Forio, è lite su area demaniale
Il TAR ordina una nuova verificazione tecnica relativamente ad una controversa ordinanza di demolizione emessa dal Comune turrita e finita sotto la lente di ingrandimento della magistratura amministrativa che ha prorogato i termini

Una controversa ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Forio è finita sotto la lente del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, che ha disposto una proroga dei termini per una verificazione tecnica, ritenuta essenziale per dirimere la vicenda. La causa trae origine dal ricorso presentato dalla sig.ra Daniela De Falco, assistita dagli avvocati Massimo Ambroselli, Maurizio Maiella e Cristina Magrì, che ha impugnato una serie di atti amministrativi tra cui l’ordinanza comunale di demolizione n. 5/2021 e una correlata ordinanza regionale di sospensione lavori per presunte violazioni della normativa antisismica. Nel cuore della controversia vi è la contestazione sulla reale estensione e collocazione del manufatto di proprietà della ricorrente, che secondo il Comune sconfinerebbe per circa 6 metri quadrati in un’area demaniale. Tesi fortemente respinta dalla De Falco, che sostiene invece un errore cartografico nella delimitazione dei confini tra proprietà privata e area pubblica.
Per far luce sulla questione, il TAR ha ordinato una verificazione tecnica da parte della Direzione Generale per il Governo del Territorio della Regione Campania, incaricata di accertare: l’effettivo sconfinamento in area demaniale; la congruenza tra le opere edilizie dichiarate e lo stato di fatto attuale dell’immobile; le quote altimetriche interne ed esterne dell’edificio, in particolare della cucina e dei servizi igienici, oggetto della contestata ordinanza di demolizione. Tuttavia, alla data dell’udienza del 17 giugno 2025, nessuna comunicazione è pervenuta dal verificatore incaricato, nonostante i solleciti formali inviati dalla parte ricorrente. Per questo motivo, con l’ordinanza pubblicata in questi giorni, il TAR ha deciso di prorogare i termini della verificazione, sollecitando formalmente l’Ufficio regionale ad adempiere all’incarico. Nel testo si ricorda anche che la prolungata durata del procedimento potrebbe esporre lo Stato a richieste di risarcimento danni per la violazione del principio di “ragionevole durata del processo”, previsto dalla legge. La nuova udienza per l’esame del merito e per la verifica dello stato della perizia tecnica è stata fissata per l’11 novembre 2025.