ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5POLITICA

Forio, festa grande per l’inaugurazione del molo borbonico

Ieri mattina, alla presenza dei pescatori, delle autorità civili e militari, dei tecnici, della Forio C.B. e di numerosi cittadini, il sindaco di Forio Francesco Del Deo ha preso parte alla cerimonia d’inaugurazione del molo borbonico, un gioiello del porto di Forio e dell’intera isola d’Ischia che da anni versava in condizioni a dir poco deplorevoli. Grazie all’interessamento e alla sensibilità dell’attuale amministrazione comunale, in seguito alla riqualificazione dell’intera zona è stato possibile riconsegnare ai pescatori di Forio e alla collettività uno dei patrimoni più significativi del Comune all’ombra del Torrione. Parallelamente ai necessari interventi di restyling che hanno riguardato la banchina borbonica – tornata ai suoi antichi splendori com’è possibile osservare dal servizio fotografico che abbiamo realizzato – si è provveduto a mettere a nuovo anche i locali di competenza dell’associazione “Marinai d’Italia”. In particolare, sono stati realizzati un ambiente dove i pescatori potranno mondare le primizie raccolte in mare e una moderna sala congressi, prenotabile per l’organizzazione di vari eventi che saranno promossi dall’amministrazione comunale e dai cittadini negli anni a venire.

Dopo la benedizione di don Pasquale Mattera e il tradizionale taglio del nastro tricolore – avvenuto alla presenza, tra gli altri, dei pescatori decani del porto, degli studenti del Nautico e della banda “Città di Forio”- il sindaco Francesco Del Deo, elogiando il lavoro di coloro che hanno dedicato la propria vita al mare e quello degli architetti Andrea Mattera e Maria Iacono, ha pubblicamente dichiarato: «Avevamo assunto questo impegno come amministrazione comunale, e abbiamo mantenuto le nostre promesse. Benché qualcuno cerchi ancora di prendersi il merito di questa riqualificazione, c’è tutta la documentazione che testimonia in maniera eloquente che quest’opera è stata fatta dalla maggioranza guidata da Francesco Del Deo. Precedentemente esisteva soltanto un pezzo di carta, dal quale emerge che la precedente amministrazione si era misurata per ottenere un finanziamento. Ringrazio per l’impegno profuso l’ingegner Luca De Girolamo e gli architetti Marco Raia, Giampiero Lamonica e Nicola Regine. Oggi abbiamo rimesso a posto questo molo, che dopo gli interventi realizzati dall’avvocato Vincenzo Mazzella e da Gaetano Colella – stiamo parlando di oltre venti anni fa – è stato abbandonato a se stesso, così come l’intera area portuale. Ci sono ancora molte cose da fare – ha chiosato Del Deo – ma abbiamo voluto aprire il molo per renderlo immediatamente fruibile a tutti, e in particolar modo ai pescatori».

A margine dell’inaugurazione del molo borbonico – allietata dal ricco buffet di Ruggiero e dei ragazzi dell’ex “Isabella d’Este” – è intervenuto anche il consigliere Davide Castagliuolo: «Per riqualificare il molo è stato necessario investire un milione di euro. La banchina è stata ristrutturata integralmente con i fondi del progetto Grac, che il Comune di Forio ha utilizzato per ristrutturare il vecchio molo e la strada rione pescatori». Infine, abbiamo raccolto anche le impressioni del vicesindaco Gianni Matarese, che ha dichiarato a “Il Golfo”: «L’amministrazione ha portato a termine una parte della ristrutturazione del molo borbonico, rendendolo finalmente fruibile dopo anni di degrado. Non nascondo che questa è una grande soddisfazione, perché siamo riusciti a riportare questo pezzo di storia ai pescatori e a tutti i cittadini. Questo molo, oltre alla sua naturale destinazione d’uso, adesso lo vedo anche adatto ad ospitare eventi di vario genere».

LA TARGA COMMEMORATIVA

Alla fine della banchina borbonica l’amministrazione comunale ha affisso una targa commemorativa che recita: “Dedicato ai pescatori di Forio di ieri, di oggi e di domani che nel mare vivono la vita. Anno 1740. Restaurato nel 2016. Francesco Deo Deo sindaco di Forio”. Sotto la targa è inoltre presente un passo della celeberrima “Storia dell’isola d’Ischia” di Giuseppe D’Ascia. Nelle poche ma significative righe (che riportiamo di seguito), il noto storico isolano ripercorre sinteticamente la genesi del molo borbonico del porto di Forio: «Di fronte alla detta Marina; al lato di ponente si vede un molo o tenitoio di ancoraggio lungo metri 54 circa. Le prime opere furono in questo punto eseguite nell’està del 1792. Il primo tratto di quel riparo, nel punto ove dicesi il Molino, fu dalla Università di Forio proposto nella pubblica seduta del parlamento del 13 dicembre 1739 – I lavori si cominciarono nell’anno appresso e proseguirono fino al 1745, costruendosi un braccio fino a 15 palmi di fondo, pari a 4 metri circa. Fu l’appaltatore Giovanni Parlato. Si spesero ducati diecimila dugento tre e grani settantanove e mezzo. Dopo pochi anni rovinò tutto; per cui nell’anno 1785 furono ripigliate le pratiche per la detta costru-zione del molo, e final compimento della banchina, aggiungendosi il dazio di altre grana 5 a tomolo, mentre prima se ne pagavano grani 10, sulle farine di grano. I lavori furono cominciati 1786 sotto la direzione dell’Architetto Giuseppe Pollio – Appaltatore Filippo Pollio. Nel 1790 i lavori di bel nuovo vennero ripigliati sotto la direzione dell’Architetto Winspeare, e Pollio Appaltatore li fé costare circa 25 mila ducati. Nel 1804 furono un’altra volta intrapresi i lavori del Molo – sotto la direzione dell’Architetto Pasquale Pinto appaltatore Giovanni Sparano. Nel 1807 tenaci i Foriani per ottenere un Molo o tenitore ove avessero potuto riparare i piccoli legni di traffico, cercarono di consolidare quello che già esisteva, rivestendo di scogliera la punta di essa. L’opera fu affidata all’Architetto de Fazio. Nel 1843 fu un’altra volta riattato il Molo dall’appaltatore Nicodemo Lombardi sotto la direzione dell’Architetto Camillo Ranieri e si spesero lire 25mila. Di poi nel 1853 si riparò la muraglia, perché rosa dal mare, e si completò la punta con altra cassa, costruendosi a zampa di cavallo, sotto la direzione degli Architetti Ercole Lauria ed Achille Catalano, appaltatore Gaetano d’Errico e il Comune spese lire 51 mila, inclusa la scogliera di riparo. Oggi si sta in progetto di formare un piccolo porto, prolungando il Molo esistente; ma questa grande ed utile opera, è ancora un desiderio che speriamo veder attuata al più presto possibile».

Ads

Francesco Castaldi

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex