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Getta Rolex e preziosi tra i rifiuti, “caccia al tesoro” nell’area ecologica

Una vicenda di quelle che definire incredibili è poco, dinanzi alla quale non mancheranno i lettori che proveranno a giocarsi anche il terno al lotto, identificando ovviamente personaggi e fatti sui quali puntare per cercare la fortuna. Perché l’episodio che si è verificato ieri a Casamicciola – per quanto non rappresenti assolutamente una rarità – non è di quelli che si registrano tutti i giorni e nel caso di specie, in particolare, hanno tenuto sotto scacco fino al calare del sole gran parte dello staff della società che si occupa di gestire il servizio di raccolta dei rifiuti oltre a far diventare l’area ecologica ubicata in località Cretaio la location di una insolita caccia al tesoro. Che per adesso ha avuto un lieto fine soltanto a metà, nell’attesa di capire se si riuscirà a completare pienamente l’opera.

L’allarme, perché davvero dobbiamo definirlo tale, è scattato nella prima mattinata di ieri. Quando un cittadino residente a Casamicciola Terme ha contattato i vertici dell’Amca, la società che svolge il servizio N.U., raccontando una storia di quelle francamente d’altri tempi. L’uomo ha spiegato che in una specie di secchio erano custoditi una serie di beni tra cui un orologio di marca Rolex decisamente prezioso, alcuni oggetti in oro e (sembra) anche una non meglio precisata somma di denaro contanti. I beni in questione sarebbero stati nella disponibilità di un parente di colui che ha denunciato i fatti, che inavvertitamente se ne sarebbe liberato come si va abitualmente con i rifiuti. Insomma, l’sos lanciato mirava proprio a recuperare gli oggetti di cui sopra, operazione non proprio delle più agevoli. Dell’accaduto veniva messo a conoscenza il direttore tecnico della società partecipata, l’arch. Antonio Conte, il quale pur volendo prendere a cuore la vicenda e la disavventura patita dal cittadino si trovava dinanzi ad una serie di motivazioni di natura burocratica (e non) assolutamente tutt’altro che trascurabili. Il materiale incriminato, infatti, dopo la ricostruzione relativa l’orario del deposito come rifiuto, era sicuramente già finito nella cosiddetta pressatrice e dunque in teoria poteva già essere andato distrutto. Tra l’altro, per colui che se ne era inopinatamente disfatto oltre al danno poteva arrivare pure la beffa anche in caso di ritrovamento: la norma in questione, infatti, prevederebbe che quanto conferito, una volta raccolto da chi effettua il servizio, diventa di proprietà e finisce nella disponibilità dell’azienda.

Insomma, davvero una matassa difficile da sbrogliare ed allora bisognava seguire un certo protocollo visto che l’operazione che si andava ad eseguire era in ogni caso di quelle delicate. A questo punto proprio i dirigenti dell’Amca hanno chiesto al cittadino di compilare una richiesta scritta indirizzata all’amministratore della partecipata e per conoscenza anche al comandante della polizia locale, Giovanni Mattera. Detto fatto, l’uomo chiedeva di poter accedere all’area ecologica e che la “pressa” veniva in un modo o nell’altro svuotata per provare a cercare gli oggetti preziosi. E così tutti i protagonisti di questa vicenda decisamente singolare si davano appuntamento in località Cretaio intorno alle 14 per iniziare una “caccia” che, come era facilmente intuibile, si è protratta decisamente a lungo. I risultati, ad onor del vero, sono stati tutto sommato positivi, soprattutto se si considera che l’approccio non era stato dei migliori: secondo le scarne informazioni trapelate ieri, pare che il cofanetto che contenesse tutti gli oggetti è stato ritrovato spaccato, dunque con il contenuto che era finito sparso. Quello che è certo, e con la piega che aveva preso la situazione è roba da far saltare i tappi di champagne, è che un prezioso orologio Rolex ed alcuni oggetti d’oro sono stati ritrovati. Un vero e proprio miracolo visto che a un certo punto sembrava quasi di dover cercare un ago nel pagliaio. Festa grande o festa a metà questo non è dato saperlo, fatto che sta che al termine di un pomeriggio a tratti surreale il cittadino casamicciolese ha voluto ringraziare l’arch. Conte ed il personale dell’Amca per la pazienza e la disponibilità mostrata, visto che pare pure che alcuni preziosi avessero un valore particolarmente significativo sotto l’aspetto affettivo prima ancora che sotto quello pecuniario. Finisce, dunque, tutto in una favola e cioè col lieto fine. Ma se ogni “storiella” ha anche una morale, quella che vi abbiamo appena raccontato non fa affatto eccezione: prima di liberarsi di qualcosa e farla diventare rifiuto, è meglio spremere attentamente le meningi. Le conseguenze, diversamente, potrebbero davvero essere pesantissime.

GAETANO FERRANDINO

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