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Il caso – A Barano multe per pochi intimi

BARANO. Che gli amministratori Comunali, politici e quanti ricoprono cariche pubbliche infrangano, spesso e volentieri, le norme di cui loro stessi dovrebbero farsi portatori di buon esempio non è una novità. Da Nord al Sud dell’Italia, la storia di chi ha il privilegio di ricoprire una carica pubblica, sembra essere sempre la stessa: chi amministra i beni della comunità sembra che, spesso e volentieri, si senta quasi nel diritto di infrangere le regole, in nome di una sorta di “immunità” garantitagli dal ruolo ricoperto. E così, spesso, finisce che chi dovrebbe essere di buon esempio per la comunità, agisce, invece, contro qualsiasi senso civico. E può anche capitare che, sulla scia delle azioni dei propri amministratori locali, siano gli stessi cittadini ad infrangere le regole, scoprendo, a proprie spese, però, che la legge non è uguale per tutti. Proprio come è accaduto ad un nostro concittadino isolano in queste ore. L’uomo in questione, Giovan Giuseppe Buono, un dipendente del supermercato Decò di Barano, lo scorso martedì ha, infatti, parcheggiato la propria auto in via Corrado Buono, di fronte la sede del Municipio del territorio baranese. Un parcheggio non autorizzato, dal momento che, all’esterno dell’edificio vige, da tempo immemore, il divieto di sosta. Come è giusto che sia, poche ore dopo dalla sua sosta illegale, l’uomo è stato sanzionato con una multa di 40 euro dal comando locale dei vigili. Una solerzia questa, degna di nota, ovviamente, per chi ha il compito di vigilare sull’ordine pubblico, se non fosse che la stessa solerzia sia venuta meno nel sanzionare anche chi, poche ore dopo, si è parcheggiato nello stesso luogo. Nella stessa giornata che Giovan Giuseppe Buono riceveva e pagava la salata multa, infatti, lì dove vi era il divieto di sosta, si è parcheggiata comodamente  anche un’auto di proprietà di un dipendente del Comune di Barano, il quale, però, non ha ricevuto alcuna contravvenzione per la sua effrazione. Una situazione questa, segnalataci dall’attivissimo cittadino baranese, Michele D’Antonio che ha prontamente immortalato l’illegale sosta non unica nel suo genere. Difatti, come ci ha sottolineato lo stesso D’Antonio, sembra che sia un’abitudine per quanti lavorano nell’amministrazione baranese parcheggiarsi in divieto di sosta, nei pressi del Municipioab, abbandonand, non solo qualsiasi volontà di dare il buon esempio, ma  creando anche non pochi problemi di traffico. Se vige, infatti, il divieto di sosta in quella strada, un motivo ci sarà! Via Corrado Buono è, difatti, una strada stretta e parcheggiarsi in quella zona, crea difficoltà di circolazione non solo alle auto, ma anche e soprattutto ai mezzi di trasporto di più grande stazza, come gli autobus. L’aspetto più assurdo di tutta questa vicenda, però, è che a pochi passi dal Municipio, poco più su del divieto di sosta, c’è un parcheggio abbastanza ampio dove le auto potrebbero essere parcheggiate senza essere di intralcio a nessuno. Un parcheggio che, però, essendo a pagamento, i dipendenti comunali, evidentemente, proprio non ci tengono ad utilizzarlo e preferiscono sostare dove non potrebbero.  Manca, insomma, solo che si parcheggino sulle strisce pedonali situate lungo la strada per completare questo quadro di sosta selvaggia. Ovviamente, però, quando ad infrangere le regole sono i dipendenti comunali, il comando di polizia municipale sembra essere disposto di buon grado a chiudere un occhio. Quando, invece, ad infragere un divieto è un comune cittadino, ecco che la multa scatta immediatamente. Il divieto di sosta, fino a prova contraria, dovrebbe valere per tutti, specie in una stradina tanto stretta come quella di Via Corrado Buono e se la sosta di un veicolo di un qualsiasi cittadino isolano in quel luogo può creare ingorghi, lo stesso discorso deve valere anche per quanti lavorano all’interno degli uffici Comunali. A quanto pare, però a Barano non la pensano così e il risultato è che le multe sono affibbiate solo a pochi “ intimi.”

 

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Lucia 65

Purtroppo non “sembra” un’abitudine quella di parcheggiare le auto fuori.al comune, ma “è” un’abitudine, tutti i giorni, a tutte le ore, SOPRATTUTTO dei dipendenti comunali (uno in particolare!), che possiede anche più di un’auto. ….. evidentemente, LORO POSSONO, NOI NO……. ma chi controlla il controllore? ???????. Per quanto riguarda il pagamento delle strisce blu, esiste un abbonamento per tre mesi, per l’importo di euro 45,00 (e non mi sembra nemmeno così caro!), cioè 15 euro al mese, che pochi, pochissimi, fanno; eppure è tanto comodo, e risolverebbe tanti problemi. Il problema è sempre quello: noi siamo incivili e non vogliamo rispettare le regole e, purtroppo, non c’è nessuno che ce le fa rispettare!

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