ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Forio, un ordigno esplode nei pressi di piazza San Leonardo

di Francesco Castaldi

FORIO – Il comune del Torrione, si sa, spesso è assurto alle cronache locali e anche nazionali a causa di episodi che nulla hanno a che vedere con la civile convivenza. Basti pensare alla lite avvenuta qualche settimana fa e che ha visto protagonisti due consiglieri di maggioranza, ovvero Mario Savio e Giuseppe Colella. Oppure alla bomba carta lanciata circa quattro anni fa all’indirizzo di alcuni poliziotti per impedire l’abbattimento di un manufatto abusivo al Cierco. Di esempi se ne potrebbero fare molti altri ancora, ma almeno in questa sede preferiamo sorvolare e stendere un velo pietoso sulle esecrabili vicende che hanno avuto come autori abitanti o politici dell’ente turrito. Non possiamo tuttavia esimerci dal riportarvi in cronaca una vicenda dai contorni ancora poco chiari accaduta appena qualche sera fa nella frazione di Panza. Un episodio che, pur non avendo determinato alcun danno a cose o persone, va assolutamente stigmatizzato e denunciato.

Erano da poco trascorse le dieci di sera, e ad un certo punto la quiete degli abitanti di un vicolo che si trova nelle vicinanze della centralissima piazza San Leonardo è stata interrotta da una forte esplosione che ha suscitato il comprensibile spavento dei residenti della tranquilla frazione del comune di Forio che, saltando letteralmente dai propri letti, inizialmente avranno pensato che quella violenta deflagrazione potesse dipendere da un’improvvisa fuga di gas dovuta alla distrazione di qualche abitante della strada che si torva alle spalle della chiesa dedicata al santo patrono della frazione del comune all’ombra del Torrione. E invece, con sommo stupore di tutti, il vigoroso boato era stato generato da un ordigno rudimentale che è stato posizionato da mano ignota sul tetto del centro ricreativo della chiesa di San Leonardo, che si trova a pochi metri dall’abitazione di Nicola Monti, che fu assessore della giunta guidata dall’ex primo cittadino di Forio Francesco Regine.

Un dettaglio di non poco conto quello che vi abbiamo appena fornito, e che ci fa ragionevolmente supporre che la deflagrazione dell’ordigno (confezionato unendo un cospicuo numero di botti) non sia da imputare a un gruppo di ragazzini in vena di prendersi gioco dell’anziano di turno, quanto piuttosto a persone che evidentemente non hanno in particolare simpatia l’ex assessore Nicola Monti, e che quindi hanno ben pensato di intimidirlo mettendogli a due passi da casa una bomba costruita artigianalmente. Gli ignoti esecutori di questo censurabile gesto – che non possiamo fare a meno di biasimare – non sono ancora stati identificati, e nel momento in cui ci apprestiamo a licenziare questo articolo, inoltre, non ci risulta che siano state avvertite le forze dell’ordine, che potrebbero risalire all’identità di questi “buontemponi” acquisendo le registrazioni effettuate da eventuali impianti di videosorveglianza presenti nella zona in cui il fatto è avvenuto.

Nell’attesa che si possano scoprire i volti degli autori di questo gesto, è utile osservare – come si evince eloquentemente dalle fotografie – che per raggiungere il tetto della sala ricreativa della parrocchia di San Leonardo si deve scavalcare un cancello munito di un pesante catenaccio. È dunque possibile che, oltre agli stoppini rimasti in strada, gli autori della deflagrazione dell’ordigno abbiano lasciato qualche traccia del proprio passaggio sulla scena del delitto. Dopotutto nessun crimine è perfetto, e mediante le strumentazioni di cui dispongono attualmente le forze dell’ordine non dovrebbe essere molto difficile trovare elementi che possano condurre alla risoluzione di questo misterioso caso accaduto in una silenziosa serata di fine maggio.

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex