POLITICAPRIMO PIANO

Gianluca e le “nozze” con Enzo: «rifarei le stesse scelte»

Lunga intervista al consigliere comunale ischitano che ripercorre l’accordo siglato con il sindaco Ferrandino e il suo ritorno tra le fila della maggioranza. Poi spazio a Ischia Ambiente, le possibili alternative in vista delle elezioni e qualche stoccata a soggetti definiti “mosche cocchiere”

Vorrei partire da una considerazione forse banale, trita e ritrita ma comunque a mio avviso opportuna ed inevitabile: il tuo ingresso in maggioranza, unitamente a Giustina Mattera e Ciro Cenatiempo, ha avuto l’effetto di “anestetizzare” il clima politico a Ischia. Insomma, tutti a bordo dell’Arca di Noè. A posteriori, che impressioni e sensazioni ti lascia quella scelta?

«Ormai un anno fa abbiamo deciso, unitamente alle amiche ed agli amici che ne hanno condiviso lo spirito, di aderire all’appello lanciato dal sindaco Ferrandino per un governo di ampie convergenze, per lavorare uniti nel momento più difficile della nostra storia dal dopoguerra ad oggi, non solo sotto il profilo sanitario ma anche economico ed occupazionale. Stiamo cercando di fare quanto nelle nostre possibilità per stare vicino ai cittadini, ai lavoratori ed alle imprese in una fase di emergenza straordinaria, mettendo da parte le sterili contrapposizioni. E’ una scelta che rifarei senza indugio, perché è stata una scelta di responsabilità.

Senti, non c’è dubbio che l’alleanza tra te e il sindaco ha avuto benefici effetti strategici: da quel momento sono finiti mal di pancia e scomparsi soggetti che provavano a tirare Enzo Ferrandino per la giacchetta…

«La politica è fatta di dialettica e confronto costanti, ed il sindaco ha dimostrato indubbie capacità nel saper gestire con sapienza gli equilibri tra le diverse componenti della maggioranza. Quel che conta è lavorare uniti per il nostro paese, e questo spirito è ben presente nell’attuale amministrazione.

«Su Ischia Ambiente nessuna entrata a gamba tesa. L’azienda è fondamentale per il Comune di Ischia, e le dinamiche che la caratterizzano sono il frutto di un confronto tra tutte le componenti dell’amministrazione, che hanno ritenuto di imprimere un diverso impulso. L’attuale CDA lavora bene, ed è questa l’unica cosa che conta».

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Un noto professionista ischitano, che lavora per un’alternativa a questa amministrazione, nei giorni scorsi ha molto criticato il tuo passaggio in maggioranza, parlando in sintesi di aberrazione della politica…

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«Non è mia abitudine alimentare polemiche sterili, soprattutto quando tali polemiche giungono da chi oggi, evidentemente, vede sfumare le proprie velleità e perciò reagisce in maniera scomposta ed inelegante, lasciandosi andare ad insulti gratuiti anche sul piano personale. A queste “mosche cocchiere” non ho nulla da rispondere, l’unica cosa che conta è il giudizio dei nostri concittadini, che arriverà tra qualche mese…».

«Le accuse di aberrazione della politica legate al mio ingresso in maggioranza? Non è mia abitudine alimentare polemiche sterili, soprattutto quando tali polemiche giungono da vede sfumare le proprie velleità e reagisce anche con insulti gratuiti. A queste “mosche cocchiere” risponderanno il giudizio dei nostri concittadini»

Nel 2017 di questi tempi già ci si preparava ad una campagna elettorale di fuoco, con lo scontro tra te ed Enzo Ferrandino che non era ancora ufficiale ma già si presagiva. Oggi invece c’è un clima piatto: ma questa non è una sconfitta per la politica?

«Ciò che conta, in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, è che ci sia un’azione amministrativa incisiva ed efficace. E’ questo che chiedono i cittadini, che la politica affronti i loro problemi e non che si limiti a guardare al proprio ombelico. Noi ci stiamo provando, e ritengo anche con risultati apprezzabili, pur nella consapevolezza che i problemi da affrontare sono tanti e complessi e che non bisogna mai adagiarsi».

Troppo facile guardare in casa vostra, allora volgiamo lo sguardo altrove. Adesso Ischia sarà della partita o il movimento rappresenterà soltanto una chimera?

«In questo momento la mia attenzione è rivolta a dare il mio contributo affinchè l’azione amministrativa incida positivamente nel paese. Per tutto il resto ci sarà tempo…».

«Il sindaco e Giosi Ferrandino sono politici scaltri ed esperti, e ad onor del vero non mi risulta ci siano state frizioni particolari tra loro. Sono buon amico di entrambi e certamente non c’è (né tantomeno c’è stato) bisogno di alcun mio intervento da “paciere”, perché non c’era nessuna pace da fare»

Dell’amministrazione uscente è rimasto fuori dai giochi, pardon dalla maggioranza, il solo Ottorino Mattera. Il presidente del civico consesso secondo te scenderà in campo e sarà della partita con una sua lista?

«Credo sia giusto che a questa domanda risponda il diretto interessato, non mi pare corretto mettere il naso nelle altrui questioni».

E’ ipotizzabile un ritorno sulla scena politica di esponenti come Luigi Boccanfuso e Carmine Bernardo?

«E’ auspicabile che chiunque nutra passione per la politica e ritenga di doversi impegnare per il futuro del paese, scenda in campo per cimentarsi nel confronto tra schieramenti diversi. Poi saranno i cittadini a valutare la credibilità delle diverse proposte amministrative».

Si dice che abbia creato più di qualche malumore, specialmente in casa “Bambeniello”, la tua entrata a gamba tesa con la quale hai ripreso il controllo della società partecipata Ischia Ambiente. Insomma, un ritorno al passato che ha creato più di qualche fibrillazione

«Ritengo profondamente sbagliato parlare di entrate a gamba tesa, da parte di chicchessia. Ischia Servizi, con il suo ramo d’azienda ambientale, rappresenta un’articolazione fondamentale per il Comune di Ischia, e le dinamiche che la caratterizzano sono il frutto di un confronto tra tutte le componenti dell’amministrazione, che unitamente hanno ritenuto di dover imprimere un diverso impulso all’azione della partecipata. L’attuale CDA sta lavorando bene ed in armonia, ed è questa l’unica cosa che conta».

«L’asse Ischia-Barano risiede esclusivamente nella fantasia di chi è abituato a fare dietrologia in maniera, forse, ossessiva. La politica è fatta di dialogo costante anche a livello intercomunale, ma l’unica egemonia la esercitano i cittadini con il loro voto»

A proposito di effetto camomilla, ti viene attribuita un’altra “impresa”, quella di essere riuscito a fare da paciere tra Enzo Ferrandino e Giosi Ferrandino, che da un po’ di tempo si guardavano in cagnesco. Cosa c’è di vero?

«Il sindaco e l’eurodeputato sono uomini politici scaltri ed esperti, e ad onor del vero non mi risulta ci siano state frizioni particolari tra loro. Sono buon amico di entrambi e certamente non c’è (né tantomeno c’è stato) bisogno di alcun mio intervento da “paciere”, perché non c’era nessuna pace da fare».

Domanda diretta alla quale ti chiedo di non rispondere in modo banale: si chiama Gianluca Trani l’erede di Enzo Ferrandino?

«In politica non ci sono eredità da raccogliere, c’è soltanto molto lavoro da fare, costruendo percorsi positivi e ricercando la massima convergenza possibile su obiettivi di buona amministrazione. Sono certo che, con la riconferma di Enzo Ferrandino a sindaco di Ischia, ci saranno tutte le condizioni per proseguire con risultati apprezzabili il percorso unitario intrapreso negli ultimi 12 mesi».

Come si rimette in moto la macchina Evi dopo la tragedia della scomparsa di Francesco Condurro?

«La scomparsa del dott. Condurro è stata un duro colpo non soltanto per la famiglia ma per tutti noi che ne abbiamo da sempre apprezzato le doti umane, oltre che professionali. Sono certo che i sindaci dell’isola sapranno individuare la migliore soluzione per proseguire nel solco tracciato dal dott Condurro e procedere spediti nella direzione già intrapresa da tempo».

«Il mio sogno è di contribuire a realizzare il progetto di Ischia Giardino d’Europa. Dunque priorità assoluta alle tematiche ecologiche “green”, quale volano per un nuovo sviluppo economico e sociale. C’è tanto lavoro da fare, rimbocchiamoci le maniche tutti insieme ed i risultati sono certo che arriveranno»

Perché si parla sempre di questo asse Ischia-Barano, con il Comune collinare in posizione di egemonia? Verità, leggenda popolare o forse la verità sta nel mezzo?

«Ritengo che questo fantomatico “asse” di cui parli risieda esclusivamente nella fantasia di chi è abituato a fare dietrologia in maniera, forse, ossessiva. La politica è fatta di dialogo costante anche a livello intercomunale, ma l’unica egemonia la esercitano i cittadini con il loro voto».

Sei un affermato commercialista: quanti e quali danni ha prodotto il covid a Ischia?

«Purtroppo la situazione è molto delicata, il tessuto sociale ed economico già non godeva di buona salute prima della pandemia, e il covid non ha fatto che accentuare difficoltà che in alcuni casi erano già croniche. Bisognerà continuare a fare fronte comune con le istituzioni a tutti i livelli, per mettere in campo misure straordinarie ancor più incisive di quelle si qui adottate, per evitare che si verifichi un tracollo di sistema le cui conseguenze sarebbero molto dolorose».

Come immagini l’isola del domani?

«Il mio sogno è di contribuire a realizzare il progetto di Ischia Giardino d’Europa. Dunque priorità assoluta alle tematiche ecologiche “green”, quale volano per un nuovo sviluppo economico e sociale. C’è tanto lavoro da fare, rimbocchiamoci le maniche tutti insieme ed i risultati sono certo che arriveranno».

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