Forio, mettiamo la fascia tricolore al nostro paese che è l’unico che merita tutte le nostre attenzioni, le nostre fatiche e i nostri onori».

Ci dà un giudizio sintetico sui suoi avversari?

CAPUANO – «Non è mio costume giudicare gli altri. Le elezioni amministrative sono una partita da giocare col cuore. Auguro a tutti una sana e serena campagna elettorale».

IACONO – «Evito personalismi, anche se ferisce molto che si parli di amore e passione per la politica, per la propria terra e la propria gente dopo anni di silenzi assordanti, mentre il paese crollava e i cittadini soffrivano. Ma è evidente che lo scenario attuale lascia intravedere ben altri pericoli: da affrontare, stavolta, non sono solo gli avversari storici, ma anche chi dà loro copertura. E, ci tengo a dire, non sono avversari miei, ma del Paese. Non può essere solo una coincidenza che i miei attuali avversari fino a 10 anni fa sostenevano quell’amministrazione che, di fatto, ha determinato quella che io chiamo la grande infrastruttura degli imbrogli. Infrastruttura che si regge su quelli venuti da fuori a fare affari sulla pelle della nostra gente. Fitto del Green Flash; strisce blu; fallimento delle partecipate col successivo intervento del privato nella gestione dei rifiuti; svendita del porto di Forio; chiusura della Fondazione e della villa “La Colombia”. E ancora: strutture sportive al buio e nel degrado; perdita dei fondi per il depuratore; mancata realizzazione dei parcheggi interrati di San Vito e al Soccorso e della messa in sicurezza delle scuole: tutto ha origine prima delle due ultime consiliature. Quanto agli ultimi 10 anni l’impressione è stata appunto quella di una continuità di fondo col “lavoro” cominciato in precedenza. Voglio dire: se il Paese si trova in determinate condizioni, la responsabilità sarà pur di qualcuno!».

VERDE – «Hai fatto bene a chiamarli avversari e non nemici, perché tali devono essere considerati. Stiamo concorrendo alla carica di sindaco in tre, e voglio rivolgere il massimo rispetto a chi è dall’altra parte perché in entrambi i casi parliamo di professionisti e persone serie, ma Forio non può essere il luogo della contesa del potere fine a se stesso. Per troppo tempo il potere è stato esercitato come dominio mentre la parola “potere” deriva dal greco “dynamis” e significa possibilità, quindi possibilità di fare. Se possibile non all’ultimo minuto, non è che ci si ricorda di essere foriani solo quando c’è la tornata elettorale, sono anni che denunciamo ciò che non funziona e non tutti i contendenti mi pare abbiano mai fatto emergere perplessità su ciò che accadeva a Forio».

Incontra per strada un cittadino foriano che le domanda perché dovrebbe darle fiducia nelle urne. Quale sarebbe la sua risposta?

CAPUANO – «Ho sempre cercato nel mio piccolo di fare qualcosa che dimostri l’amore per il mio paese, il nostro territorio, la nostra storia. Un amore che antepongo ad ogni cosa. La mia storia, la mia crescita, la mia silenziosa professionalità. Poi in questo momento storico ritengo di aver raggiunto la giusta maturità professionale che intendo mettere a disposizione del nostro paese».

IACONO – «Mi limiterei a guardarlo negli occhi».

VERDE – «Quando accade chiedo che idee ha per migliorare Forio, perché credo nella partecipazione costante del cittadino nel voler migliorare il proprio paese. Il municipio deve essere un luogo di incontro, un punto di riferimento dove poter incontrare i propri rappresentanti dell’amministrazione. Noto, con soddisfazione, che dopo tanto si è ricominciato a parlare di politica, vedo entusiasmo vibrante nell’aria, segno che il momento del cambiamento sta risvegliando le idee e i cuori di molti. Con questo entusiasmo spero ci si possa approcciare anche dopo il 15 maggio. Forio ha difronte una difficilissima sfida, ora il nostro approccio è fondamentale: se l’affrontassimo con paura sarebbe una partita persa in partenza; piuttosto credo sia il caso di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, chi parteciperà al progetto che sto costruendo lo farà con assoluta abnegazione, con coraggio e con l’idea che Forio nel più breve tempo possibile deve iniziare a brillare. E’ chiaro quindi che chi è con me non pensa che si possa amministrare un comune andando via dall’isola costantemente per metà della settimana: Forio non può più permettersi di essere seconda nelle priorità di nessuno».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex