Fune nel motore, l’aliscafo costretto al rientro a Napoli
E’ accaduto ieri mattina all’unità veloce dell’Alilauro, all’arrivo in terraferma subito un altro aliscafo ha fatto ripartire i passeggeri alla volta di Ischia

L’ennesima sgradevole sorpresa dal mare. Ieri mattina l’aliscafo della società Alilauro partito alle 7.05 da Napoli e diretto ad Ischia a un certo punto ha accusato un problema tecnico, dopo che una fune era finita tra i motori dell’unità veloce. Al comandante non è rimasto altro da fare che dirigersi nuovamente verso lo scalo napoletano. Ad attendere i passeggeri c’era l’aliscafo che sarebbe dovuto partire alle 7.35 e che invece a causa di questo contrattempo ha levato gli ormeggi con circa quindici minuti di ritardo. Un’operazione, in ogni caso, che se non altro è servita a limitare al minimo di disagi a chi di buon’ora si era imbarcato per l’isola verde.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, che ha detto che “il rientro in porto a causa di una fune nel motore dell’aliscafo Napoli-Ischia è rappresentativo delle condizioni del nostro mare considerato da diversi delinquenti e cittadini come uno sversatoio dove gettare qualsiasi cosa. Purtroppo siamo di fronte ad un vero e proprio disastro causato dall’inquinamento. Le acque sono piene di oggetti, rifiuti e scarti che arrivano addirittura a bloccare i motori dei natanti. Torniamo a sottolineare l’importanza di politiche improntate alla salvaguardia del mare. Sabato abbiamo partecipato alla pulizia del fondale dello specchio d’acqua di Riva Fiorita. Abbiamo sostenuto il progetto ‘Spazzini del mare – Ischia Clean Bliz’ che ha coinvolto i pescatori dell’area marina Regno di Nettuno tra Ischia e Procida. Ai pescatori è stato consegnato un contenitore dove conservare la plastica raccolta in mare, da conferire nel punto raccolta dell’Area parco, che si occupa poi dello sversamento. In tal modo sono incentivati nella raccolta. Infatti la legislazione attuale prevede che chi raccoglie plastica in mare deve anche sostenere i costi dello smaltimento. Una best pratice che abbiamo evidenziato al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, chiedendo di replicarla in tutta Italia. Da tempo, inoltre, stiamo conducendo la battaglia per convincere le amministrazioni locali a vietare l’uso delle stoviglie di plastica, particolarmente inquinanti. Serve una rinnovata presa di coscienza da parte delle autorità circa l’importanza di salvaguardare le aree marine dall’inquinamento. Solo con il massimo impegno sul piano istituzionale si potrà arrivare a delle soluzioni che garantiranno la salubrità delle acque e la sopravvivenza della fauna marina”.