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Gianluca Trani: Lavoro, priorità anche per Ischia

NEWSLETTER DI GIANLUCA TRANI

Mentre la politica nazionale pensa a nuove formule per proteggere i lavoratori che rimangono esclusi dal processo di innovazione, anche il mondo del lavoro ischitano si interroga sul proprio futuro e sulle condizioni occupazionali della prossima stagione turistica.
Il malumore è palpabile e si mischia a una forte preoccupazione. I recenti post di protesta che ho letto in Internet non sono altro che un megafono di questa condizione e confermano un disagio diffuso. Sono testimonianze che non vanno sottovalutate, ma ascoltate ed analizzate con profonda attenzione.
Più volte ho evidenziato quanto sarebbe importante trovare una giusta sinergia tra politica e imprenditoria ischitana per mettere i datori di lavoro nelle condizioni di poter offrire almeno 8 mesi di impiego. È un obiettivo in cui credo e penso si possa raggiungere attraverso una studiata politica di destagionalizzazione, sostenuta da sgravi fiscali per le attività ricettive che rimangono aperte almeno per 2/3 dell’anno.
Ischia avrebbe solo da guadagnarci. Sul piatto ci sarebbero una maggiore visibilità sui mercati del turismo internazionale e maggiori garanzie per i lavoratori ischitani. In attesa che il dibattito nazionale, che oscilla tra reddito e lavoro di cittadinanza, ci dia risposte concrete è il momento di muoversi autonomamente per riappropriarci del nostro futuro.
Intanto la mia campagna di ascolto ha iniziato a dare i suoi frutti. Tra le diverse e-mail che mi sono giunte all’indirizzo ascolto@gianlucatrani.it ne porto in evidenza due, che mi hanno particolarmente colpito.

La prima è di Roberto che mi scrive:
Ciao Gianluca, innanzitutto complimenti per la gestione costante della newsletter, è la prima volta che vedo fare una cosa di simile che va oltre il classico blog di gossip all’Ischitana, vedo in te aria di cambiamento. Giovane ma con basi solide ed una buona esperienza passata. La mia idea, che illustro a te in quanto non esistono punti di ascolto a riguardo è’ quella di vedere terminata l’infrastruttura della fibra ottica. Ad oggi sembra che le attività commerciali ed i privati ad avere un accesso fttc (la fibra ottica fino alla cabina in strada, la versione baby della fibra ottica che pubblicizzano) siano davvero pochi e solo in alcune zone altamente fortunate dell’isola (le più impensabili), e se come ed altre decine di piccolissimi imprenditori come me lavori solo con internet, avere una connessione in fibra fttc sarebbe non un passo in più, ma cento! Avevo pensato anche al depuratore, che è sempre stata una priorità assoluta discussa da anni, ma ho letto che è un argomento che hai già a cuore, quindi non serve nemmeno evidenziarlo. Continua così, penso che avrai il supporto di molti, e di tutti quelli che hanno un minimo di sale in zucca.
A presto Rob

Roberto ha sottolineato un importante problema dell’isola che frena, e non poco, il nostro sviluppo. Passi avanti per modernizzare Ischia sono già stati fatti, ma in maniera lenta e ancora inadeguata. Puntare sul potenziamento della Rete ci renderebbe, più moderni, maggiormente connessi e meno isolati. Abbraccio la sua considerazione, non posso che condividerla. Avere un servizio internet veloce e stabile è una risorsa sempre più vitale per i tanti lavoratori ischitani che lavorano sul web e una grande opportunità per snellire procedure burocratiche e altre commissioni che potrebbero essere svolte in Rete, con risparmio di tempo davvero notevole. Potenziare questo servizio è utile per tutta la comunità ischitana.

Non sono mancate anche mail che richiamano l’attenzione sull’esigenza di salvaguardare il nostro patrimonio naturale ed architettonico.
Egregio Presidente del CC di Ischia, la delibera di CC del settembre 2013, votata all’unanimità meno un assente, con cui si condanna il “Tondo di Marco Aurelio” ad appendice di un orribile ed inutile pontile, grida vendetta. L’Assemblea da Lei presieduta, a mio parere, avrebbe dovuto essere sciolta per ignoranza e per oltraggio alla nostra storia. Quando prevede di mettere all’ordine del giorno la revoca della ignominiosa delibera? Se l’iniziativa di ascolto, da Lei messa in campo, non è un discorso a senso unico potrà ancora leggermi con critiche, suggerimenti e proposte. Diversamente mi asterrò. Antonino Italiano
Ad Antonino – che ringrazio per avermi scritto e che spero voglia rinnovare l’appuntamento con altri preziosi suggerimenti e proposte – ho fatto notare che la Delibera del 2013 non rappresenta un’idea complessiva né razionale di riassetto del porto, idea che ho senz’altro, a breve, intenzione di proporre alla cittadinanza. Felice del coinvolgimento ho invitato Antonino – presidente del Centro Studi Isola d’Ischia – a farmi conoscere il suo punto di vista in merito, così da poter condividere insieme un progetto che metta insieme la piena valorizzazione del porto, in tutte le sue componenti, con la assoluta salvaguardia dell’identità storica e culturale di un tassello fondamentale del nostro patrimonio.
Per qualsiasi altra proposta, segnalazione o critica non mancate di scrivermi su ascolto@gianlucatrani.it

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