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Forio, furto nel condominio dove vige la “legge” del più forte

di Marco Gaudini

 

FORIO – Sono entrati senza forzare la porta d’ingresso o altri varchi, i ladri o il ladro, che si è introdotto in un’abitazione sita in via Matteo Verde, la centralissima strada del Comune di Forio. «Hanno portato via oltre alla televisione, anche numerosi attrezzi da lavoro, molto costosi» – ha dichiarato la proprietaria di casa, che molto seccata per l’accaduto, ha specificato di non avere sospetti, né purtroppo di aver visto o sentito nulla. La casa viene infatti utilizzata soprattutto nei mesi estivi, e qualche volta anche durante il resto dell’anno. Quando ieri la signora è rientrata nell’appartamento si è accorta che mancava più di qualcosa, ed ha allertato i Carabinieri, denunciando il furto subito. Un cosa come le altre, saremmo portati a dire, anche in relazione al fatto che, ormai spesso, crimini del genere si stanno perpetuando sulla nostra isola, nonostante il proficuo lavoro delle Forze dell’Ordine. Ma in questo caso la faccenda non è così semplice come può apparire. Sono infatti quelli che potremmo definire i “fattori ambientali” che colorano questa vicenda. Ci troviamo infatti all’interno di un condominio, ormai noto, certamente alle Forze dell’Ordine e nello specifico ai Carabinieri, per gli innumerevoli atti di violenza, messi in pratica da uno dei condomini e dalla sua famiglia. Parliamo di  un trio familiare che da anni, con il proprio comportamento, fa il bello ed il cattivo tempo in quello stabile, dove le parti comuni, sono ormai pertinenza della loro abitazione e luogo per far scorrazzare liberamente i propri cani. E’ bene chiarire fin da subito che al momento, non vi è alcun legame con il furto avvenuto e tale famiglia. Le cose sono assolutamente separate. Ma quello che però emerge, anche in considerazione del furto avvenuto, è il sempre più teso clima che si respira quando qualcuno varca quel cancelletto di ferro, posto all’inizio del vialetto del condominio. Un clima fatto di offese, atti di ritorsione, danneggiamenti, minacce, e purtroppo in alcuni casi anche di violenza, come abbiamo tempo fa ampiamente riportato. Un clima che sta diventando sempre di più irrespirabile e sta costringendo anche i proprietari di casa ad andare via, lasciare le abitazioni di una vita, quelle mura che parlano di affetti e di ricordi, per recarsi in altri luoghi, lontano da quello che è diventato ormai per loro, un incubo. Offese, quindi, che si è sentita arrivare anche la signora che ha subito il furto, quando, legittimamente diremo, accortasi dell’avvenuta sottrazione della sue cose, ha imprecato contro ignoti, ed è stata, per sua stessa ammissione, assalita dalle offese dei familiari del tunisino. Una storia quindi nota a tutti, con decine, anzi centinaia di denunce, con numerosi interventi delle Forze dell’Ordine e le condanne dell’Autorità Giudiziaria. Ma nonostante tutto, sembra esserci su questa vicenda ancora un velo di indifferenza, di colpevole indifferenza, quel girarsi dall’altra parte che in questi anni non ha certamente aiutato chi ha dovuto combattere per affermare un diritto sacrosanto, quello di vivere in pace e serenamente nella propria abitazione! Quell’indifferenza che si deve purtroppo riscontrare anche da parte di alcune istituzioni locali che avrebbero potuto e potrebbero fare di più su questa tematica, ma pare invece, che intervenire su questo caso, entrare in questo microcosmo, realizzato da chi, sembra, non conosca altra legge se non quella propria, sia sconveniente. Adesso, oltre alla stratificata situazione di disagio, si sono aggiunti anche i furti, compiuti da ignoti, sui quali però i Carabinieri stanno già lavorando e seguendo alcune piste. Si spera, che presto, anche in quella strada, in quel condominio, in quel groviglio di mura antiche e scorci mozzafiato, possa ritornare la legalità.

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