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Forio e le elezioni: nessuna ammucchiata “anti Del Deo”, più poli spingono verso il ballottaggio

Un vecchio adagio, di quelli che non passano mai di moda, recita “meglio tardi che mai”. Si possono sintetizzare così i recenti sviluppi in terra foriana, dove ormai un po’ tutti hanno affilato le armi in vista delle elezioni amministrative in programma nella prossima primavera. E, ovviamente, all’ombra del Torrione il gioco solitamente è sempre di quelli pesanti, come insegna la storia più e meno recente. Ipotizzare gli scenari è possibile, trarre certezze – allo stato dell’arte – decisamente meno. Quello che appare profilarsi, in ogni caso, è un disegno chiaro e sotto certi aspetti controtendenza. Sembrerebbe che la strada che si segue è quella che porterebbe ad evitare una grande ammucchiata contro il sindaco uscente Francesco Del Deo, capace di generare un faccia a faccia che in casi del genere potrebbe finire col favorire inevitabilmente l’amministrazione uscente. L’esempio di Ischia a riguardo, sul quale torneremo tra poco, è decisamente significativo.

La geopolitica foriana però pare non andare in questa direzione. Il consigliere uscente di minoranza, Domenico Savio, sicuramente si riproporrà all’elettorato con il suo PCIML dopo un quinquennio passato in trincea tra i banchi dell’opposizione. Il buon Mimì non avrà un bacino esagerato, ma può contare sul suo elettorato. E, soprattutto, sul cosiddetto voto di protesta che con lui – bisogna riconoscerlo – non è mai sprecato. Anche l’altro esponente di minoranza, Vito Iacono, alla fine potrebbe seguire la stessa strada: in fondo, mira a farsi eleggere nuovamente nel civico consesso e per questo potrebbe correre da solo o comunque non stringere chissà quali alleanze. C’è poi il capitolo Stani Verde, che si è allontanato dai cosiddetti riflettori e sta lavorando dietro le quinte. Il consigliere che da tempo è in rotta col primo cittadino e l’attuale maggioranza, con cui di fatto non ha più nulla a che spartire, sembra aver capito meglio di chiunque altro quelle che sono le dinamiche che potrebbero decidere le prossime elezioni nel bene o nel male. Non è dato sapere se sta meditando la discesa in campo, né tantomeno su quali e quante truppe possa contare, ma di sicuro Stani è la figura più consapevole, allo stato dell’arte, che la strada da perseguire è quella del ballottaggio e dunque – capito qual è l’anello debole – verosimilmente si regolerà di conseguenza.

Insomma, i recenti accadimenti sembrano se non altro essere riusciti a scardinare una convinzione che appariva consolidata, quella di dover stare tutti insieme. Ad Ischia, in fondo, lo stesso rituale è stato seguito con Gianluca Trani che poi è uscito sconfitto da Enzo Ferrandino: ancora oggi gli stessi esponenti dell’attuale amministrazione rimarcano come in caso di ballottaggio l’avversario avrebbe certamente prevalso. Questo, dunque, potrebbe far cambiare idea anche a chi come i vecchi amministratori avevano strizzato l’occhiolino a Francesco Del Deo. C’è poi Domenico De Siano, che come leader di Forza Italia difficilmente resterà a guardare: il senatore potrebbe mettere in campo un candidato e oltre a provare a recuperare Nicola Nicolella e consultarsi col fido Antonio Trofa potrebbe giocare la carta Maria Orlacchio. In fondo, un fratello è direttore dell’Hotel San Montano e l’altro ha acquistato proprio con De Siano, di recente, un albergo ad Amalfi. Insomma, il legame è di quelli davvero forti, fortissimi.

E poi bisogna porsi l’ultima domanda: cosa farà il PD? In questo momento il pallino in mano, in quel di Forio, ce l’ha Nicola Monti, che sotto banco parrebbe avere un accordo con Del Deo, anche se non è un patto di sangue. E cosa farà Giosi Ferrandino? L’ex sindaco d’Ischia potrebbe assecondare i “desiderata” del partito locale, ma anche alzare la cresta perché all’ombra del Torrione può contare su una serie di amicizie personali e politiche che comunque gli consentirebbero di avere voce in capitolo. Volendo fare qualche nome il pensiero corre immediatamente all’ingegnere Pasquale Capuano, a Gianni Calise (molto legato a Mariolino Russo) ma anche a Donatella Migliaccio, Paola Monte, Pasquale Elia, Maurizio D’Ambra (che di Giosi fu un supporter alle elezioni europee) oltre ai legami con il predetto Nicola Monti e Michele Calise. Ma attenzione, perché Ferrandino, tutto sommato, ha feeling anche con Chiara Conti senza dimenticare Ottorino Mattera con la consorte, facente parte di una storica famiglia socialista di Forio. Insomma, se gli viene voglia di andare a divertirsi un po’ da quelle parti, anche lui avrebbe le sue cartucce da sparare. E allora, a quel punto, che ballottaggio sia.

Gaetano Ferrandino

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