Forio, slitta il servizio di mensa scolastica
L’avviso pubblicato sull’albo pretorio on line del Comune, si parla di “sopravvenute esigenze gestionali”. Ma il consigliere di minoranza Vito Iacono non ci sta e va all’attacco: «Ritardi inconcepibili e frutto di pressapochismo»
Con un avviso pubblicato sull’albo pretorio comunale e a firma della responsabile di settore Elisabetta Schioppa, il Comune di Forio ha reso noto che “Come da comunicazione acquisita agli atti al prot. n. 188 del 02.01.2025 della ditta G.L.M. RISTORAZIONE SRL, aggiudicataria della procedura di gara n. 39 CIG B4484B3C9F per l’Affidamento in concessione del servizio di refezione scolastica per l’Istituto Comprensivo Forio 1 per gli AA. SS. 2024-2025 e 2025-2026, si Avvisa che l’inizio della mensa scolastica è rinviato al 13.01.2025, per sopravvenute esigenze gestionali. Si invitano pertanto tutti coloro che non avessero ancora provveduto, a formalizzare l’iscrizione alla mensa scolastica per i propri figli accedendo con il proprio SPID all’App di telemoney, avendo cura di indicare eventuali intolleranze/allergie/ motivi religiosi e nel caso a far pervenire al Comune la richiesta da trasmettere all’Asl per la predisposizione di eventuali diete differenziare. Prima dell’inizio del servizio si prega di verificare di aver caricato correttamente le quote a proprio carico per l’accesso al servizio”.
Uno slittamento del servizio che però non ha trovato unanimi consensi. Particolarmente critico, ad esempio, il consigliere di minoranza Vito Iacono che così si è espresso: «Il Comune ha affidato il servizio mensa ad una ditta che non era nella condizione logistica ed organizzativa di svolgerlo? Quali sarebbero queste “sopravvenute esigenze organizzative”? Sarebbe il caso che sulla pelle di famiglie e bambini chi rappresenta il comune di Forio recuperasse il salutare sentimento della vergogna chiedesse scusa e cooperasse con la scuola per recuperare l’irreparabile danno procurato. Hanno stravolto la vita di intere famiglie che hanno dovuto rivedere la propria organizzazione di vita per i ritardi nella partenza del servizio ed oggi si vedono costretti ad aderire ad un servizio a costi assurdi e per alcuni inaccessibili. E’ evidente che al momento delle iscrizioni non fossero noti i tempi e le condizioni economiche e logistiche del servizio e non vedo come sia possibile che oggi lo stesso venga imposto. Ritengo che un servizio a domanda individuale, che viene svolto solo su specifica richiesta, debba essere erogato, appunto, solo a chi ne fa domanda, per gli altri si studi una formula possibile per la famiglia e compatibile con le attività didattiche. Sono convinto che nessuno vorrà o potrà “sequestrare” i bimbi durante la pausa pranzo. P.S.: è evidente che le responsabilità sono politiche e di chi ha votato un atto amministrativo che ha procurato gravi danni alla comunità e creato grande imbarazzo agli uffici ai quali va la mia politica e personale solidarietà».