LE OPINIONI

IL COMMENTO Le strade isolane come roulette russe

DI GIACOMO PASCALE

L’Isola piange un’altra vittima innocente della strada, un ragazzo che poteva essere figlio, nipote, fratello di noi tutti. Da sabato sono incredulo per questa tragedia che ha colpito la nostra isola. Questo momento di lutto, deve, però, diventare un momento di riflessione. Dobbiamo cominciare ad interrogarci ed agire. L’incidente accaduto sabato ancora una volta punta il faro sulla sicurezza stradale. Si tratta di un’emergenza da non sottovalutare. Da tempo con convinzione affermo che il primo, grande ed unico problema dell’isola sono le auto. Sono troppe. E ciò aggiunto alla nostra diseducazione alla guida crea un cocktail micidiale per la sicurezza di tutti. La verità che alla guid siamo indisciplinati. E lo siamo tutti. Basta farsi un giro per l’isola e vedere come parcheggiamo ovunque, guidiamo con la mano destra mentre con la sinistra parliamo al telefono, non usiamo le cinture di sicurezza. Insomma siamo davvero indisciplinati. E di ciò ce ne accorgiamo solo quando accadono delle tragedie come quella di sabato salvo poi dimenticarlo dopo qualche giorno. Spero, però, che questa volta, questa tragedia possa dare il via ad un’inversione culturale. Dobbiamo mettere al bando le cattive abitudini alla guida. Solo così e con un buon progetto di mobilità sostenibile possiamo dar vita ad una nuova cultura in termini stradali. La verità è che le nostre strade sono diventare delle vere e proprie roulette russe per chi si trova ad attraversarle.

La principale causa è la distrazione, soprattutto l’utilizzo scellerato dello smartphone alla guida, per parlare senza adeguati kit vivavoce, per chattare, per farsi un selfie. Poi anche l’alterazione delle percezioni dovuta all’assunzione di alcool e stupefacenti, a causa della velocità sostenuta, e anche per colpa di tante strade poco sicure, non adeguate alla viabilità e manutenute con indolenza. Infrastrutture, educazione, formazione, pene certe e immediate. Il rispetto delle regole deve essere una scelta consapevole a beneficio della sicurezza di tutti. Ogni volta che l’infrazione di una regola diventa un’abitudine si rischia di creare emulazione e di conseguenza danni irreparabili. Se non rispetti la regola devi sapere che rischi una vera punizione. Solo controlli non bastano. Non possiamo militarizzare le nostre strade. Le forze dell’ordine sono presenti e fanno il possibile. E questo è sotto gli occhi di tutti. Finchè tutti noi non avremo una consapevolezza dell’attenzione e delle regole da seguire in strada, purtroppo, non termineranno mai gli incidenti stradali. Ed allora accanto alla prevenzione, alle campagne di informazione e sensibilizzazione, diventiamo tutti noi attenti e diligenti automobilisti affinché questa scia di sangue che colora di rosso le nostre strade si interrompa.  

* SINDACO DI LACCO AMENO

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