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Casamicciola, la mannaia del Comune: chiuso un albergo al Cretaio

CASAMICCIOLA. Chiuso per inosservanza di un interminabile elenco di autorizzazioni, tra le quali quella per lo scarico delle acque reflue, l’agibilità e il nulla osta dei vigili del fuoco. La mannaia del comune di Casamicciola si abbatte sull’hotel Osiride, da ieri destinatario di un divieto di prosecuzione delle attività. Ma è una mano clemente, come vedremo.

Il documento che ordina la chiusura del due stelle realizzato sul Cretaio porta la firma del responsabile delle attività produttive Giuseppe Pisani ed è la naturale conclusione, anche se con tempistiche decisamente dilatate, di un percorso amministrativo che ha origine nel febbraio di quest’anno, quando il dipartimento prevenzione dell’Asl effettua un sopralluogo presso la struttura riconducibile alla Ethos sas di Michelangelo Cannovo.

Dalla relazione, che l’Asl presenta al comune di Casamicciola il 23 febbraio ma che viene acquisita al protocollo solo il 9 marzo, emergono diverse irregolarità, elencate in maniera puntigliosa dai funzionari dell’Asl. Mancano l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue, la denuncia di impianto con messa a terra, la dichiarazione di abbattimento delle barriere architettoniche, l’agibilità con planimetria rilasciata dall’Ufficio tecnico comunale, il nulla osta sulla prevenzione incendi dei Vigili del fuoco, il contratto con la Ditta incaricata allo smaltimento dei reflui e allo svuotamento delle vasche, la planimetria della struttura ed altre ancora.

A questo punto le tempistiche diventano fondamentali. La legge concede al proprietario della struttura 30 giorni per sistemare la documentazione e mettersi in regola. Il comune di Casamicciola consegna a Cannovo l’ordinanza lo scorso 30 marzo, impiegando altri 21 giorni per notificare la richiesta di integrazione della documentazione rispetto alla denuncia iniziale dell’Asl. Cannovo non risponde nei termini previsti, che sarebbero scaduti il 30 aprile scorso.

Ma la chiusura dell’hotel Osiride è stata comunicata ufficialmente ieri, cioè lunedì 26 settembre. Sono trascorsi cioè cinque mesi, giusto il tempo della stagione estiva. Ed il comune di Casamicciola in questo lasso di tempo ha fatto finta di non sapere che sul suo territorio c’era un hotel sprovvisto di autorizzazioni fondamentali come messa a terra, antincendio e scarico acque reflue.

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Oggi arriva la chiusura, con tanto di minaccia di apposizione dei sigilli in caso di chiusura. Ai proprietari dell’hotel Osiride, invece, sono concessi 60 giorni di tempo per presentare ricorso al Tar ed altri 60 per il ricorso al Presidente della Repubblica. Intanto, l’estate è finita.

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