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Forio, l’Utc e quelle due determine “a favore” della Doldo Carlo S.p.a

FORIO – In questi giorni l’Ufficio tecnico comunale (1° settore) ha approvato due determine di varianti in corso d’opera. A beneficiare degli aumenti, a distanza di una decina di giorni, è stata sempre la stessa impresa, la “Doldo Carlo S.p.a” di Ercolano, che sta realizzando lavori edili al tratto viario di S. Antonio – dove si trova il comando vigili – e la manutenzione degli impianti pubblici (una ditta edile che esegue lavori di impianti elettrici?).

La prima determina è la n. 533 del 6 di questo mese, e fa riferimento alla manutenzione straordinaria all’impianto della pubblica illuminazione. La gara era stata vinta da questa impresa (per un periodo di un anno con un ribasso del 33,539%, pari a € 26.509,02 sulla cifra di € 125.716,51 previsti nel bando), aggiudicataria quindi per un totale di € 69.246,23. A metà di quest’anno, con un affidamento diretto delle opere complementari come riporta la determina, “nel corso dei lavori, sono emerse circostanze impreviste che hanno reso necessaria l’esecuzione di lavori complementari, non compresi nel progetto né nel contratto iniziale. Tali lavori complementari consistono sostanzialmente in ripristino di linee di impianti di pubblica illuminazione danneggiati da fatti e circostanze non imputabili alla normale usura con fornitura e posa in opera di materiali quali: pali, armature illuminanti complete di accessori, cavi elettrici etc”.

Guarda caso, l’Ufficio tecnico approvava alla ditta – per lavori complementari di € 26.509,02 – la stessa cifra del ribasso che aveva offerto. Nel frattempo, in paese sono in tanti a lamentarsi per le strade che rimangono sempre più al buio per lunghi periodi. Lo ricordava tra l’altro un ex consigliere comunale in una lunga intervista, così come tutti i lavori migliorativi sotto la sua gestione passata all’impianto elettrico.

L’altra determina, la n. 602 del 22 di questo mese, fa riferimento alla pavimentazione nel tratto viario da S. Antonio Abate alla Piazza di S. Vito, che vede l’approvazione di una perizia di variante suppletiva. A risultare aggiudicataria sempre l’impresa “Doldo Carlo S.p.a” di Ercolano, con un ribasso del 29,111% pari a € 60.435,08 sulla cifra prevista dal bando di € 548.743,00, per un totale finale di € 319.099,25. La determina di variante redatta dall’architetto Nicola Regine fa riferimento a “l’intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti al momento della progettazione che possono determinare, senza aumento di costo, significativi miglioramenti nella qualità dell’opera o di sue parti e sempre che non alterino l’impostazione progettuale, per una maggiore spesa per lavori di netti € 60.435,08. Anche in questo caso si tratta della stessa cifra che la ditta aveva offerto come ribasso e aveva vinto la gara. Diciamo subito che ci sono altri casi simili, ma nel comune del Torrione sembra ormai prassi consolidata che le cifre che il comune risparmia con i ribassi all’atto della gara, i vari dirigenti dell’ufficio tecnico poi puntualmente durante il corso dei lavori approvano la classica variante in corso d’opera con quell’aggettivo: imprevisto, che consente alla ditta di recuperare per intero la cifra del ribasso.

Sarà una fatalità, coincidenza il fatto che risulterebbe anche che le due gare vinte da questa ditta, abbia preseduto per entrambe l’architetto Matarese. Francamente sarà tutto legale ma non convincono queste puntuali approvazioni di variante che fanno recuperare guarda caso sempre i ribassi alle ditte. I casi sono due, o i tecnici non sono preparati professionisti e a questo punto vanno sostituti, oppure calza la citazione dell’ex politico Giulio Andreotti che asseriva: “A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina”. (G.R.)

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