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Fotovoltaico a Casamicciola, la Regione: «Via alla procedura o saltano i fondi»

Dopo lo stop causato dal sisma, il Comune è pronto a riprendere le attività di gara: oltre 52mila euro dal Fondo di Rotazione per la progettazione dell'impianto sul molo di sottoflutto

Due anni fa, prima che il terremoto scuotesse l’isola d’Ischia, la Regione aveva dato il via libera al comune di Casamicciola, ammettendolo al finanziamento per la progettazione di un innovativo impianto fotovoltaico presso la banchina del molo di sottoflutto del porto, quello per intenderci nei pressi del Pio Monte della Misericordia. Era stato determinato l’importo omnicomprensivo pari ad euro 52.746,27 per la procedura di evidenza pubblica volta alla selezione del progettista. La proposta del Comune termale era stata inserita nell’elenco degli interventi ammissibili e finanziabili con un punteggio totale pari a 62. L’ente era poi stato convocato il giorno 22 marzo 2017 presso gli Uffici regionali allo scopo di acquisire  la conferma formale all’accesso alle risorse del Bando.

I fondi in questione sono quelli previsti dal Fondo di Rotazione finanziato a valere sulle risorse del Piano Operativo Complementare della Campania 2014/2020. Il 3 agosto 2017 il Comune approvò e trasmise alla Regione la determina che recava l’approvazione di un avviso esplorativo, propedeutico a una procedura negoziata per l’affidamento dei servizi di progettazione.  Tuttavia il sisma del 21 agosto 2017 prevedibilmente sconquassò ogni programma, compresa la procedura in questione. A novembre, tre mesi dopo il terremoto, l’ente del Capricho chiese e ottenne una proroga di sessanta giorni per la conclusione delle attività di gara, che erano state sospese, anche a  causa dei problemi di forza maggiore che avevano coinvolto l’intera isola. Tuttavia, nonostante la proroga, la procedura di affidamento rimase sospesa. Questa impasse non è scevra da pericoli: infatti sul finanziamento in questione grava l’obbligo del beneficiario, cioè del Comune, di restituire i fondi in caso di mancata conclusione della procedura di affidamento della progettazione. Proprio allo scopo di verificare l’interesse del Capricho a riattivare l’iter, la Regione ha convocati i rappresentanti comunali  per la prossima settimana presso gli uffici regionali. Il Comune ha quindi deciso di riattivare la procedura, anche perché l’eventuale mancata risposta alla convocazione della Regione sarebbe considerata come una conferma del connesso provvedimento regionale di “presa d’atto della rinuncia e disimpegno delle somme”. In altre parole, addio al finanziamento. Un’ipotesi che al Capricho ci tengono a scongiurare.  Come si ricorderà, la graduatoria approvata con Decreto dirigenziale n. 2 del 18 gennaio 2017 dalla Regione Campania contemplava anche altri progetti isolani oltre a quello, presentato congiuntamente dalle amministrazioni locali, della tutela delle nostre spiagge. Nulla impediva infatti ai vari comuni di presentare proposte autonome per opere e interventi riguardanti il proprio territorio, cosa che Casamicciola, Forio, Barano e Serrara hanno appunto fatto. L’apertura della Regione all’erogazione di tali risorse era un indice rivelatore della volontà politica di spingere gli enti locali non soltanto a presentare istanze di finanziamento, ma a realizzare precise progettazioni per impiegare in modo corretto e soprattutto completo i fondi europei che giungono alla Regione. Parliamo di circa quaranta milioni di euro, che costituivano la prima tranche del nuovo programma operativo complementare.  Nella graduatoria, il limite per vedersi finanziata la progettazione era costituito proprio da quei quaranta milioni di euro, ed entro quella linea di confine dei progetti che potevano usufruire del finanziamento figuravano anche tutti i sei progetti che l’ente di Palazzo Bellavista presentò nel settembre di quasi tre anni fa, quando scadevano i  termini del bando regionale.

Oltre all’impianto fotovoltaico sul porto, l’elenco delle proposte avanzate dal Comune di Casamicciola comprendeva interventi  di vario genere. Il primo riguardava i lavori di potenziamento e di completamento del plesso dell’Istituto Scolastico De Gasperi, presso Perrone, dove sono ospitati i bimbi della scuola primaria, e dove proprio in questi giorni si sta procedendo ai lavori di messa in sicurezza del primo piano.  Un’altra concerneva i lavori di completamento del terminal marittimo.  Nel carnet delle proposte inviate alla regione e ammesse ai fondi rotativi non mancava la prefigurazione di un intervento di integrazione dei servizi del Museo civico che ha sede presso il palazzo della Bellavista, presso il quale erano locati anche gli uffici comunali prima del sisma, e del parco naturalistico annesso. Fra l’altro, il progetto in questione prevedeva un miglioramento dell’accessibilità, con un collegamento diretto all’altro edificio storico che troneggia sul panorama casamicciolese, il plesso del Manzoni sul poggio del Paradisiello. Un’ulteriore proposta riguardava invece lo storico sito dell’ex Osservatorio Geofisico, per completarne il recupero, il restauro e la rifunzionalizzazione. Una sesta proposta progettuale riguardava la bonifica e il risanamento della Cava La Rita e del Torrente Cuccufriddu.

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