Forio, le liti e l’ombra delle censure del MEF
Fa discutere all’ombra del Torrione una vicenda che ha già portato due dipendenti comunali ad alzare i toni e farsi refertare presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Tutto nasce da una serie di riscontri richiesti all’epoca dell’amministrazione Del Deo che però sono stati palesemente ignorati

La cosa ha già procurato grattacapi, scontri e due referti presso l’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno e di certo non mancherà di riservare altri colpi di scena in quel di Forio. Si tratta del vecchio piano incentivi per i dipendenti del comune di Forio. La notizia di fatto è che due dipendenti, Pasquale Matarese e Gabriella Galasso rispettivamente dipendente e responsabile ufficio ragioneria, sull’affare del piano hanno già litigato ed entrambe si sono fatti refertare. Ed è questa la breve, quanto eloquente premessa di una questione la cui sintesi è che la Corte dei Conti di fatto non ancora intervenuta, sarebbe pronta ad intervenire sulle censure del MEF e le eccezioni fatte dallo stesso Ministero delle Economia e delle Finanze proprio sul progetto incentivi della discordia. Un progetto diffuso che ha visto premiare dipendenti ed ex sulle cui note del MEF l’amministrazione di Forio doveva riscontrare. Una nota su cui sembra che, prima l’Ex Sindaco Francesco Del Deo non abbia ritenuto esprimersi e poi, chiaramente, il Neosindaco Stani Verde, non abbia avuto interesse affatto a farlo né tantomeno a chiarire. Morale della favola nessuno dagli uffici del Palazzo turrita si è degnato di dar conto delle richieste del Ministero che, alla fine e dopo quasi due anni di istanze e carteggi, ha chiuso il procedimento con pesanti censure e indicazioni negative sui piani foriani. Ora d’ufficio la palla passa alla Corte dei Conti.
Sembrerebbe tutto logico e consequenziale se non fosse che ora, la segretaria, Noemi Martino, ma anche l’amministrazione Verde, tendono ad individuare i livelli di responsabilità scaricando tutto su chi ha incassato, sui dipendenti, beneficiati da questa situazione. Per gli attuali gestori della cosa pubblica per sanare il gaio con Ministero e Corte dei Conti si dovrebbe creare un fondo con i fondi, ci si scusi il gioco di parole, con i soldi dei dipendenti. Ovvero facendo pagare ai dipendenti “premiati” con il piano incentivi lo scotto di non aver riscontrato e risposto alle richieste di chiarimenti di Roma. Perché? Perché se la Corte dei Conti farà, com’è ipotizzabile, una imputazione se ne farà carico l’amministrazione, praticamente a scalare colpendo ogni ambito, dalla segretaria, la macchina burocratica amministrativa e poi arriva eventualmente ai profili di responsabilità dei singoli dipendenti, atteso che loro, i dipendenti, sono sostanzialmente l’obbiettivo di un potenziale attacco della Corte dei Conti che richiederà la copertura delle somme che si ritiene non dovute e quali premi. Coi il Governo Verde, individuando già all’interno della responsabilità e costituendo questo fondo garanzia, potrebbe autoassolversi dall’eventuale imputazione. E questo ovviamente sta scatenando le reazioni dei dipendenti interessati dei quali alcuni sono già in pensione… tra le altre cose.
Il silenzio opposto alle richieste ministeriali ha fatto sì che dopo due anni il procedimento si chiudesse con indicazioni negative: adesso la palla passa alla Corte dei Conti
Un dato intanto è certo, ci sono due referti medici per una lite già finita agli annali della politica foriana e poi c’è la Seduta del 30 maggio scorso della Giunta Comunale che detta i termini e gli indirizzi proprio al responsabile Galasso per tentare di dipanare la matassa del MEF e degli incentivi ai dipendenti. Adempimenti conseguenti alla verifica amministrativa contabile al Comune di Forio prot.1008/2024. Procedimento di recupero somme indebitamente percepite. La Giunta guidata da Stani Verde ha dato il via libera a tutti gli “adempimenti conseguenti alla verifica amministrativa contabile al comune di Forio prot. 1008/2024. Procedimento di recupero somme indebitamente percepite”. Come si legge agli atti, l’esecutivo Verde sposa in toto la linea della Dott.ssa Gianna Galasso, responsabile del 4°settore. Infatti, come spiegano gli inquilini del Palazzo del Raggio Verde: «la Ragioneria Generale dello Stato con nota MEF-REGS 6065 DEL 8/01/2024 acquisita al protocollo di questo comune al n. 1008 /2024 inviava gli esisti della Verifica amministrativo contabile effettuata a carico di questo Ente e, facendo seguito alla nota prot. MEF —RGS 28/02/2023 prot. 8631». A corredo della nota ministeriale c’è la nota del Segretario Generale prot.20503 DEL 20/05/2024 e le precedenti note prot. 5629-11078 e 13339/2024.
Come è evidenziato l’Ente è stato oggetto di verifica amministrativo-contabile, per il periodo 2017/2022 da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze — Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che, comunicava l’esito del controllo con relazione di Verifica PROT. 6065/2024. Un pacchetto di richiami e rilievi acquisito a protocollo dell’ente con n. 1008/2024 confermando integralmente i rilievi formulati nella relazione trasmessa con nota prot. n. 33968 del 28 febbraio 2023 e rimettendo all’autonoma iniziativa dell’Ente, l’adozione dei provvedimenti idonei all’eliminazione delle criticità rilevate nella predetta relazione. Verde & Co hanno così ritenuto opportuno fornire apposito atto di indirizzo al competente Settore 4- Personale e contenzioso della Galasso al fine di predisporre ogni atto necessario e propedeutico a dare esecuzione a quanto indicato dal MEF, consentendo allo stesso di avvalersi di supporto tecnico —legale qualora necessario ai fini della corretta applicazione delle norme. Responsabile del procedimento, ovviamente, la dott.ssa Gabriella Galasso. A quest’ultima è stato demandato l’avvio di tutte le procedure al fine di predisporre gli atti propedeutici e necessari a dare esecuzione a quanto indicato dal MEF, consentendo allo stesso di avvalersi di ogni supporto tecnico/legale necessario ai fini della corretta applicazione della legge nei procedimenti che scaturiscono dalla precitata nota MEF. Il computo delle cifre dovute non è stato ancora predisposto e definito, nei lunghi anni in cui il piano è stato vigente ed ha pagato gli incentivi, è ovvio che si parli di cifre blu che potrebbero superano anche il mezzo milione di euro, per decine di dipendenti ed ex beneficiari dei suddetti incentivi. Al momento c’è solo l’atto di indirizzo, saranno poi i provvedimenti consequenziali e le decisioni a prendersi a stabilire il quantum reale del danno foriano. Non resta che attendere e stare a guardare gli esiti della contesta.