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Forio: il Papa, la papessa e gli altri (possibili) cardinali

FORIO – Quelli che ci separano dal fatidico 12 maggio saranno giorni a dir poco infuocati. E questo perché entro quella data gli aspiranti sindaci e consiglieri dovranno depositare, presso l’ufficio elettorale del Comune di Forio, le liste contenenti i nomi di coloro che si proporranno all’elettorato, che il prossimo 10 giugno sarà chiamato ad eleggere il nuovo primo cittadino (o a riconfermare l’uscente) e i membri del consiglio comunale. Espletate tutte le formalità burocratiche, partirà ufficialmente la campagna elettorale, che provvederemo a raccontarvi giorno per giorno sulle colonne del nostro quotidiano. L’appuntamento che avrà luogo la seconda domenica di giugno sarà un importante banco di prova per l’amministrazione uscente, che dopo cinque anni alla guida del paese si ripresenta al giudizio dei foriani, che avranno l’onere di scegliere se riaffidarsi a Francesco Del Deo o, in alternativa, se spendere il proprio consenso a favore di un altro sindaco e, di conseguenza, dei suoi consiglieri (e, seppur indirettamente, di coloro che entreranno in giunta).

A giocare a favore del sindaco uscente sono molteplici fattori, e in primo luogo le statistiche. Ebbene sì, avete letto bene: le statistiche. Da quando in Italia è entrata in vigore la legge (la n. 81 del 25 marzo 1993, ndr) che introdusse l’elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini, i foriani hanno sempre riconfermato il primo cittadino uscente. Se i numeri non sono sufficienti a persuadervi, aggiungiamo un altro aspetto, che per certi versi è più convincente del primo: allo stato dell’arte i potenziali avversari di Francesco Del Deo non sono ancora scesi in campo. Un dettaglio di non poco conto, che mette il sindaco uscente nella condizione di poter serenamente affermare che alla fine si creerà una «sola grande maggioranza», che correrà compatta fino alla vittoria finale.

Arrivati a questo punto, qualcuno di voi potrebbe storcere il naso e dire: «Possibile che non vi sia un anti-Del Deo?». A ben vedere, di alternative sul piatto ce ne sono, e forse anche troppe per una cittadina che conta poco meno di 18mila abitanti. Tuttavia, lungi dal voler parteggiare per l’uno o l’altro pretendente, ci sia consentito di fare una mera valutazione: di potenziali gruppi ne è pieno il paese, ma manca ancora l’intesa sul nome del candidato (o della candidata) alla carica di sindaco. Un’indecisione, quella dimostrata dagli oppositori (Stani Verde, Franco Regine, Enzo Di Maio e Franco Monti), che alla fine potrebbe risultare “fatale” e far avverare la profezia di Del Deo. È vero, negli scorsi giorni è stato fatto il nome del consigliere comunale Graziella Orlacchio, che dopo l’investitura ricevuta dal senatore Domenico De Siano sarebbe pronta a “scippare” la tiara all’ex democristiano. Benché la decisione del coordinatore del partito azzurro ci sia stata confermata da più fonti, c’è chi sospetta che possa trattarsi di un subdolo depistaggio ordito ad arte per generare confusione in seno all’opinione pubblica, e dunque per nascondere le proprie reali intenzioni agli avversari.

In questo caotico e indecifrabile universo, accanto alle galassie più grandi ce ne sono anche di più piccole, ma non per questo meno determinate delle sorelle maggiori. Ci riferiamo, come avrete di certo inteso, a personaggi come Vito Iacono e Domenico Savio. I due consiglieri – rispettivamente capogruppo de “Il Volo” e del Pciml – sanno bene di non avere i numeri per diventare Papa. Ciononostante, da consumati ed esperti cardinali della politica quali sono, parteciperanno ugualmente al conclave del 10 giugno nel tentativo di staccare il pass per uno scranno all’interno della civica assise. Mentre la corsa di Iacono dovrebbe essere – almeno sulla carta – più agevole, quella di Savio non sarà semplice. Nel 2013 entrò in consiglio grazie alle percentuali bulgare ottenute da Del Deo, circostanza che gli spianò la strada. Alla luce di queste valutazioni, c’è da chiedersi se questa volta il segretario del Pciml riuscirà a conquistare il seggio. Un quesito analogo vale per Nicola Manna, candidato del movimento “Aria Nuova”: onestà e buoni propositi convinceranno l’elettorato foriano a dare una chance al “Baculese”?

Discorso a parte meritano poi Nicola Nicolella, Augusto Coppola, Gigi Lista e Francesco Pezzullo. Queste quattro persone – che al momento non intrattengono alcun rapporto politico – sono accomunate dal fatto che, a poco più di un mese dalla consegna delle liste, non si è ancora ben capito che ruolo avranno alla prossima tornata elettorale. Mentre Nicolella non si è mai esposto più del dovuto sul topic elezioni (il senatore starebbe corteggiando lui e Luciano Castaldi), gli altri tre, tempo addietro, avevano dato vita ad un trio che sembrava intenzionato a creare un sodalizio anti-Papa. Tuttavia, nel giro di pochi mesi, il tridente d’attacco si è sciolto a causa di alcune insanabili divergenze. Un ulteriore capitolo, infine, è opportuno dedicare a Maria Chiara Conti: la coriacea direttrice, che qualcuno aveva accostato a Enzo Di Maio, rimarrà fuori dai giochi o tornerà clamorosamente alla corte di Francesco Del Deo? Lo sapremo soltanto nelle prossime puntate…

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