LE OPINIONI

IL COMMENTO Se vi trovaste ad attraversare un meraviglioso giardino

DI ANNA DI MEGLIO COPERTINO

Se vi trovaste ad attraversare un meraviglioso, immenso giardino, con percorsi vari, ora ombrosi, ora luminosi, radure e folte coperture, fra panchine di fogge diverse, da rustici tronchi d’albero ad altre metalliche, colorate e vivaci, fra pagode e gazebo, corsi d’acqua, piazzali per incontri e convegni, piccole nicchie vegetali per appartarsi, sculture arboree e aiuole ricamate ad arte, erte collinari ed elevati belvedere, a picco sul mare o affacciati su piane e borghi… In tali ambienti, da percorrere e scegliere anche in base al vostro gusto e alle vostre inclinazioni, non pensate forse che il vostro stato d’animo beneficerebbe di siffatta armonia, predisponendovi a similare condizione anche verso gli altri e distendendo beneficamente il sistema nervoso? La scienza conferma tali vantaggi. L’istituto per la bioeconomia del Cnr e il Club alpino italiano (Cai) hanno studiato e verificato gli effetti dei monoterpeni, componenti di oli essenziali emessi dalle piante e “i risultati hanno mostrato che, oltre una data soglia di concentrazione di monoterpeni, i sintomi di ansia diminuiscono, a prescindere da tutti gli altri parametri, sia ambientali sia individuali.”(F. Meneguzzo, ricercatore del Cnr-Ibe e membro del Comitato scientifico centrale del Cai).

Non sarebbe dunque saggio, almeno in luoghi particolari, quali isole e piccoli centri, frequentati da turisti, creare, pianificando ad ampio raggio, a grandi linee, ma anche procedendo gradatamente per tappe, creare, dicevo, le condizioni per renderli belli, curati, caratteristici, semplici e, al tempo stesso, ricchi di implicazioni salutari, edonistiche, culturali, rispettando un unico fondamentale canone: l’armonia? Procedere in sinergia fra pubblico e privato, perseguendo sicurezza, pulizia, bellezza, decoro. E ciò in ogni ambito: dai luoghi di studio a quelli di cura, dai centri commerciali a quelli dell’ospitalità e abitativi, dalle strade ai lidi, ai territori a vocazione agricola, artigianale, dalla gastronomia a quelli dedicati alla musica, al ballo, al gioco, allo sport. Predisporre aree e modalità secondo codici di libertà e, insieme, rispetto. Limitando al massimo il traffico ed offrendo ricca gamma di servizi pubblici. E’ davvero tanto difficile crescere in civiltà obbedendo a ciò che in fondo ogni organismo (e psiche) sarebbe in grado di riconoscere come rilassante, gratificante, sano? Smaliziati sindaci della nostra piccola e unica Ischia, non sareste in grado di convocare esperti e maestranze, di tracciare un programma e di individuare finanziamenti, sì da farci finalmente sognare, dopo anni di cinismo, disgusto, impotenza e disamore per la politica, locale e nazionale? Non sareste disponibili a innamorarvi del vostro Paese, della vostra gente, del vostro ruolo, come genitori saggi e generosi, e – insieme – come figli grati e disposti a tutto per il bene della comune “madre” e “patria”? Non vorreste un giorno essere ricordati in qualità di benefattori, non miranti a utili personali e clientelari, come ormai, generalizzando con incancreniti luoghi comuni, si tende a dare per scontato, ma proiettati a creare bellezza e qualità di vita durevoli e vivificanti, capaci di metter radici e proliferare nelle coscienze delle nuove generazioni? Non vorreste diventare gli artefici creativi e competenti del giardino della nostra esistenza?

Nel caso siate tentati di rispondere in senso affermativo, dopo aver abbandonato il sorrisetto pietoso e derisorio nei confronti di un appello che, lo riconosco, potrebbe essere liquidato come stonato, irreale, fiabesco, infantile, pressappochistico, data la congerie in cui il concetto di civiltà parrebbe non godere di diritto di cittadinanza, nel caso, non dimenticate un passaggio importante: rendere partecipe la cittadinanza, mettendola al corrente e recependone istanze, di valore collettivo, come invece non fate e sempre sarebbe necessario, anche quando l’intento vi appaia onestamente (…) meritorio e opportuno!

Ora saluto in attesa di ricevere puntuali indicazioni circa adeguato luogo di cura per patologie psichiche, cui certo mi indirizzerete …

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