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Gianfranco Marelli: «I soldi non puzzano, ma fanno perdere la memoria»

ISCHIA – Alla domanda del nostro focus sulla qualità del turismo isolano ha risposto anche Gianfranco Marelli. Lo scrittore ed ex docente del liceo classico di Ischia ha scritto: «Pecunia non olet? Certo a tenerli in mano, contarli e furtivamente metterli in tasca, i soldi non puzzano. Se poi non sono “sudati” non fanno neppure schifo. Anzi, più ce n’è, e più “Viva ‘o Re”. Del resto lo sappiamo bene: l’etica con il denaro non si è mai sposata. Così a metterci il cuore in pace si fa presto. Meglio: si fa prima. Prima che lo facciano gli altri, perché a pensarci troppo si fa la figura da fesso. Ma poi … Poi è tutto un lamentarsi del mondo in cui viviamo, del luogo in cui abitiamo, del vicino che ospitiamo. Un lamento che si maschera in un moralistico memento: ricordati con chi, per chi e per che cosa fai i soldi. Pure basta farli frusciare fra le dita … di che cosa dobbiamo ricordarci? Sì, i soldi non puzzano, ma soprattutto fanno perdere la memoria. In particolar modo a quelli che non possono ricordare di averli avuti tanti, e dei pochi contava la fatica nell’averli fatti. Tanto che la salute valeva molto più, e con essa l’amicizia e il goderseli in santa pace. I soldi? Ma che, scherziamo? Gli amici quelli veri. Gli altri, li compri o ti fai comprare da loro. E se poi finiscono per comprare anche il luogo dove abiti … beh, bellezza, è il mercato. Il mercato dei soldi che snatura ogni cosa che mangi con il cuore, che bevi con gli occhi, che fiuti … No, l’olfatto ce lo siamo giocati da un bel pezzo. Anche se alcuni dicono che per far soldi ci vuole fiuto».

 

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