Furbetti dell’ombrellone ancora in azione nonostante i sequestri
Al mattino, sin dalle luci dell’alba, sdraio ed altre suppellettili fanno bella mostra, sistemate dalla sera precedente per godersi la tintarella… in prima fila

Non c’è sequestro che tenga. Nelle spiagge dell’isola, nell’ultima domenica di passione, continua la cattiva abitudine di posizionare ombrelloni, teli mare e sedie a sdraio in riva al mare. Vecchia prassi, figlia di furbizie antidiluviane, nata assieme alla nascita stesso del concetto di villeggiatura. Un posto al sole in prima fila fa sempre piacere, ancora di più se è gratuito, senza costi. Ma per assicurarsi la comodità di posizionarsi a portata di tuffo bisogna mettersi i segnaposti, lasciare tutto il necessario per le giornate in spiaggia sulla sabbia e lasciare il tutto per tutta la notte. Al mattino sedersi sotto un ombrellone nella propria comoda sedia non ha prezzo, letteralmente. Ma gli altri bagnanti non apprezzano paericolanenere la riduzione della spiaggia libera e le segnalazioni fioccano.
Al mattino, dalla spiaggia di San Pietro fino alla spiaggia della Mandra, il segnaposto continua a essere un abitudine, nonostante l’attenta azione degli uomini della Guardia Costiera guidati dal Tenente di Vascello Andrea Meloni che in questi giorni stanno effettuando numerosi sequestri sulle spiagge di Barano e Ischia. Avevamo denunciato l’azione dei furbetti dell’ombrellone qualche giorno fa. Nel frattempo i sequestri si sono susseguiti eppure l’abitudine è difficile da debellare. D’altro canto il costo di un lettino è di un ombrellone sequestrato è scarso rischio economico di fronte alla possibilità di poter godere del mare d’agosto in una delle belle spiagge isolane.
Le attrezzature da spiaggia posizionate preventivamente per “prenotare” impropriamente il posto in prima fila, sono state sequestrate in massa. Dall’inizio dell’operazione Mare Sicuro, sono stati oltre 260 i controlli in campo demaniale eseguiti dalla Guardia Costiera di Ischia, da cui sono scaturite 6 notizie di reato ed il sequestro di circa 400 attrezzature da spiaggia per un totale di oltre 5 mila mq. di spiagge libere abusivamente occupati.
Nonostante ciò gli ombrelloni chiusi, sedie sdraio proiettate verso il meraviglioso panorama di Ischia ponte e del castello Aragonese continuano a essere posizionati e c’è chi anche racconta di bagnini abusivi improvvisati che dietro compenso vigilano affinché a nessuno venga idea di togliere o rubare i preziosi segnaposto.