Giosi apre le danze

Non è proprio un’investitura e una discesa in campo ufficiale, ma di fatto il discorso vale solo se si vuole essere puristi della lingua italiana. Anche perché se è vero che la frase “Mi candido ufficialmente a sindaco di Casamicciola” non compare mai in maniera espressa e dichiarata, è chiaro che quello dell’eurodeputato di Italia Viva, Giosi Ferrandino, sia un endorsement in piena regola. Di quelli che, a poco più di quindici giorni dalla presentazione delle liste, inaugurano una campagna elettorale come quella di Casamicciola che fin qui era stata vissuta dagli attori protagonisti decisamente sotto traccia e lontano dai riflettori.

«Amo Casamicciola, non è un mistero. È parte di me, di ciò che sono come uomo e come politico. Ed è da lì che è iniziato il percorso che mi ha portato nel 2018 a rappresentare i cittadini del Sud al Parlamento Europeo»

Giosi ha tutta l’intenzione di ricominciare laddove tutto era iniziato, da quella cittadina termale che nel 2002 lo elesse primo cittadino per quanto i favori del pronostico non fossero certo dalla sua parte. Per “dichiararsi” al popolo casamicciolese, il parlamentare europeo ha scelto lo strumento più gettonato in tempi di avanzata tecnologia, ossia quello di un’uscita attraverso i suoi canali social, partendo dal profilo facebook personale. Nel quale l’esponente politico esordisce con una buona dose di sentimentalismo: “Amo Casamicciola, non è un mistero. È parte di me, di ciò che sono come uomo e come politico. Ed è da lì che è iniziato il percorso che mi ha portato nel 2018 a rappresentare i cittadini del Sud al Parlamento Europeo. In molti (amici ex consiglieri e cittadini) in queste settimane mi hanno chiesto di dare una mano in questo momento storico e di scendere in campo a maggio per le elezioni amministrative. Amministrare casamicciola nei prossimi anni non sarà facile. Non si tratterà di ordinaria amministrazione. Servirà tanto impegno e tanta competenza”.

«Parte un giro di orizzonti per parlare con la società civile e con le imprese. Per comprendere quale sia la loro percezione delle cose, quali siano le loro aspettative, in che modo vorrebbero che fosse indirizzato l’impegno dell’amministrazione»

Il pensiero corre naturalmente alle cicatrici ancora non sanate (ed in alcuni casi difficilissime se non impossibili da sanare) legate agli eventi calamitosi del 21 agosto 2017 e del 26 novembre 2022. Che Ferrandino ricorda nel passaggio successivo del suo lungo appello/lettera: “Le sfide da affrontare sono molte – scrive l’esponente politico – e bisogna viverle con profonda responsabilità. Niente superficialità e niente approssimazione. Questo deve valere per tutti in questo momento storico. Terremoto e frana hanno lasciato cicatrici fisiche e psicologiche che sono difficili da rimarginare, ma rappresentano una parte del problema, di sicuro la più visibile e profonda, ma di certo non l’unica. C’è da interloquire con tutti i livelli istituzionali e della politica, da quella della città metropolitana, quella regionale fino a quella europea, per catalizzare risorse e professionalità da mettere al servizio di un territorio che va non solo ricostruito, ma anche, forse soprattutto, ripensato. E per riuscire serve, credibilità, oltre che impegno, dedizione, perseveranza”. Tra gli enti citati dall’eurodeputato, non sfuggirà il particolare, manca il governo centrale, che però è di un’estrazione diversa rispetto a quella di sua appartenenza. Una piccola sottigliezza che però nulla toglie a quella che è la sostanza del ragionamento giosiano.

«So anche che il tempo inizia a scarseggiare, visto che le elezioni ci saranno nel volgere di un paio di mesi. Quindi ho garantito agli amici che scioglierò la mia riserva in pochissimi giorni. Ci sono molte cosa da considerare, sia da un punto di vista personale che politico»

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Che poi lancia anche messaggi più o meno cifrati, lanciando una sorta di sondaggio e di apertura dicendosi anche pronto a non meglio precisate (ma evidentemente riferite alle altre forze politiche in campo) larghe intese. “C’è un aspetto che, però, ha per me grande rilevanza: la condivisione. Mi piacerebbe che le migliori energie del paese si mettessero insieme a lavorare gomito a gomito. Vorrei, insomma, che la mia candidatura possa essere percepita come desiderio di mettermi a disposizione della comunità e di offrire le esperienze che in questi anni ho avuto l’opportunità di maturare grazie proprio a Casamicciola. So anche che il tempo inizia a scarseggiare, visto che le elezioni ci saranno nel volgere di un paio di mesi. Quindi ho garantito agli amici che scioglierò la mia riserva in pochissimi giorni. Ci sono molte cosa da considerare, sia da un punto di vista personale che politico, con la consapevolezza che serve il massimo per Casamicciola. Un impegno serio che si affianca al mio attuale impegno al parlamento europeo”. Poi la chiosa finale che lascia intendere come si aprano le “consultazioni” prima di sciogliere definitivamente la riserva legata alla sua eventuale discesa in campo: “Parte oggi un giro di orizzonti per parlare con la società civile e con le imprese. Per comprendere quale sia la loro percezione delle cose, quali siano le loro aspettative, in che modo vorrebbero che fosse indirizzato l’impegno dell’amministrazione. Un dato è certo però : con la mia discesa in campo, vi garantisco che lavorerò giorno e notte per far risplendere Casamicciola, mettendola al centro di ogni pensiero. Vi abbraccio tutti”. Insomma, pur con tutte le cautele del caso, l’impressione è che la candidatura di Giosi Ferrandino a sindaco della cittadina termale non sia mai stata così vicina. Se son rose fioriranno, ed anche a strettissimo giro.