CULTURA & SOCIETA'

Torna il “primo giugno di Sant’Antonio” per i devoti della Mandra con il rilancio della  “discesa in mare” in processione  dell’amato  Santo

PADRE MARIO PER L’ OMAGGIO A SANT’ANTONIO 2023, RIPARTE DA DOVE AVEVA LASCIATO - La benedizione del mare, dei pesci e dei pescatori passati e presenti con le propie famiglie - Il “tofaiolo” Giovanni Conte detto “Puparuolo” col prolungato suono dell’ antica tofa annuncera’ il “transito” / primo giugno, in questo giorno, negli anni passati la statua di sant’antonio veniva portata in processione sulla spiaggia della Mandra tra i gozzi e le reti distese al sole, alle 10 del mattino ove i tanti fraticelli del convento distribuivano ai fedeli il tradizionale pane benedetto di Sant’Antonio.

Oggi  primo giugno,  giorno importante per tutti gli abitanti della zona rivierasca della Mandra di Ischia, compreso l’intero  centro abitato di Punta Molino, fino all’addolorata, per intenderci. Lo è non da tempi recenti, ma da vari secoli, da quando cioè il culto per Sant’Antonio da Padova è cresciuto negli anni fino ai giorni d’oggi, all’ombra dello storico Convento dell’Ordine dei Frati Minori, risalente nientemeno che al 1225 con chiesetta annessa.

Un Primo giugno nella storia  quindi, atteso e  da incorniciare, perché dedicato ad un rito di credenza e fede popolare che affonda le sue radici nei primi approcci di devozione al Santo da parte di tutti i pescatori della zona, che in Sant’Antonio vedevano e vedono il loro protettore, il vero tramite per la preghiera all’Onnipotente, la luce da seguire nelle notti senza luna, quando nella distesa del mare di fronte al Monastero ed alla spiaggia, erano intenti alla pesca, a volte magra, a volte ricca, con barche ed arnesi non al massimo della efficienza e sicurezza, ma con la sola luce delle lampare stampata sull’acqua. Insomma, in Sant’Antonio, ieri, oggi e sempre, nella statua raggiante, giovane  e familiare del Santo, è riposta tutta la propria fiducia, il proprio credo,il proprio senso di fratellanza,  la speranza di star meglio, la certezza di superare e vincere le malattie ed infine di   essere ascoltati.

Il tempo galoppante, ha attraversato lungo l’intero suo percorso, la vita e le azioni di diverse generazioni, seguendo e tramandando una tradizione rinnovatasi e consolidatasi con l’appassionata partecipazione dei giovani di oggi. I quali hanno fatto del rito secondo il quale Sant’Antonio scende in mare, una vera e propria manifestazione spettacolare  in costumi d’epoca, a cui vi concorre l’intera popolazione della zona e non solo in processione , diventando partecipe e protagonista. Mentre negli anni passati la statua del Santo veniva portata  in processione sulla spiaggia tra i gozzi e le reti distese al sole, alle 10 del mattino per la benedizione e la distribuzione fra i fedeli del classico “pane di Sant’Antonio” , oggi si segue un rituale del tutto diverso, anche se simile nella fede e nell’amore per il Santo.

Animatore del programma moderno, già sperimentato con successo da svariai anni, è di nuovo il  Padre Speriore del Convento  padre Mario Lauro. che col suo misurato ed efficace  attivismo, ha per davvero costruito un “nuovo corso” chje continua  nella pratica del culto al Santo all’esterno ed all’interno del rilanciato complesso  conventuale di Sant’Antonio alla Mandra,  con la sua chiesa tutta restaurata,. Nuovi indirizzi di fede, diffusa parola per far conoscere la figura e le opere del Santo tanto caro alla popolazione della Mandra e dintorni, ormai ben instradati nel solco meglio scavato della fede verso Sant’Antonio, il Sant’ Antonio storico delle loro preghiere. Padre Mario Lauro è stato l’artefice indiscusso della “rivoluzione” spirituale e di fede che si manifesta oggi verso Sant’Antonio. Fede e tradizione vissute insieme per dare maggiore forza al proprio modo di manifestare l’amore e la devozione verso il Santo protettore, presente sempre nei momenti belli e brutti della propria vita.

Oggi 1 giugno  Sant’Antonio  benedice il mare ed i pescatori della Mandra e delle zone vicine.. quelli di eri e quelli di oggi. E’ l’abbraccio  di due epoche, quella antica e quella attuale, che hanno percorso l’arco delle varie generazioni delle genti della Mandra di ogni tempo. E’ la benedizione di Sant’Antonio  dal mare come dal mare  giungono a lui le preghiere di aiuto dei tanti pescatori “mandraiuoli” in difficoltà. Sant’Antonio  oggi idealmente nell’immaginario collettivo   solcherà il mare della Mandra, dal Castello a Punta Molino, su di una zattera parata a festa,  affollata di donne, bambini e uomini in costume dei secoli passati. Dopo quattro anni  Padre Mario Lauro riprende da dove aveva lasciato. Sarà ancora  una volta  riproposto , sia pure con  la mente riverente. rilanciato   uno spaccato di storia locale di quando ebbe inizio la devozione per Sant’Antonio , a mano a  mano che il Monastero a Lui dedicato cresceva, si ampliava e ospitava esempi fulgidi di padri francescani  che con i loro sacrifici e penitenze hanno caratterizzato la vita gloriosa e allo stesso tempo mistica del Convento con chiesa annessa. Che è stato ed è  sicuro “porto” di rifugio spirituale  per tutto il popolo della Mandra, fra pescatori e operatori in altre professioni e mestieri    

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Foto di Gìovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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                                                                                               antoniolubrano1941@gmail.com

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