CRONACAPRIMO PIANO

Gestione Illecita di rifiuti edili, mazzata all’azienda

Confiscati mezzi alla Edil Boccanfuso, l’imprenditore che si è visto notificare il provvedimento era già destinatario del divieto di dimora sull’isola d’Ischia. La decisione adottata rientra nell’ambito della vasta operazione denominata “Oro Blu”

È giunta ai suoi momenti conclusivi l’operazione nazionale di polizia ambientale “ORO BLU” della Guardia Costiera avviata il 13 gennaio. Una operazione su vasta scala in cui particolare attenzione si è posta sui traffici e le questioni ambientali legate alle isole del Golfo di Napoli. Tra le operazioni preminenti si pone infatti quella legata alla gestione illecita di rifiuti edili che, in questa ultima fase della operazione hanno portato alla confisca dei mezzi ad un noto imprenditoreischitano, l’amministratore della Edil Boccanfuso, già destinatario del divieto di dimora sull’isola Verde.Il fine della complessa attività è quello della tutela dell’ambiente marino e costiero, che rappresenta una delle principali linee di attività del Corpo e si sviluppa, oltre che nel momento del controllo e della eventuale sanzione, attraverso un continuo impegno finalizzato anche alla prevenzione e alla crescita della sensibilità ambientale.

LA PRIMA FASE DI INTELLIGENCE

L’operazione è stata condotta in due fasi, una prima di “intelligence”, che attraverso la attenta raccolta di informazioni ha consentito di individuare i migliori obiettivi, una seconda, operativa, che ha focalizzato l’intervento su questi ultimi ed in particolar modo sugli scarichi idrici, industriali e urbani, attraverso anche l’attività di campionamento dei reflui.Quando condotta sui cicli produttivi da cui originano i reflui, è stata verificata anche la presenza delle obbligatorie autorizzazioni in materia ambientale(tra cui autorizzazione allo scarico, autorizzazione unica ambientale A.U.A., autorizzazione integrata ambientale A.l.A, segnalazioni certificate di inizio attività SCIA per le attività produttive ecc.) in conformità alle vigenti norme.

LA VASTA OPERAZIONE CHE HA PORTATO ALLA CONFISCA

Nel corso dell’operazione, nell’ambito della Direzione Marittima della Campania, sono stati impiegati circa 1000 militari ed effettuate 100 missioni aeronavali con più di 85 unità e 350 mezzi terrestri. Oltre 20 gli illeciti penali contestati cui si aggiungono sanzioni amministrative per più di 50.000 euro, il tutto a carico di 40 soggetti, complessivamente, tra persone fisiche e giuridiche.Violazioni contestate per abusivismo, discarica non autorizzata, irregolare gestione dei rifiuti, mancato rispetto dei disciplinari delle Aree Marine Protette.6 le attività chiuse, 14 i sequestri che includono aree per più di 50.000 mq.Sono stati diversi gli interventi significativi, tra i quali possono citarsi quelli specificatamente indirizzati al contrasto del traffico illecito di rifiuti, esitati, di recente, con la confisca dei mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti dell’imprenditore già destinatario di misura cautelare del divieto di dimora sull’isola di Ischia per illecita gestione di inerti edili. Nel merito della vicenda, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia già nel luglio 20224 ha dato esecuzione ad una Ordinanza applicativa del divieto di dimora, emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, a carico del titolare di una ditta, la Edil Boccanfuso, operante sull’isola dedita, tra l’altro, al trasporto di rifiuti via mare. Una operazione che parte da lontano, dunque, e che vi abbiamo già raccontato sulle pagine del nostro giornale.

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I VIAGGI DEGLI INERTI DELLA EDIL BOCCANFUSO

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L’Amministratore Unico della Ditta è stato sottoposto ad indagini preliminari per i reati previsti e puniti di cui agli artt. 81 cpv., 452 quaterdecies c.p. (Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti), e per il quale nella sua carica, è stato disposto il divieto di dimora in tutti i Comuni dell’Isola d’Ischia in relazione al reato in contestazione. L’attività di Polizia ambientale effettuata ha portato alla luce l’espletamento di un’attività illecita da parte della ditta interessata realizzatasi nella gestione di rifiuti edili inerti stoccati nel sito di messa in riserva della stessa che venivano successivamente conferiti su terraferma mediante singoli viaggi giornalieri via mare su navi di linea. Il GIP ha inoltre disposto il sequestro del mezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti e dell’intero sito dove venivano effettuate le principali attività dell’azienda. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva. Era il 14 giugno quando vi abbiamo raccontato con un ampio reportage dell’inchiesta tesa a chiarire attività e pratiche commerciali scorrette della grossa azienda edile ischitana. Poi ci sono i controlli sulle vie del mare. Le indagini hanno consentito di far luce sul possibile giro legato a traffici irregolari di merci pericolose, oltre che reati in materia ambientale, transitati da Ischia sulla terra ferma e viceversa.Più nel dettaglio, gli uomini della capitaneria di Porto, la GDF ed i militari dell’Arma competenti per territorio, nell’ambito di un “Action Day” concordato tramite canali prefettizi di cooperazione hanno dato esecuzione a una intensa attività di controllo durata ore.Gli agenti impiegati nell’ operazione hanno effettuato controlli documentali a Pozzuoli all’imbarco ed allo sbarco e nel porto di Ischia alle navi Caramer, Gestour e Medmar controllo allo sbarco sul porto di Casamicciola Terme della nave Agata e poi alla Maria Buono di Medmar ed infine alla M/N Giuseppina I di Traspemar proveniente da Pozzuoli. Controlli che poi hanno portato al dispositivo odierno. Dalle prime ore del 14 giugno è stata operata sui principali scali portuali isolani – Ischia e Casamicciola Terme – una vasta operazione condotta in sinergia tra la Compagnia Carabinieri di Ischia, la Guardia Costiera isolana e la Compagnia della Guardia di Finanza finalizzata nello specifico al controllo del trasporto merci in arrivo e in partenza dall’Isola d’Ischia.

Infatti i militari dell’Arma, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno effettuato congiuntamente una serie di controlli, anche attraverso l’impiego di una pesa pubblica certificata, con lo specifico scopo di accertare che gli autocarri in arrivo e partenza non eccedessero il limite massimo di portata nonché, verificare che le merci fossero corredate dalla prevista documentazione fiscale ed infine, che tra le merci in arrivo e partenza non vi fossero “merci pericolose o rifiuti” artatamente occultati per il trasporto in promiscuità. Adesso più che mai con il tavolo prefettizio attivato dal Prefetto di Napoli Michele di Bari, proprio in ordine ai traffici ed al trasporto pesante. Un impegno operativo importante, espressione di una delle più sentite missioni della Guardia Costiera, quella della tutela dell’ambiente in binomio indissolubile con la salute.

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