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Furto di carburante a Ischia Ambiente, Annunziata: «Eccessivi i consumi di alcuni mezzi»

ISCHIA.  È appena entrata nel vivo l’acquisizione delle deposizioni testimoniali nell’ambito del processo per i presunti furti di carburante perpetrato ai danni della società Ischia Ambiente. Il programma contemplava l’esame dei primi due testimoni indicati dall’accusa, tra i quali avrebbe dovuto esserci anche l’ex sindaco di Ischia e attuale europarlamentare, Giosi Ferrandino, che tuttavia era impegnato altrove. A deporre è stato quindi solo l’altro teste, il signor Dario Annunziata, dipendente della società partecipata del Comune di Ischia, deputata alla raccolta e gestione dei rifiuti.

Le sue dichiarazioni alle forze dell’ordine nella fase delle indagini, circa quattro anni fa, permisero di ricostruire il quadro delle anomalie relative agli ammanchi di carburante.  In aula, inizialmente è sembrato che il teste cercasse di ridimensionare la portata delle segnalazioni fatte all’epoca, ma poi, sollecitato soprattutto dalle domande dei difensori di parte civile, l’avvocato Michele Calise per il Comune di Ischia e il collega Amendola per la società, il teste ha progressivamente e sostanzialmente confermato punto su punto le dichiarazioni rese all’epoca, relative al periodo in cui la direzione dell’azienda “sul campo” era affidata a Ciro Cenatiempo.

Il signor Annunziata era responsabile di magazzino, dunque anche addetto al rifornimento degli auto compattatori. Dalla deposizione è emerso che nel periodo 2013-2014, appunto sotto la direzione di Ciro Cenatiempo, vi erano alcuni compattatori, almeno tre in particolare, che evidenziavano consumi di carburante eccessivi, superiori ai periodi precedenti e ai valori riportati dagli altri compattatori. Il teste ha confermato di aver più volte segnalato l’anomalia al proprio immediato superiore e capoarea, Alberto Cenatiempo,e talvolta allo stesso Ciro Cenatiempo, senza che venissero presi provvedimenti.

Quando invece alla direzione aziendale subentrò Salvatore Sirabella, tali fenomeni cessarono, in quanto Sirabella ripristinò il sistema di videosorveglianza, che durante la gestione-Cenatiempo non era funzionante perché danneggiato. Il sito in questione era presso il parcheggio di Piedimonte, dove sono allocati i compattatori e  le stazioni di rifornimento.

Durante la deposizione, il signor Annunziata ha ricordato un episodio accaduto allo stadio Vincenzo Rispoli in occasione di una partita di calcio di squadre giovanili: egli ha raccontato  di aver ascoltato per puro caso durante la partita il dialogo tra alcune persone, fra le quali aveva riconosciuto uno degli imputati, il  signor Ungaro. Quest’ultimo diceva agli altri interlocutori, non identificati dal teste, di aver acquistato carburante da Salvatore Mazzella, un collega di Annunziata che si occupava del rifornimento di carburante agli automezzi della società quando il teste era assente dal lavoro, per ferie o altri motivi.  All’esame hanno partecipato in varia misura anche gli altri difensori, gli avvocati Cristiano Rossetti, Luigi Tuccillo e Gennaro Tortora. La prossima udienza è stata fissata a febbraio, quando saranno ascoltati altri due testimoni indicati dal pubblico ministero, i signori Trani e Russo.

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Ricordiamo che sono quattro gli imputati: Salvatore Mazzella, Andrea Sorice, Emiddio Ungaro e Ciro Cenatiempo. Le accuse sono di furto, abuso d’ufficio, ricettazione e incauto acquisto, ipotesi di reato legate appunto alla presunta illecita sottrazione di carburante ai danni di Ischia Ambiente, società partecipata del Comune di Ischia.

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