POLITICAPRIMO PIANO

Gaudioso non ha dubbi: «Adesso la sicurezza diventi prioritaria»

Lunga intervista al sindaco di Barano e consigliere metropolitano che tocca una serie di argomenti e tematiche di attualità. Le elezioni a Forio e Casamicciola, l’uscita dalla liquidazione dell’EVI, la stagione turistica, il traffico, i Maronti. Ma la priorità, dopo il 26 novembre 2022, rimane ovviamente un’altra sulla quale non ci potrà più essere improvvisazione

Cominciamo con una riflessione: cosa è cambiato nella percezione di ogni cittadino isolano dopo il 26 novembre? L’impressione è che ci siamo scoperti tutti un po’ più fragili.

«Si è trattato di un evento senza precedenti, con un livello di precipitazioni atmosferiche intensissimo che non si verificava da decenni, anche se ormai si tratta di una conseguenza del cambiamento climatico. Oggi forse abbiamo tutti capito che la messa in sicurezza, con opere che non davano vantaggi apparenti, possono invece salvarci la vita. Visto che l’isola non ha solo territori pianeggianti, ma anche montuosi, la problematica va affrontata. Forse in passato c’è stata anche un po’ di improvvisazione, e adesso è arrivato il momento di mettere mano concretamente e in maniera generale alla messa in sicurezza di tutto il territorio».

«La problematica della messa in sicurezza del territorio va affrontata. Forse in passato c’è stata anche un po’ di improvvisazione, e adesso è arrivato il momento di mettere mano concretamente e in maniera generale alla questione»

Eventi casuali, secondo Lei, oppure la Natura ci ha presentato il conto per quella che, come ha fatto capire anche Lei, è stata anche incuria?

«Io penso che quell’evento specifico sia dovuto alla casualità. Qualche errore c’è stato, ma adesso è inutile guardare indietro, ma dobbiamo guardare avanti e cercare di mettere in sicurezza il territorio quanto più è possibile. Non nascondo che ci stavo già lavorando da tempo, con una serie di investimenti sul territorio. Faccio l’esempio della strada dello Schiappone, che ritengo sia stata quasi interamente messa in sicurezza: adesso dobbiamo eseguire un ultimo intervento. Abbiamo realizzato interventi importanti anche come quello all’Olmitello. È giusto continuare in questa direzione: spesso il cittadino non vedeva questi interventi come miglioramento del territorio, ma in realtà la messa in sicurezza è sempre una priorità».

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«La Città Metropolitana ha dimostrato di essere pronta a intervenire sull’isola, realizzando interventi importanti a proprie spese, come ad esempio quello davanti al Pio Monte della Misericordia, e la messa in sicurezza parziale davanti alla casa cantoniera sulla Litoranea, mentre a breve inizierà anche l’intervento all’alveo La Rita»

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Che preoccupazione c’è per la stagione turistica? Purtroppo grazie anche a una visione distorta di alcuni media, la preoccupazione è che l’isola possa passare per un territorio poco sicuro.

«Guardi, io sono abbastanza fiducioso per quanto riguarda la stagione turistica. Forse Casamicciola avrà comprensibilmente qualche problema in più a recuperare terreno, ma per il resto sono dell’opinione che l’isola sia sempre uno dei posti più belli al mondo e non ho dubbi che i turisti ci sceglieranno ancora».

Sono passati più di due mesi dalla frana e nel frattempo sono entrati in scena diversi soggetti istituzionali, dal governo alla regione al Commissariato per l’emergenza. Se dovesse stilare delle pagelle, chi promuove più di altri e chi invece magari boccerebbe?

«Ha dimenticato di citare la Città Metropolitana, che ha dimostrato di essere presente sull’isola, realizzando interventi importanti a proprie spese, come ad esempio quello davanti al Pio Monte della Misericordia, e la messa in sicurezza parziale davanti alla casa cantoniera sulla Litoranea, mentre a breve inizierà anche l’intervento all’alveo La Rita. Sappiamo che il Comune di Casamicciola aveva già difficoltà per il sisma del 2017, ha già un commissariamento, e adesso sta facendo una serie di assunzioni. È inutile nasconderselo: senza un organico all’altezza della situazione, ogni cosa diventa complicata. Non me la sento di dare giudizi, ma penso che uno degli enti che più ha agito è proprio la Città Metropolitana».

«Sono abbastanza fiducioso per quanto riguarda la stagione turistica. Forse Casamicciola avrà qualche problema in più a recuperare terreno, ma sono dell’opinione che l’isola sia sempre uno dei posti più belli al mondo e non ho dubbi che i turisti ci sceglieranno ancora»

Ciononostante non è mancata la polemica di coloro che hanno detto che da Gaudioso eletto alla Città Metropolitana ci si aspettava qualcosa di più. Cosa risponde?

«Non lo so cosa si aspettava chi monta tali polemiche. Si è lavorato su due punti separati per riaprire alla circolazione la ex statale 270, tra l’altro non era prevedibile che sotto al Pio Monte cedesse la carreggiata a causa di un corso d’acqua sotterraneo, ma non ci si è messi a discutere di chi fosse la competenza: la Città Metropolitana è intervenuta senza indugio, come ha fatto con la casa cantoniera, lanciando la progettazione esecutiva, poi in seguito il soggetto attuatore diverrà il commissario. L’ente metropolitano si è interessato anche dei problemi di Serrara Fontana. Quindi credo che noi della Città Metropolitana abbiamo fatto la nostra parte. Le polemiche non mi interessano, mi interessano i fatti».

«L’eventuale utilizzo dei fanghi della frana per le spiagge potrebbe essere positivo, ma non è una cosa che dipende da noi. Tuttavia ho dialogato coi tecnici della Regione, e ho avuto l’impressione che fosse un discorso complicato soprattutto per quanto riguarda le autorizzazioni»

Quanto è importante per l’isola e per la sua comunità l’uscita dallo stato di liquidazione dell’Evi, obiettivo che perseguivate da parecchio?

«Sicuramente si tratta di un importante obiettivo in grado di dare certezze e tranquillità ai dipendenti, ma anche di non essere “assorbiti” e di fare alcuni investimenti: ormai la rete idrica sull’isola è ormai obsoleta. Spesso sul territorio abbiamo dei problemi, ma nonostante i pronti interventi dell’Evi, si tratta sempre di “rattoppi” estemporanei. Ora si tratta di fare investimenti seri e rinnovare la rete idrica, al di là della depurazione: ne parliamo spesso ma adesso bisogna passare ai fatti. Spero che presto si realizzino seri interventi».

«Sul Qatar-gate e le accuse a Cozzolino voglio evitare valutazioni, sono garantista e preferisco attendere gli sviluppi»

Barano è ricca di bellezze naturali, ma chiaramente il suo “core business” dal punto di vista turistico è sicuramente la spiaggia dei Maronti, che annualmente è oggetto delle vostre attenzioni. Cosa si sta facendo per presentarla con l’abito migliore alla stagione 2023?

«Anche in questo caso la Città metropolitana aveva un progetto in corso, parliamo dei nuovi marciapiedi e della messa in sicurezza della strada. I lavori erano partiti il 25 novembre, poi ci siamo fermati perché una delle ditte incaricate è passata ad aiutare nella pulizia del fango a Casamicciola. Abbiamo ripreso a gennaio, e i lavori stanno procedendo spediti. Poi abbiamo ottenuto due milioni di euro per sistemare buona parte della scogliera, quindi mi auguro che nel giro di qualche mese si riusciranno ad affidare i lavori. Inoltre non vanno dimenticati i finanziamenti già ottenuti per la sistemazione dei costoni: la gara è stata avviata per la progettazione. Ho parlato col commissario Legnini per capire se si riescono a stringere un po’ di più i tempi. Parliamo di tre interventi importanti per una cifra di oltre dieci milioni di euro. Anche se non saranno sufficienti per l’intera messa in sicurezza, comunque è un inizio importante. Abbiamo chiesto anche la sistemazione di tutte le reti di contenimento sulla spiaggia: è in arrivo un altro finanziamento di un milione con cui la spiaggia sarà completamente messa in sicurezza».

«La sanità locale ha fatto qualche passo avanti, tuttavia per essa e per la scuola è necessaria una legge che imponga al personale che partecipa ai bandi di rimanere sull’isola per un congruo periodo di tempo, senza “fuggire” immediatamente dopo l’assunzione»

A proposito di spiagge, che idea si è fatto Dionigi Gaudioso della possibilità di riutilizzare i fanghi della frana?

«Non è una cosa che dipende da noi. Tuttavia ho dialogato coi tecnici della Regione, nella persona del dottor Palmieri, e ho avuto l’impressione che fosse un discorso complicato soprattutto per quanto riguarda le autorizzazioni. Sarebbe una cosa ottima se si riuscisse a farla: eviteremmo di portare diversi carichi di terreno a Napoli e quindi di spendere soldi, una spesa che graverebbe sui fondi di messa in sicurezza, dunque togliendo risorse a quest’ultima opera. È una questione dibattuta, ma è difficile da risolvere: in questo momento non vedo molti spiragli».

Un altro tema “caldo” a Barano negli ultimi tempi è stato quello legato al traffico e alla sosta selvaggia. Cosa risponde il primo cittadino?

«Guardi, sto cercando in vari modi di rafforzare il corpo dei vigili urbani. Abbiamo varato un concorso – e ricordo che a Barano l’ultimo concorso per vigili era stato fatto nel 1991 – abbiamo assunto cinque nuove unità, per ora part-time, poi credo che passeranno a tempo pieno. Inoltre adesso abbiamo una graduatoria a disposizione. Ora spetterà al Comandante della Polizia municipale impostare il lavoro e i controlli, con l’avvio stagionale delle strisce blu, e il contrasto all’abitudine di tenere l’auto ferma per mesi in strada».

«Per vedere un isolano eletto alla regione sono necessari accordi di partito su Napoli. I voti isolani non bastano»

Un’analisi sulle imminenti elezioni a Forio e Casamicciola.

«Guardi, sono un po’ “distante” dal contesto di questi due Comuni. Ho amici in entrambi, e credo che sia opportuno, per un sindaco di un altro territorio, evitare valutazioni sulle consultazioni elettorali in atto altrove. Almeno questa è la mia opinione, a meno che non vi siano già rapporti di partito molto chiari oppure schieramenti già delineati, che potrebbero giustificare una qualche valutazione, ma al momento non credo sia così. Forse, a Forio si sta iniziando a delineare un contesto, almeno a livello di candidati sindaci. Si tratta comunque di due Comuni importanti; vedremo».

Quanto l’ha sorpresa la vicenda Qatar-gate e il coinvolgimento di Cozzolino?

«Erano circa quattro anni che non sentivo più Cozzolino. Sono rimasto sorpreso, anche se egli ha dichiarato di essere innocente: alla luce di quanto spesso accade, credo sia giusto non condannare già adesso una persona prima dell’iter giudiziario. Anche a causa di precedenti che ho vissuto in famiglia, io sono iper-garantista, quindi in questa fase sono convinto che sia giusto non dare giudizi che potrebbero risultare a dir poco affrettati».

Sanità, scuola e trasporti sono problemi che si trascinano da tempo immemore. Serve davvero una legge ad hoc per le isole, per risolverli in maniera definitiva?

«Per quanto riguarda la sanità, sicuramente alcune cose sono state fatte: la Sir, la struttura intermedia residenziale, è tornata sull’isola e sta funzionando. Per quanto riguarda l’Ospedale Rizzoli, sono iniziati i lavori di ampliamento grazie all’uscita dal commissariamento che durava da anni. Il problema lo abbiamo per quanto riguarda l’atteggiamento del personale, il quale, se come destinazione deve scegliere tra l’isola e la terraferma preferisce quest’ultima. Per questo serve una legge ad hoc in maniera tale che quando viene varato un bando per assumere personale all’ospedale isolano, gli assunti non potranno andarsene subito altrove con la mobilità. Chi partecipa deve essere consapevole che deve rimanere a Ischia, quantomeno a medio termine. Una legge speciale serve per la scuola, ma anche appunto per la sanità».

Le chiedo di vestire i panni del Vate: nella prossima tornata, Ischia eleggerà un rappresentante alla Regione?

«Per eleggere un rappresentante, non sono sufficienti i voti isolani, ne siamo già consapevoli: è necessario tutto un lavoro in terraferma con accordi di partito nella zona di Napoli, altrimenti è una missione impossibile».

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