CRONACA

Frana, appello a Mattarella e alla Meloni

Il comitato CASAmicciola scrive al presidente della Repubblica ed alla Premier invocando interventi e misure significative e concrete dopo la tragedia del 26 novembre. E parte anche la raccolta firme

Il comitato CASAmicciola, uno dei soggetti giuridici nati a seguito della frana del Celario dello scorso 26 novembre, ha indirizzato una nota al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel testo i firmatari esordiscono: “Illustrissimi Signori Presidenti, comprendiamo che in un momento così difficile per il nostro Paese, che Vi porta ad essere impegnati quasi ininterrottamente su diversi fronti, non è facile che abbiate l’opportunità di leggere la nota degli abitanti di un piccolo Comune di una piccola isola del territorio italiano. Tuttavia, confidiamo nella Vostra determinazione per la risoluzione dei grandi problemi, non soltanto economici, di questa nazione. Desideriamo, per prima cosa, ringraziarVi per il forte impegno che state profondendo particolarmente in questo periodo tanto problematico per il nostro Paese, e per consentire all’Italia di restare in quel sistema europeo di valori culturali, commerciali e sociali, che rappresenta il futuro di tutti i cittadini”.

SERGIO MATTARELLA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Poi la nota prosegue entrando nel dettaglio: “Permetteteci però, Signori Presidenti, di rappresentarVi la particolare contingenza in cui si trova il Comune di Casamicciola Terme, uno dei sei comuni dell’Isola d’Ischia, all’indomani dell’ennesima catastrofe che lo ha colpito, e che ha portato all’attenzione, questa volta in modo più evidente che in altre occasioni, la fragilità del nostro territorio. Dopo l’alluvione del 2009, che fece una giovane vittima; dopo il terremoto del 2017, trattato come un piccolo incidente di percorso, e definito da varie forze politiche come un terremotino; il 26 novembre 2022 una terribile alluvione ha devastato quasi l’intero territorio comunale, su cui sono ancora presenti le macerie conseguenza del sisma, a ricostruzione mai iniziata, portando via dodici povere vittime travolte nel sonno, e – come potrete immaginare – distruggendo i loro nuclei familiari sopravvissuti e ferendo a morte l’intera comunità. Una comunità che ha sempre trovato la forza di rialzarsi e di ricominciare, per consentire al territorio di restare vivo e produttivo, e che quella forza ce l’ha ancora, anche difronte a quest’ultima tragedia, che ha fatto emergere drammaticamente le fragilità ambientali e le debolezze strutturali di questo territorio”.

Il comitato prosegue il suo appello spiegando ancora che “Il tessuto socio-economico del nostro comune, la stessa idea di tornare a vivere nei nostri luoghi, rischiano di essere distrutti senza una forte azione strutturale di messa in sicurezza e di manutenzione, e senza strumenti economici che possano permettere alle imprese, qui in gran parte legate al turismo, di riprendersi. Per questo serve un piano di intervento credibile ed immediato, e soprattutto occorrono risorse economiche adeguate, che al momento – paradossalmente- non ci sono. Noi non possiamo essere abbandonati, come già tristemente avvenuto nelle precedenti occasioni. Non possiamo essere lasciati in balìa dell’improvvisazione e continuare a vivere e lavorare in un posto non sicuro: e non sicuro non certo per colpa dell’uomo, non certo a causa dell’abusivismo edilizio, ma solo per le continue omissioni perpetrate da chi quel territorio doveva metterlo in sicurezza e non lo ha fatto. Non possiamo permettercelo Signori Presidenti, perchè già troppe volte le tragedie hanno massacrato la nostra comunità. E’ radicata in noi la convinzione che in questo Paese non si possa continuare a piangere i morti, a fare il conteggio dei danni, a proclamare nuove iniziative ed importanti disegni di legge nella direzione di una cultura della prevenzione, e poi – di contro – continuare nel solito e perseverante abbandono dei territori all’indomani delle tragedie. Solo una seria politica di salvaguardia dei nostri territori potrà contribuire a diminuire un debito pubblico troppe volte messo in crisi dalle catastrofi che ogni anno si abbattono sul Paese”.

La nota si chiude con un accorato appello a Mattarella e Meloni: “Signori Presidenti, i cittadini di Casamicciola Terme credono in Voi, nel Vostro rigore morale, nella passione che traspare dalle Vostre parole quando Vi rivolgete agli italiani. Ed allora non ci abbandonate signori Presidenti, aiutateci ad avere le risorse necessarie per mettere in sicurezza la nostra terra e per ripartire. All’indomani della prossima alluvione, del prossimo terremoto o della prossima frana potremo finalmente dire che qualcosa sta cambiando e non essere costretti a puntare il dito verso quegli apparati dello Stato che dovrebbero avere a cuore (perdonateci l’uso del condizionale) la sicurezza dei cittadini e l’interesse pubblico. Siamo certi che non mancherà la Vostra attenzione a questo nostro appello. Per questo attendiamo con ansia un Vostro cortese cenno di riscontro e soprattutto, qualora condivideste le nostre preoccupazioni, un evidente segnale di discontinuità rispetto ai metodi utilizzati in passato, che non hanno mai visto, purtroppo, neanche una minima interlocuzione. Vogliate gradire i migliori auguri per il nuovo anno da parte di una comunità che ha fiducia in Voi e che in Voi ripone le sue speranze”. Per la cronaca, gli aderenti al comitato hanno anche preparato dei moduli per raccogliere una serie di firme di cittadini casamicciolesi da allegare alla lettera inviata ai massimi rappresentanti istituzionali.

Casamicciola Terme, 5 gennaio 2023

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Chris

Sehr geehrter Herr Roveda,
ich, die Chris verfolge seit 2018 täglich, dank IlGolfo24, die Ereignisse auf der Insel Ischia. So habe ich auch seit dem Unglückstag am 26.11.22, bis heute, alle Nachrichten lesen können. So auch, dass die italienische Regierung der Insel Ischia mehrere Millionen Euro an Katastrophenhilfe zugesagt hatte. Ist denn davon noch gar nichts bei euch angekommen? Ähnlich ergeht es auch den Flutopfern in Deutschland, die 2021 Opfer einer tödlichen Flutkatastrophe im Ahrtal wurden. Viele der Geschädigten konnten bis heute nicht in ihre zerstörten Häuser zurückkehren, leben in Containersiedlungen. Diese Episode soll verdeutlichen, welchen Stellenwert europäische Bürger innerhalb der EU mittlerweile einnehmen. Wieso kümmert sich der EU-Abgeordnete, Herr Ferrandino, nicht stärker um dieses Problem? Ich hatte in in den letzten Jahren mehrmals angeschrieben, um ihn auf Unzulänglichkeiten auf der wunderschönen Urlaubsinsel Ischia, die wir schon mehrmals besucht hatten, auf die wir eigentlich im April 2021 für immer ziehen wollten (Corona kam dazwischen!) aufmerksam zu machen, so, wie auch Herrn del Deo und den Bürgermeister von Neapel. Leider wurden meine Briefe von keinem der Herren beantwortet.
Ich schlage vor, dass sich die Bürger von Ischia auch an die internationale Presse wenden sollten. Immerhin haben die Amerikaner, die eure Insel besucht hatten, diese zur weltweit schönsten gekürt, noch vor Capri. Das Unglück vom 26.11.22 ist schon längst wieder aus dem Fokus der internationalen Medien verschwunden. Es ist Krieg in Europa, die Corona-Hysterie geht, speziell in Deutschland, langsam in die nächste Runde. Neue, angeblich noch gefährlichere Mutanten, sind auf den Weg zu uns. Sie kommen wohl aus den USA… So wird alles andere langsam unter verschiedene Teppiche gekehrt, so, wie man es schon immer gerne mit unliebsamen Themen getan hat.
Liebe Insulaner, mein Mann Ian und ich die Chris, fühlen uns seit Jahren mit Ischia verbunden, deshalb möchten wir euch gerne helfen. Ich werde auch Angela Merkel in dieser Angelegenheit noch einmal anschreiben, obwohl ich weiß, dass sie gerade keinen guten Stand in der EU hat. Aber auch sie liebt die Insel Ischia, war regelmäßig, so, wie auch wir, zu Gast bei euch. Außerdem sind wir beide in der DDR aufgewachsen, denken deshalb auch anders wie die westlich orientierten Menschen.
Sobald ich mehr weiß, melde ich mich wieder.
Herzliche Grüße aus Berlin von Chris u. Ian, die Ischia-Fans

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