Forio, la polizia “setaccia” l’ufficio tecnico
FORIO – Mettiamola così: per adesso è difficile capire il perché, ragion per cui non si può fare altro che provare a formulare una serie di ipotesi. Ma quel che è certo è che il fatto è accaduto ed in un momento in cui le isole di Ischia e Procida sono decisamente sotto l’occhio vigile della Procura della Repubblica è evidente che la cosa susciti più di qualche “turbolenza”. Tra l’inchiesta dei rifiuti sull’asse Forio-Lacco Ameno (con la partecipazione di Monte di Procida) e l’indagine che ha letteralmente sconquassato la vicina Procida, ormai ogni qualvolta si muovono le forze dell’ordine la temperatura (corporea, si intende) di molti addetti ai lavori si abbassa vertiginosamente, nel senso che si comincia a tremare ed anche alla grande. Ma quanto accaduto nella mattinata di mercoledì presso il Comune di Forio, proprio non poteva passare inosservato, soprattutto per l’iniziativa repentina messa in atto da agenti della polizia provenienti dalla Questura di Napoli, ed a questo punto dobbiamo credere necessariamente su delega della Procura della Repubblica.
Un gruppo si poliziotti si è insediato nel palazzo municipale del Comune del Torrione e – secondo quanto si è appreso – si è diretto presso l’ufficio tecnico. Ad un certo punto gli esponenti delle forze dell’ordine hanno letteralmente monopolizzato la stanza, al punto tale che mentre un uomo in divisa si trovava al suo interno, un altro all’ingresso impediva a chiunque di potervi accedere. Ed il “sopralluogo”, che ci limitiamo a definire così sol perché non abbiamo ulteriori elementi in nostro possesso, sarebbe durato un bel pezzo, segno evidente che gli investigatori cercavano qualcosa di ben preciso eseguendo una serie di disposizioni dettate dall’autorità giudiziaria. Una presenza non plateale ma per ovvi motivi nemmeno discreta, che ha creato imbarazzo e a quanto si dice anche un po’ di sana preoccupazione tra gli occupanti del “palazzo”. Che poi hanno lasciato l’immobile sito dinanzi al porto di Forio ed hanno fatto ritorno in terraferma, presumibilmente portando a termine la propria missione.
Ma che cosa cercavano gli agenti della questura e soprattutto su quale filone di indagine attualmente seguito dalla magistratura? Il primo pensiero, inevitabilmente, è corso proprio all’inchiesta rifiuti, dal momento che l’inchiesta della Procura è stata seguita proprio dalla Squadra Mobile di Napoli, ma a questo punto l’ufficio tecnico sembrerebbe avere un nesso non impossibile ma certo difficilmente spiegabile. Un’altra ipotesi può ricondurre alla recente articolata denuncia presentata relativamente alla gestione e l’affidamento degli appalti in quel di Forio: l’esposto, infatti, oltre che all’Anac – che poi ha chiesto puntualmente chiarimenti all’ente pubblico – era stato consegnato anche alla Questura di Napoli i cui uomini potrebbero essere sbarcati ad Ischia per verificare la veridicità di alcuni “delicati” passaggi contenuti all’interno dello stesso. Insomma, ipotesi sono le nostre e per adesso tali restano ma in mezzo a tanti dubbi c’è una certezza, inequivocabile: gli agenti non sono certamente sbarcati in gita di piacere. Intelligenti pauca…