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ARGOS, ancora poche settimane per raccogliere le firme

di Sara Mattera

Ischia.   Sta per scadere il termine ultimo per poter firmare per la Argos, la proposta di legge di iniziativa popolare, frutto dell’ impegno profuso dalla Alt- l’associazione lavoratori del turismo di Ischia, in collaborazione con esperti del settore e varie associazioni di categoria. A settembre, infatti, gli esponenti del Governo incontreranno i sindacati per illustrare la soluzione individuata per i lavoratori stagionali in merito alla spinosa questione riguardante l’indennità di disoccupazione. Una questione che, ormai, si trascina da oltre un anno. Poco più di qualche settimana, insomma, per poter contribuire ad abbracciare la causa dei lavoratori stagionali che da mesi si battono per una maggiore tutela  della propria categoria e per  il ripristino del sussidio di disoccupazione che sia pari ai mesi di lavoro svolto e non alla metà. E l’ invito a recarsi presso gli uffici comunali delle sei amministrazioni dell’ isola per apporre la propria firma arriva proprio dagli stagionali di Ischia. «Il tempo stringe- ha detto Luisa Morelli, membro della Alt- chiedo a chi non l’avesse ancora fatto di recarsi presso il proprio comune di residenza per firmare la proprosta di legge. Abbiamo ancora poco tempo per poter tentare di cambiare le nostre sorti».  Un accorato appello quello lanciato dall’associazione isolana sempre in prima linea per la battaglia dei diritti dei lavoratori stagionali che rischiano, a causa delle scellerate decisioni intraprese dal governo, di non vivere, nei prossimi mesi, una situazione economica tranquilla.

Mentre, però, si rilancia, ancora una volta, la raccolta firme per la Argos, a riaccendere i riflettori sulla questione  Naspi,  in queste ore, anche l’associazione nazionale dei lavoratori stagionali – ANSL- che è nuovamente sul piede di guerra. Dopo la seduta plenaria dell’undicesima commissione “Lavoro e previdenza sociale”, tenutasi a Roma, presso palazzo Madama, lo scorso mese di Luglio, l’ ANLS ha, lanciato una nuova petizione proprio in vista dei tavoli di discussione che si terranno a partire dal prossimo mese. Ad originare, questa volta,  le proteste dell’ associazione, la presunta decisione da parte del Governo di  estendere la durata della Naspi di solo un mese, a fronte dei tre richiesti, dalle associazioni di categoria. Questa indiscrezione sarebbe trapelata dal sottosegretario del Consiglio di Presidenza, Tommaso Nannici che, in risposta alla precedente petizione sottoscritta dall’associazione dei lavoratori stagionali -con la quale questi ultimi avevano chiesto  la salvaguardia del sussidio di disoccupazione anche per il corrente anno – avrebbe sottolineato come i fondi messi a disposizione per l’ estensione della Naspi  saranno destinati solo a chi lavora nel settore del turismo e  delle cure termali.  Esclusi, quindi, da qualsiasi emendamento, tutte le altre categorie di lavoratori stagionali non facenti parte del settore turistico.  L’ennesima beffa, insomma, perpetrata ai danni di moltissimi lavoratori italiani che da mesi si stanno battendo contro  il dimezzamento dell’ indennità di disoccupazione.

«Noi non ci stiamo- si legge nel testo della petizione in questione – vogliamo che vengano salvati tutti i 22 mila lavoratori stagionali di tutte le categorie.  Non ci sono e non ci saranno mai per noi lavoratori stagionali di serie A e di serie B». La petizione, dunque, sarebbe stata lanciata proprio per esercitare una forte pressione mediatica sul governo e costringere, chi di competenza, ad attuare un intervento che copra tutti i lavoratori stagionali sia del turismo che non. «A novembre – ha continuato la ANLS – ci sarà il referendum per la modifica della costituzione e l’ associazione nazionale dei lavoratori stagionali e pronta a partecipare attivamente alla campagna referendaria per il No se le nostre richiesta non saranno accolte. La soluzione che proponiamo tutti insieme è questa:  sei mesi di sussidio per chi può far valere 26 settimane di contribuzione nel 2016 ed  è stato assunto con contratto a tempo determinato per l’attività stagionale. Tutto ciò é molto semplice se si vuole veramente aiutare le classi sociali più deboli di questo paese. Il tutto senza ricorrere ai codici Ateco o csc che hanno fatto tanta confusione e hanno salvaguardato solo 35 mila persone su 400 mila stagionali che avevano lavorato meno di sei mesi.  Gli stagionali di tutte le categorie danneggiati dalla Naspi sono quelli che facevano sei mesi e sono 222 mila e vanno aiutati tutti”.

La petizione, che in poche ore ha raggiunto già la quota di oltre duemila firme, sarà inviata nelle prossime settimane allo stesso Tommaso Nannici, al sottosegretario del ministro del lavoro con delega ammortizzatori sociali, Franca Biondelli, al ministro del Lavoro  Giuliano  Poletti  e ovviamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi.  La questione Naspi, insomma, continua ad essere un tema caldo e dal prossimo mese si preannunciano nuove battaglie su questa spinoso fronte.

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