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Tribunale, arriva il “contentino” beffa: proroga per un altro anno

Lo ha comunicato ieri pomeriggio la Segreteria del Ministero della Giustizia, riservandosi di approfondire ulteriori spunti di modifica normativa

La notizia è arrivata nel pomeriggio di ieri, e di certo non ha fatto fare i salti di gioia a coloro che da anni si battono per ottenere la definitiva stabilizzazione della sede del Tribunale a Ischia. Dalla Segreteria del Ministero della Giustizia hanno infatti comunicato al Consiglio Nazionale Forense che il presidio giudiziario isolano, per il quale vige una proroga triennale che durerà fino al dicembre 2021, godrà di un’ulteriore proroga.. annuale, dunque fino al dicembre 2022. Tutto qui.

L’annuncio ovviamente non soddisfa affatto coloro che da anni lavorano per ottenere la definitiva stabilizzazione della Sezione distaccata. A marzo comunque arriveranno alcuni nuovi assistenti presso la Cancelleria civile ischitana

La comunicazione suona come una vera e propria beffa, dopo le tantissime trasferte nella Capitale che gli avvocati isolani, insieme a quelli delle altre isole minori, hanno sostenuto negli ultimi anni per perorare a tutti i livelli le istanze che hanno come base il riconoscimento legislativo della stabilizzazione del presidio. Nella missiva, che coinvolge ovviamente le Sezioni distaccate dei Tribunali delle isole di Ischia, Lipari e Portoferraio, si legge che il Ministro Bonafede, sentiti gli Uffici competenti in materia, «con D.L. 27/07/2018, n. 91, art. 2, comma 3 e con provvedimento inserito nel “milleproroghe”, approvato l’11 febbraio 2020 con emendamento del governo n.859, ha favorito la proroga per le sezioni distaccate menzionate, testimoniando una certa sensibilità riguardo i tribunali insulari di prossimità». La missiva si conclude spiegando che «per quanto riguarda la definitiva stabilizzazione dei tribunali citati, ci si riserva di approfondire ulteriori spunti di modifica normativa». Dunque il ministero, come previsto nel milleproroghe, ritiene di aver anche mostrato “una certa sensibilità” verso il problema che assilla le realtà insulari come la nostra. In realtà, resta quindi sostanzialmente irrisolto il nodo fondamentale, visto che la proposta di legge per la stabilizzazione al momento giace in qualche cassetto. Ormai lo sanno anche le pareti dell’ex Pretura che senza un provvedimento legislativo non si potrà dare seguito nemmeno a tutte le altre iniziative necessarie per far funzionare decentemente il presidio, a partire dall’adeguata dotazione di personale: per invogliarlo ad accettare l’incarico, ma anche per evitare che lo abbandoni dopo poco tempo, con agevolazioni di carattere economico e professionale che possono essere predisposte soltanto se la sezione è stabilizzata e se essa è riconosciuta legislativamente come sede disagiata. A proposito del personale, va segnalato che dal primo marzo entreranno in servizio due ssistenti alla Cancelleria civile, mentre qualche giorno dopo si svolgerà la procedura d’esame all’esito della quale la dottoressa Novella, già in forza alla Polizia di Stato, potrebbe essere assegnata al Tribunale di Ischia come assistente giudiziario. È quello che ci si augura al Palazzo di via Michele Mazzella, per alleviare le criticità e i carichi di lavoro.

Intanto i vertici giudiziari partenopei annunciano misure straordinarie di igienizzazione dei Tribunali per contenere il rischio di contagio del Coronavirus Covid-19. L’Assoforense medita di fare richiesta di disinfezione quotidiana per due settimane

Naturalmente anche nei corridoi dell’ex Pretura è arrivato il timore del Coronavirus che sta caratterizzando questi ultimi giorni. Ieri le presidenze del Tribunale di Napoli, della Corte d’Appello, e i vertici della Procura della Repubblica e della Procura Generale hanno diramato una nota avente ad oggetto le misura per la prevenzione del contagio dal virus. Il provvedimento contiene in allegato le recenti misure adottate per contrastare il fenomeno: il decreto legge n.6 del 23 febbraio, il decreto del Presidente del Consiglio emesso nella stessa data, oltre alla Direttiva del Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi, e la Direttiva del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Viene fatto obbligo a chiunque sia transitato o abbia sostato dopo il primo febbraio nelle zone lombarde e venete dove sono scoppiati i focolai del contagio di comunicare tale circostanza all’Asl competente per l’adozione delle opportune misure di prevenzione e controllo. Nella nota viene in ogni caso spiegato che il Direttore Generale ha assicurato che sono già in corso di predisposizione e di immediata attuazione misure straordinarie di igienizzazione degli spazi comuni degli edifici giudiziari (aule, ascensori, bagni) e di potenziamento delle relative dotazioni, nel quadro di un più organico piano nazionale di contenimento di ogni rischio di contagio. Ieri mattina comunque si è già proceduto nella sede ischitana ad applicare alcuni prodotti igienizzanti e ad attrezzare i servizi di ogni suppellettile mancante. Innegabilmente serpeggia anche tra gli avvocati la concreta paura di un eventuale contagio, e l’Assoforense sta pensando a una richiesta al Presidente del Tribunale per ottenere la disinfezione quotidiana per almeno due settimane.

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