CULTURA & SOCIETA'

Gino Iacono e la sua storia protagonista su Rai Uno

In uno speciale del Tg1 in onda nella tarda serata di domenica raccontata ancora una volta la storia del docente che continuò ad insegnare col covid da un letto d’ospedale

Una vicenda, la sua, che continua a rimanere sotto ai riflettori. E non potrebbe essere altrimenti, perché il gesto compiuto da Ambrogio Iacono, per tutti Gino, è di quelli che decisamente possono finire in soffitta, specialmente in questo periodo drammaticamente delicato come quello che stiamo vivendo a causa di questa maledetta pandemia.

Il professore ischitano è stato infatti tra i protagonisti su Rai Uno della striscia “Tg 1 Storie”, nella quale l’emittente ammiraglia del servizio pubblico racconta fatti e personaggi che si sono particolarmente distinti. E così si è puntata l’attenzione ancora una volta su Gino, docente precario, colpito in maniera anche abbastanza violenta dal coronavirus. Ma che, nonostante tutto, anche da un letto dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, e in condizioni di salute che almeno per alcuni giorni non sono state delle migliori, ha continuato attraverso la didattica a distanza a proseguire nel suo percorso di insegnamento ai ragazzi dell’istituto Alberghiero “V. Telese” di Ischia.

Un gesto che gli valse non soltanto i complimenti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso un post pubblicato sul profilo facebook del premier, ma anche un riconoscimento ufficiale conferitogli dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella striscia trasmessa in tarda serata da Rai Uno, la storia di Iacono è stata ancora una volta riassunta e naturalmente additata come modello da seguire ed emulare. Una nuova soddisfazione per il nostro concittadino, cui lo scorso 31 dicembre il nostro giornale ha anche voluto attribuire il riconoscimento di ischitano dell’anno proprio per lo straordinario esempio di umanità, professionalità, altruismo e senso del dovere trasmesso pur in un momento di grande difficoltà personale. Un gesto che, detto per inciso, avrebbe meritato anche un ulteriore e forse più tangibile riconoscimento, visto che Gino Iacono rimane tuttora un docente precario. Ma questo, in ogni caso, non gli ha impedito né gli impedirà di svolgere la sua professione con l’affetto di sempre, come ha inteso ricordare anche quando è stato chiamato a raccontare la sua particolare e meravigliosa storia.

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