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Forio ricorda Alda Merini presso lo storico “Bar Maria”

L’evento “Una serata con Alda Merini”, organizzato dall’Associazione culturale INCONTRARTE con il patrocinio del Comune di Forio, è stato un omaggio alla grande poetessa, aforista, intellettuale italiana

La poesia, da sempre, occupa un ruolo fondamentale nella cultura, essendo uno dei mezzi più antichi e profondi di espressione artistica. Attraverso la parola e l’immaginazione, la poesia riesce a trasmettere emozioni, riflessioni e visioni del mondo in modo sintetico ma potente. È una forma d’arte che permette di esplorare l’interiorità umana e di raccontare storie collettive e individuali. La poesia, con la sua forza evocativa, continua ancora oggi a ispirare e a far riflettere, dimostrando il suo valore intramontabile nella vita culturale e sociale di un paese. Una delle più grandi interpreti della poesia del Novecento è stata sicuramente Alda Merini, nata a Milano nel 1931. Merini ha avuto una vita segnata da momenti difficili e dolorosi, tra cui lunghi periodi trascorsi in ospedali psichiatrici. Proprio da queste esperienze, però, è riuscita a trarre una forza interiore potentissima che le ha consentito di approdare a versi di ineguagliabile bellezza. I suoi versi parlano spesso di dolore, follia, amore e spiritualità con l’obiettivo di raccontare la parte più fragile e oscura dell’essere umano. A lei è stato dedicato l’evento culturale “Una serata con Alda Merini”, tenutosi presso il “Bar Maria” Caffè Internazionale grazie all’impegno dell’Associazione Culturale INCONTRARTE e del suo Presidente Umberto Lucio Amore, dettosi emozionato: «Stasera vogliamo ricordare una delle figure più importanti del Novecento italiano, ovvero Alda Merini. La sua vita, come si sa, è stata segnata da un talento precoce e da un’anima decisamente inquieta, doti che le hanno permesso di trasformare il dolore in versi di straordinaria bellezza. Già da adolescente sedeva accanto ai grandi poeti dell’epoca e in lei c’era qualcosa che la rendeva speciale. Con il passare degli anni, Merini ha scoperto di essere fragile e i periodi piuttosto lunghi di internamento negli ospedali psichiatrici ne hanno forgiato il carattere. Per lei, però, la follia non è mai stata solo prigionia, ma anche, e soprattutto, visione e vertigine creativa tanto da condurla a vette altissime di sensibilità artistica. Per Alda Merini la poesia è stata la voce della verità e un modo di esistere e di resistere che sfida il dolore trasformandolo in un grido di amore e libertà». Ha preso poi la parola Andrea Esposito, membro dell’Associazione INCONTRARTE: «Anche se è inusuale per la cultura italiana, dobbiamo definire Alda Merini una star della poesia perché la sua vita, al limite del romanzesco, l’ha consacrata come una delle figure più importanti del Novecento italiano. I due ricoveri negli ospedali psichiatrici e i drammi personali ne hanno forgiato il carattere tanto da renderla una leggenda. Sarebbe errato definirla una poetessa ‘maledetta’ o di nicchia perché Alda Merini era tremendamente umana e le sue poesie, ancora oggi, sono amate da milioni di lettori in giro per il mondo. Il suo pubblico era molto variegato e il lascito che ci ha donato è enorme. Le sue peripezie personali sono state strumentalizzate in modo esasperato per farla divenire un personaggio letterario, anziché un personaggio della letteratura. Gli editori, fiutate le occasioni di profitto economico, facevano a gara per pubblicare le sue poesie e le televisioni la invitavano a talk show ed eventi.Nonostante la notorietà e i premi Alda Merini non ha mai rinunciato alla sua creatività, sempre dirompente nel corso della sua carriera. La più grande rivoluzione di Merini è stata quella di raccontare i drammi personali e quelli del genere umano con grande naturalezza, senza alcun tipo di paura». È seguito un excursus attraverso la sua vita, le sue opere con una serie di brani scelti a cura dal Dott. Giuseppe Castiglione e dalla Dott.ssa Milena Monti. Con la loro voce hanno saputo trasmettere al pubblico presente grandi emozioni come solo gli appassionati di poesia possono fare. A margine dell’evento il Dott. Castiglione ha posto l’accento su alcuni aspetti: «Alda Merini ha toccato diversi temi nella sua carriera da poetessa. Si è occupata di spiritualità, misticismo e amore. Tuttavia è la follia il tema che ritroviamo più spesso nei suoi versi. I due ricoveri negli ospedali psichiatrici e gli innumerevoli dolori l’hanno inevitabilmente segnata e sono serviti come spunto di riflessione sulla condizione dell’essere umano. Merini è stata una persona estremamente schietta e non ha mai avuto timore di mettersi a nudo, anzi. Ha sempre parlato apertamente delle sue fragilità ed è stata questa sua disarmante semplicità a renderla così straordinaria».

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