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Furto al “Dok” di Panza, due donne finiscono in manette

Il direttore e il personale della struttura avevano la sensazione netta e marcata che qualcosa non quadrasse. Troppo facile andare per deduzione, dal momento che i conti non tornavano e nell’accezione letterale del termine. Merce mancante dagli scaffali, articoli non contabilizzati né oggetto di scontrino fiscale e che pure si “smaterializzavano” come per magia, insomma al supermercato Dok di Panza, ubicato in via Casa Fiorentino, ci hanno davvero messo poco quanto meno a intuire che qualche “manolesta” facesse la spesa e riuscisse poi ad uscire dall’esercizio commerciale senza pagare il conto. Il responsabile ha atteso qualche giorno prima di allertare le forze dell’ordine e lo ha fatto soltanto quando ha avuto il più che ragionevole dubbio che qualcosa di poco lecito fosse stato perpetrato e magari potesse continuare a succedere.

Dopo aver visionato i filmati delle videocamere di sorveglianza i carabinieri hanno teso una trappola alle due “manolesta” confondendosi tra i clienti a caccia di offerte. E beccandole all’uscita con addosso prodotti per circa 100 euro. Il processo per direttissima slitta ad aprile 2023

L’uomo si è così recato presso la locale Stazione dei carabinieri, guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Luigi Di Nola, raccontando una serie di ammanchi che non risultavano contabilizzati e lasciando intendere che nel su c su richiesta dei militari dell’Arma, è stato quello di consegnare le immagini di videosorveglianza delle ultime settimane, che venivano visionate con estrema attenzione, in ogni minimo dettaglio e davvero con una minuziosità impressionante. E i carabinieri hanno visti premiati i loro sforzi perché alla fine hanno fatto bingo: L’analisi dei video ha permesso loro di individuare due donne, clienti affezionate del market e riprese più volte a riempire simbolicamente il carrello senza passare per le casse ed allontanandosi così con il bottino senza versare un solo euro.
A questo punto i tutori dell’ordine, avendo una chiara idea di chi fossero le sospettate, hanno deciso di tendere loro una trappola. I carabinieri si sono appostati, confondendosi tra i clienti distratti, cestino alla mano. Insomma, come normali signori che si recano a fare la spesa. Quando le porte automatiche hanno accolte due donne molto simili a quelle riprese dagli occhi elettronici del supermercato, i carabinieri le hanno seguite fingendo interesse per i prodotti in offerta. Dopo un breve pedinamento, le due donne hanno oltrepassato le barriere. Bloccate pochi istanti dopo, sono state perquisite e trovate in possesso di alimenti per una spesa complessiva di circa 100 euro. A finire in manette Rosa Anna Lamonaca, classe 62 e una 20enne incensurata, entrambe di Lacco Ameno. Ovviamente le manette sono scattate soltanto per l’episodio in questione, anche se è verosimile che la coppia potrebbe aver commesso lo stesso reato in altre circostanze: ma questo, allo stato dell’arte, non è probabile. La 62enne e la 20enne sono state sottoposte agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima. Ieri mattina, dinanzi al giudice del tribunale di Napoli, è stato convalidato l’arresto dei carabinieri ma l’udienza è stata invece rinviata al 23 aprile 2023.

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